Marcello Mogni
Il recente ciclo di dipinti dedicati alla “Periferia Chimica” descrivono, tra realtà e metafora, il mondo degli impianti industriali, della petrolchimica e le sue tragiche conseguenze sull’ambiente e sulla vita delle persone.
Si presentano in parte come descrizione realistica di dettagli paesaggistici: ciminiere, condotti, gasometri, serbatoi, eccetera, che tuttavia vengono compositivamente riassemblati in maniera allusiva o fantastica, creando un metaforico scenario prefigurante catastrofi ambientali incombenti o già in atto.
Ciò che anticamente era il punto di riferimento spirituale e culturale della città, vale a dire la sua cattedrale, diviene ora per trasposizione simbolica una grigia mostruosità tecnologica. Le sue strutture tubolari sono le arterie che percorrono e avvolgono le periferie urbane costringendo gli uomini ad una forzata convivenza in simbiosi con esse.
Marcello Mogni vive e lavora a Genova dove è nato, dopo essersi diplomato all’Accademia Ligustica di Belle Arti dagli anni novanta ad oggi ha partecipato a numerose personali e collettive in Italia e all’estero. I suoi lavori sono presenti in collezioni permanenti come il museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova, il museo dell’Istituto Rossello di Savona, e la collezione della Fondazione Andrè Demedtshuis a Wielsbeke in Belgio. Recentemente, un suo lavoro appartenente al ciclo ultimo sulle periferie industriali, ha ricevuto un premio acquisto per il concorso: “Non infortunArti! Nuove prospettive d’arte sulla sicurezza sul lavoro” indetto dell’INAIL in collaborazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.
The recent series of paintings dedicated to the “Chemical Suburbs” describe, between reality and metaphor, the world of industrial plants, petrochemical industry and its tragic consequences on the environment and on people’s lives.
They present themselves in part as a realistic description of landscape details: chimneys, pipes, gasholders, tanks, etc., which, however, are compositionally reassembled in an allusive or fantastic way, creating a metaphorical scenery prefiguring looming or already ongoing environmental disasters.
What was once the spiritual and cultural landmark of the city, namely its cathedral, becomes now by symbolic transposition a gray technological monstrosity. Its tubular structures are the arteries that go through and wrap around the suburbs forcing men to necessarily coexist in harmony with them.
Marcello Mogni lives and works in Genoa where he was born, after graduating from the Ligurian Academy of Fine Arts. Since the nineties he has been taking part in numerous solo and group exhibitions in Italy and abroad.
His works of art are present in permanent collections such as the Museum of Contemporary Art of Villa Croce in Genoa, the museum of the Rossello Institute in Savona, and the collection of the André Demedtshuis foundation in Wielsbeke in Belgium. Recently his work, being part of the series on industrial su...
Descubra obras de arte contemporáneas de Marcello Mogni, explore obras de arte recientes y compre en línea. Categorías: artistas italianos contemporáneos. Dominios artísticos: Pintura. Tipo de cuenta: Artista , miembro desde el 2006 (País de origen Italia). Compre los últimos trabajos de Marcello Mogni en Artmajeur: Marcello Mogni: Descubre impresionantes obras del artista contemporáneo. Explorar obras de arte, comprar obras originales o impresiones de alto nivel.
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Periferia chimica • 12 obras de arte
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Biografía
Il recente ciclo di dipinti dedicati alla “Periferia Chimica” descrivono, tra realtà e metafora, il mondo degli impianti industriali, della petrolchimica e le sue tragiche conseguenze sull’ambiente e sulla vita delle persone.
Si presentano in parte come descrizione realistica di dettagli paesaggistici: ciminiere, condotti, gasometri, serbatoi, eccetera, che tuttavia vengono compositivamente riassemblati in maniera allusiva o fantastica, creando un metaforico scenario prefigurante catastrofi ambientali incombenti o già in atto.
Ciò che anticamente era il punto di riferimento spirituale e culturale della città, vale a dire la sua cattedrale, diviene ora per trasposizione simbolica una grigia mostruosità tecnologica. Le sue strutture tubolari sono le arterie che percorrono e avvolgono le periferie urbane costringendo gli uomini ad una forzata convivenza in simbiosi con esse.
Marcello Mogni vive e lavora a Genova dove è nato, dopo essersi diplomato all’Accademia Ligustica di Belle Arti dagli anni novanta ad oggi ha partecipato a numerose personali e collettive in Italia e all’estero. I suoi lavori sono presenti in collezioni permanenti come il museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova, il museo dell’Istituto Rossello di Savona, e la collezione della Fondazione Andrè Demedtshuis a Wielsbeke in Belgio. Recentemente, un suo lavoro appartenente al ciclo ultimo sulle periferie industriali, ha ricevuto un premio acquisto per il concorso: “Non infortunArti! Nuove prospettive d’arte sulla sicurezza sul lavoro” indetto dell’INAIL in collaborazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.
