Nadir

Exposición colectiva en la Galería Tioda de Gijón (diciembre 2005).

Esposición colectiva en la Galería Acinas de Avilés (diciembre 2005).

Exposición individual en la Galería Tioda de Gijón (27 de enero al 16 de febrero de 2006).

Nadir comincia ad esporre durante l'anno 1,989. Nel relativo programma di studi artistica è dovuta per dare risalto al fondamento durante l'anno 1.992 "del gruppo culturale Luna", così come la collaborazione della forma di grafica e poetic in pubblicazioni varie dell'università e della portata nazionale, quali "il giovane settimanale", "il semaforo calvo", ecc. Alla conclusione di '90, concordante con una sintesi radicale della sua concezione artistica, decide a cambiamento del nome ed al segno come il nadir. Nel loro stipendio sono i murals, le incisioni, le illustrazioni, panni di tela della disposizione grande, gran numero di immagini, così come i libri vari del poem e le storia.

Dopo che una prima ricerca stilistica della fase, una si muova, attratto dallo psicodélica degli anni '60, così come tramite l'illustrazione dei celtas dei libri, dalla relativa ansia di Dadd vicino motley fantastico, verso una pittura di cui l'idea costruttiva cerca l'inizio dell'elaborazione dell'immagine sull'immagine figurata, presunto finita. Effettua, quindi, un gioco che prende come esso basa i locali del Gestalt e l'illusione ottica che è dedotta di convenzionale e di cromatico il rapporto, dante come "revolutus di totus" apparente di risultato, ma di cui equilibrio e l'armonia è ottenuta per mezzo dell'astrazione che è dedotta della distanza della visione dell'immagine, così come di micro dati storici finali che sono chiariti come ci siamo avvicinati a mismo.A di años'90, già da un cambiamento derivato dal desgranamiento di quelli sta dicendo, avviene dati storici effettivamente micro e parallelo ad una trasformazione poetic e vitale, dove le forme polverizzano, sono stumped, sono descritti, dove l'immagine figurata non è persa completamente ed il materiale di riempimento di soggiorni dello symbolism, di anecdote sensibile, in cui le strutture hanno capienza, in quella portata che gli occhi trovano un posto per il resto e la riflessione.