Poème de Pierre Louÿs (2021) Disegno da Le Scriptorium De Cassiodore

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Avere un padre artista, incisore e calligrafo mi ha mostrato la strada fin dalla tenera età. Ricordo ancora l'odore dell'inchiostro, il suono della penna sulla carta, la morbidezza della pelle, la precisione[...]

Avere un padre artista, incisore e calligrafo mi ha mostrato la strada fin dalla tenera età. Ricordo ancora l'odore dell'inchiostro, il suono della penna sulla carta, la morbidezza della pelle, la precisione dei gesti. Il suo studio era il mio parco giochi.Per il mio ottavo compleanno, mi ha regalato la mia prima penna calligrafica con un manuale di apprendimento per le lettere gotiche. Un fulmine. Il mio primo amore. Cristallizzano per me tutti gli scritti. Possono essere dritti e severi, rotondi e morbidi, spigolosi e a scatti. Consentono il rigore così come la stravaganza, stanno scrivendo tanto quanto l'astrazione. La mia curiosità artistica si è affinata durante i miei studi alla Beaux-Arts di Tournai, in Belgio, dove dal 2001 al 2006 ho imparato a guardare il mondo, a riflettere ea coglierne l'essenziale. La calligrafia si è imposta ancora una volta su di me, come se fosse ovvia. Ho poi dato libero sfogo alla fantasia, ho lavorato sul gesto, che deve essere preciso e rigoroso, in particolare trascrivendo l'Apocalisse secondo San Giovanni. Questo testo corrispondeva al mio universo, che fiorisce attorno alla cultura metal. Ho sempre mescolato intimamente musica e creazione, la prima essendo il sale della seconda. Mi sono soffermato anche sull'opera di Baudelaire, un poeta che è diventato in un certo senso la chiave di volta del mio lavoro.

Se il mio percorso professionale è stato vario e si è apparentemente allontanato dalla calligrafia (ho aperto una sala da tè a Bruges poi sono venuto a stabilirmi in Bretagna), essa è sempre stata presente nella mia quotidianità, fino a quando non lo dimostra la crisi che stiamo attraversando che era giunto il momento di rimettere la mia vita di artista al centro delle mie preoccupazioni. Questa pausa mi ha permesso di definire le mie priorità, di portare avanti una vera e propria riflessione sull'arte e soprattutto di legittimare la mia pratica.

Nel tempo la mia visione della calligrafia si è evoluta, si è affinata. Man mano che è maturato, si è modernizzato. Lungi dal rinnegare l'eredità del passato (continuo ad apprezzare l'opera classica, tra miniature e lettere), la vivo oggi come una danza, un gesto, un'armonia tra Significato e Sensi. Lo rifiuto secondo le mie visioni, secondo i miei desideri.

Artmajeur

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