Mimmo Rotella: pioniere del decollage e dell'arte d'avanguardia italiana

Mimmo Rotella: pioniere del decollage e dell'arte d'avanguardia italiana

Selena Mattei | 12 ago 2024 7 minuti di lettura 0 commenti
 

Mimmo Rotella è stato un influente artista italiano, rinomato per aver introdotto la tecnica del décollage, che prevedeva lo strappo e il riassemblaggio di manifesti strappati per creare nuove espressioni artistiche. Il suo lavoro, che si intersecava con movimenti come il Nouveau Réalisme, ebbe un impatto significativo sull'arte europea del dopoguerra.

Mimmo Rotella, 1975.via Wikipedia


Mimmo Rotella

Mimmo Rotella, nato Domenico Rotella il 7 ottobre 1918 a Catanzaro, Italia, è rinomato come una figura fondamentale nell'arte italiana del dopoguerra. Ha ottenuto il riconoscimento come una delle principali influenze nell'arte europea del dopoguerra, principalmente riconosciuto per il suo décollage e opere psicogeografiche create da manifesti pubblicitari strappati. Era legato agli Ultra-Lettrists, un ramo del Lettrismo, e in seguito divenne membro del movimento Nouveau Réalisme, fondato nel 1960 dal critico d'arte Pierre Restany.

Nel 1944, Mimmo Rotella si diplomò al Liceo Artistico di Napoli. Dal 1944 al 1945, insegnò disegno a Catanzaro. Nel 1945, tornò a Roma, dove, dopo i suoi primi lavori nell'arte figurativa e i primi esperimenti, iniziò a creare nuove dipinti geometrici. Nel 1947, iniziò a partecipare a mostre con l'Exhibition Board of Fine Arts e l'annuale Art Club.

Nel 1951, Mimmo Rotella si è impegnato per la prima volta con l'arte francese esponendo al Salon des Nouvelles Réalités di Parigi. Tra il 1951 e il 1952, gli è stata assegnata una borsa di studio dalla Fulbright Foundation, che gli ha permesso di viaggiare negli Stati Uniti come "Artist in Residence " presso l'Università di Kansas City. Durante il suo soggiorno negli Stati Uniti, tenne la sua seconda mostra personale alla Rockhill Nelson Gallery di Kansas City nel 1952. Mentre era in America, Rotella ebbe l'opportunità di entrare in contatto con figure chiave di movimenti artistici emergenti, tra cui Robert Rauschenberg, Claes Oldenburg, Cy Twombly, Jackson Pollock e Yves Klein.

A partire dal 1953-1954, Mimmo Rotella iniziò a esplorare due percorsi artistici paralleli: il décollage e i poster retrò. A differenza del décollage, in cui strati di materiale sono spesso manipolati e intrecciati, il retro d'affiche conserva la qualità di "reliquia urbana" dei poster. Questi le opere sono più contenute nell'espressione, spesso prive di colore e presentano una superficie ruvida e grezza. Questo approccio, rispetto al décollage, rappresenta un'esplorazione più approfondita del linguaggio informale, un cambiamento che sarebbe diventato più pronunciato negli anni '60 quando i décollage di Rotella iniziarono a riflettere il influenza emergente della pop art.

Mimmo Rotella - Oggi al Metropolitan (1980). Incisione, Serigrafia


La nascita del decollage

Nei primi anni '50, Rotella rivoluzionò il mondo dell'arte con la sua invenzione del "decollage", una tecnica che consiste nello strappare e riassemblare manifesti trovati per le strade di Roma. Il décollage è una tecnica artistica che si contrappone al collage rimuovendo anziché aggiungere elementi. Invece di incorporare nuovi pezzi, si tratta di partire da un'opera d'arte esistente da cui vengono rimosse delle parti. Il concetto di décollage è emerso durante un periodo di "crisi artistica" ed è stato influenzato da un viaggio negli Stati Uniti, dove l'artista ha interagito con i membri del New Movimento Dada. Al suo ritorno a Roma, l'artista si ispirò ai manifesti strappati sparsi per la città, portandoli in studio per lavorarci. Ciò portò alla creazione di tele in cui pezzi di manifesti strappati venivano sovrapposti e incollati. L'artista mirava a scoprire una nuova forma di espressione artistica, conferendo valore artistico a oggetti di uso quotidiano che erano stati rimossi dal loro contesto originale. Questo approccio innovativo lo ha reso una delle figure di spicco del movimento Nouveau Réalisme, accanto ad artisti come Yves Klein e Arman.

