Suffering's Aesthetic #2 Arts numériques par Mattia Maurizio

I dipinti vogliono esplorare l’erotico nato dal dolore; l’impossibilità odierna di far fluire un Thanatos per via del distacco dall’animalità che rende l’essere umano coscienzioso. Un Thanatos che assieme alle sue pulsioni di morte rimane imprigionato nelle pieghe di una realtà istituzionale che lo aliena, offrendo un'eudemonia fuggevole, vissuta in un eterno presente che porta dunque a trasformare l'accettazione della morte in paura della morte. La stessa paura sfocia in una ricerca di un erotismo che nel suo atto è al tempo stesso ricerca di un tempo reale finalmente fermo e non frammentato, simboleggiato dall’equilibrio precario e momentaneo di un’estetica fisica (nei suoi limiti di bellezze e bruttezza), e di un amore in cui si libera l’io andando a morire nell’alterità. Sollevando il corpo dall’io narcisistico e depresso di un eterno presente e di una realtà che Han definisce terreno di un “inferno dell’uguale”, tramite il dolore e il non-senso l’essere umano affronta quindi l’erotico, che lo spinge verso l’accettazione della sua finitezza e caducità. Amore e morte formano una dicotomia estromessa con angoscia e paura dalla vita istituzionale odierna, che vuole l’essere umano eterno dentro la sua funzionalità, merce del suo mercato eudemonico. L’erotismo è la luce del “dis-astro” che l’individuo brama.

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