The recent series of paintings dedicated to the “Chemical Suburbs” describe, between reality and metaphor, the world of industrial plants, petrochemical industry and its tragic consequences on the environment and on people’s lives.
They present themselves in part as a realistic description of landscape details: chimneys, pipes, gasholders, tanks, etc., which, however, are compositionally reassembled in an allusive or fantastic way, creating a metaphorical scenery prefiguring looming or already ongoing environmental disasters.
What was once the spiritual and cultural landmark of the city, namely its cathedral, becomes now by symbolic transposition a gray technological monstrosity. Its tubular structures are the arteries that go through and wrap around the suburbs forcing men to necessarily coexist in harmony with them.
Marcello Mogni lives and works in Genoa where he was born, after graduating from the Ligurian Academy of Fine Arts. Since the nineties he has been taking part in numerous solo and group exhibitions in Italy and abroad.
His works of art are present in permanent collections such as the Museum of Contemporary Art of Villa Croce in Genoa, the museum of the Rossello Institute in Savona, and the collection of the André Demedtshuis foundation in Wielsbeke in Belgium. Recently his work, being part of the series on industrial su...
- Nacionalidad: ITALIA
- Fecha de nacimiento : fecha desconocida
- Dominios artísticos:
- Grupos: Artistas Italianos Contemporáneos
Influencias
Formación
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"Periferia Chimica"
Il recente ciclo di dipinti dedicati alla “Periferia Chimica” descrivono, tra realtà e metafora, il mondo degli impianti industriali, della petrolchimica e le sue tragiche conseguenze sull’ambiente e sulla vita delle persone.
Si presentano in parte come descrizione realistica di dettagli paesaggistici: ciminiere, condotti, gasometri, serbatoi, eccetera, che tuttavia vengono compositivamente riassemblati in maniera allusiva o fantastica, creando un metaforico scenario prefigurante catastrofi ambientali incombenti o già in atto.
Ciò che anticamente era il punto di riferimento spirituale e culturale della città, vale a dire la sua cattedrale, diviene ora per trasposizione simbolica una grigia mostruosità tecnologica. Le sue strutture tubolari sono le arterie che percorrono e avvolgono le periferie urbane costringendo gli uomini ad una forzata convivenza in simbiosi con esse.
Marcello Mogni vive e lavora a Genova dove è nato, dopo essersi diplomato all’Accademia Ligustica di Belle Arti dagli anni novanta ad oggi ha partecipato a numerose personali e collettive in Italia e all’estero. I suoi lavori sono presenti in collezioni permanenti come il museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova, il museo dell’Istituto Rossello di Savona, e la collezione della Fondazione Andrè Demedtshuis a Wielsbeke in Belgio. Recentemente, un suo lavoro appartenente al ciclo ultimo sulle periferie industriali, ha ricevuto un premio acquisto per il concorso: “Non infortunArti! Nuove prospettive d’arte sulla sicurezza sul lavoro” indetto dell’INAIL in collaborazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.
The recent series of paintings dedicated to the “Chemical Suburbs” describe, between reality and metaphor, the world of industrial plants, petrochemical industry and its tragic consequences on the environment and on people’s lives.
They present themselves in part as a realistic description of landscape details: chimneys, pipes, gasholders, tanks, etc., which, however, are compositionally reassembled in an allusive or fantastic way, creating a metaphorical scenery prefiguring looming or already ongoing environmental disasters.
What was once the spiritual and cultural landmark of the city, namely its cathedral, becomes now by symbolic transposition a gray technological monstrosity. Its tubular structures are the arteries that go through and wrap around the suburbs forcing men to necessarily coexist in harmony with them.
Marcello Mogni lives and works in Genoa where he was born, after graduating from the Ligurian Academy of Fine Arts. Since the nineties he has been taking part in numerous solo and group exhibitions in Italy and abroad.
His works of art are present in permanent collections such as the Museum of Contemporary Art of Villa Croce in Genoa, the museum of the Rossello Institute in Savona, and the collection of the André Demedtshuis foundation in Wielsbeke in Belgium. Recently his work, being part of the series on industrial suburbs, has received a purchase prize for the contest: “Non InfortunArti! New perspectives of art for safety at work” organized by INAIL in collaboration with the Ligurian Academy of Fine Arts.