卖家 Jose Colombo
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艺术图片银行JOSE COLOMBO nasce a Torino nel 1963, unico maschio tra cinque figli. Fin da piccolo dimostra una forte inclinazione verso il disegno e la creatività. In quinta elementare si classifica terzo in un concorso nazionale di disegno, ottenendo una borsa di studio di 500.000 lire.
Un percorso scolastico non del tutto coerente con le sue inclinazioni lo allontana temporaneamente dalla passione per il disegno a mano libera. Durante gli studi in Architettura, alla fine degli anni ’80, affianca all’attività accademica le prime esperienze curatoriali: realizza allestimenti per un amico gallerista di mostre dedicate ad artisti contemporanei (tra cui le ceramiche di Agenore Fabbri) e oggetti d’arte minore (come le sedie Thonet). È in questi progetti che inizia a esplorare l’arte scenica dell’esposizione, da lui intesa come “arte nell’arte”, integrando elementi di riuso creativo e materiali poveri. Nascono così installazioni evocative, come quella in cui una sagoma di bambina – realizzata con vecchi indumenti (una salopette e scarpe da ginnastica) trattati con resina e cemento – osserva un gatto morente in ceramica. Sul finire degli studi universitari si avvicina al design frequentando con entusiasmo il corso di Disegno Industriale. Assunto nello studio design di Giuseppe Raimondi (Compasso d’Oro con la sedia Delfina), per seguire la ristrutturazione della vecchia sede dell’Armando Testa s.p.a., opera la progettazione dello studio/atelier di Armando Testa. Collabora con Raimondi e Cordero per l’allestimento della sala pneumatici del museo dell’automobile, suo l’espositore delle prime ruote d’auto in legno. In quegli anni disegna il suo primo oggetto di design, una maniglia in metallo cromato di forma morbida e sinuosa, prodotta dalla azienda Eurobrass. Queste esperienze lo portano a partecipare al concorso internazionale “Design from Europe” con Lampazzo lampadario a forma di mazzo di fiori capovolto e Poltronsvacc, una poltrona con seduta e braccioli intercambiabili.
Conseguita la laurea e assunto nella pubblica amministrazione, si apre una lunga parentesi di trent’anni di silenzio artistico. Solo dopo la malattia da Covid nel 2022, seguita dalla diagnosi di Parkinson, rinasce in lui una rinnovata energia creativa. L’artista ritrovato riprende il percorso interrotto, dedicandosi con passione all’arte del riuso ormai matura (Upcycling), utilizzando materiali semplici sia nel design che nelle opere d’arte.
Le opere presentate in questa esposizione si articolano in due filoni principali. Design: lampade e oggetti d’arredo realizzati attraverso il riuso creativo di materiali di recupero o oggetti dismessi, reinterpretati con eleganza e ironia. Opere artistiche, realizzate con materiali poveri o recuperati, che riflettono un linguaggio astratto volto a rappresentare azioni, suggestioni spaziali o tematiche specifiche come strumenti musicali, oggetti sportivi o reinterpretazioni di opere celebri: è la sua personale visione de “L’arte nell’arte”.