Mon voile (2021) Pittura da Pierre Lamblin

Fin dalla tenera età, Lamblin è stato immerso nel mondo dell'arte, sviluppando una profonda passione per le opere dei pittori impressionisti. La sua infanzia nel giardino di Nicois è stata segnata da infinite ore trascorse a catturare la bellezza dei fiori su tela. Tuttavia, durante la sua adolescenza si verificò un momento di trasformazione quando incontrò Guernica e cadde sotto l'incantesimo di Pablo Picasso, allontanandolo dall'impressionismo e nel regno del cubismo. Questo spostamento del focus artistico ha portato all'adozione del suo nuovo pseudonimo, "Paco Jacomo", con il quale firma tutte le sue opere.

Avventurandosi nel mondo del fabbro e della lavorazione del ferro, l'esplorazione artistica di Lamblin si è estesa alla scultura. Ha iniziato a incapsulare oggetti di uso quotidiano in intonaco colorato, aggiungendo un'altra dimensione al suo repertorio creativo. Nonostante la sua dedizione permanente all'arte sperimentale, Lamblin ha dovuto aspettare circa due decenni prima di passare da una carriera professionale a diventare un artista visivo a tempo pieno.

Pioniere dello stile artistico unico noto come MultiLayers, Lamblin cerca di replicare le profondità degli abissi nelle sue opere, invitando gli spettatori a immergersi, proprio come un sub che esplora una nave affondata. Utilizzando da tre a quattro lastre di metallo, riproduce magistralmente volumi complessi, preservando le sue creazioni per l'eternità incapsulandole in un materiale spesso e trasparente: la resina epossidica.

Attraverso la sua arte, Lamblin cerca di trasmettere un senso di gioia, creando opere che non sono solo visivamente accattivanti ma anche aperte all'interpretazione. I suoi pezzi approfondiscono vari concetti che hanno per lui un significato personale, che vanno dalle critiche alla società dei consumi alle esplorazioni del clima e all'impatto dei social network.

I temi preferiti di Lamblin includono l'infanzia, con sculture che raffigurano personaggi iconici come Topolino, e la natura, dove esplora la bellezza degli animali selvatici. Dopo un periodo di esplorazione scultorea, Lamblin tornò alla pittura, traendo ispirazione dagli stili di Combas e Basquiat.