Le opere di decollage di Rotella hanno rapidamente attirato l'attenzione internazionale. La sua arte ha catturato l'energia vibrante e caotica della vita urbana, riflettendo i cambiamenti culturali e sociali degli anni '50 e '60. Decostruendo le immagini commerciali e i manifesti pubblicitari, Rotella ha criticato il consumismo celebrando allo stesso tempo la cultura popolare. La sua le sue opere sono state esposte in importanti mostre in Europa e negli Stati Uniti, consolidando il suo posto come uno dei maggiori artisti contemporanei.

Nel 1960, si unì al movimento del Nuovo Realismo, sebbene non ne firmò il manifesto. Questo movimento, capeggiato dal teorico Pierre Restany, includeva artisti come Yves Klein, Spoerri, Tinguely, César, Arman e Christo. Mentre il gruppo era coinvolto nel décollage, gli artisti francesi Hains, Dufrêne e Villeglé lavoravano con il décollage in modo indipendente nello stesso periodo. Accanto ai suoi décollage, Rotella creava assemblaggi da oggetti acquistati da rigattieri, come tappi di bottiglia e corde. L'influenza della Pop Art e dell'Astratto L'espressionismo, insieme al movimento artistico informale e alle esplorazioni spaziali e materiali di artisti italiani come Lucio Fontana e Alberto Burri, hanno avuto un ruolo significativo nel plasmare la direzione artistica di Rotella.

Mimmo Rotella - Batman. Decollage multiplo con strappi da manifesto applicato su supporto serigrafico su cartoncino. 100 x 70 cm


Carriera successiva

Utilizzando strumenti tipografici, tra il 1967 e il 1973 realizza i suoi Art-typo, stampe scelte e riprodotte liberamente sulla tela. Questo procedimento è in grado di sovrapporre e sovrapporre immagini pubblicitarie, invertendo l'approccio precedente. Nei primi anni Settanta realizza alcune opere intervenendo su le pagine pubblicitarie delle riviste con l'impiego di solventi e riducendo o cancellando la stampa (frottage) o cancellandola (effaçage).

Nel 1980 si trasferisce da Parigi a Milano. Negli anni '80 sviluppa i "blanks" o affiches couvertes, che prevedono l'uso di fogli bianchi per coprire manifesti pubblicitari obsoleti. Nel 1984 crea la seconda serie di opere incentrate sul cinema, intitolata “Cinecittà 2”. Dopo il 1986, inizia a lavorare alla serie “Sovrapitture”, ispirandosi ai graffiti. Questa serie presenta interventi in cui dipinge su manifesti strappati e affissi su tela.

Negli anni '80 e '90, Rotella continuò a innovare, sperimentando nuove tecniche come "cinecittà", dove usava manifesti cinematografici come mezzo, e "sovrapitture", un processo che prevedeva la sovrapittura di manifesti strappati. Nonostante il suo successo, Rotella rimase dedito per esplorare i limiti del linguaggio visivo e la materialità dell'arte.

Nel 1990 ha preso parte alle mostre “Art et Pub” al Centre Pompidou di Parigi e "High and Low" al Museum of Modern Art di New York. Nel 1992 è stato insignito del titolo di 'Officiel des Arts et des Lettres' dal Ministro della Cultura francese, Jack Lang. Per volontà dell'artista, nel 2000 è stata istituita la Fondazione Mimmo Rotella per raccogliere e catalogare opere e documenti del suo percorso artistico. Nel 1994 è stato protagonista della mostra "Italian Metamorphosis" al Guggenheim Museum di New York. Ritornò al Centre Pompidou nel 1996 per la mostra "Face à l'Histoire", e partecipò anche alla mostra "Halls of Mirrors" al Museum of Contemporary Art di Los Angeles, che ha fatto un tour mondiale. Inoltre, ha creato una serie di opere dedicate a Federico Fellini.

Mimmo Rotella è scomparso l'8 gennaio 2006 a Milano, lasciando dietro di sé un'eredità profonda. Le sue opere sono ospitate nei principali musei e collezioni del mondo, tra cui il Centre Pompidou di Parigi e il Museum of Modern Art di New York. La tecnica del decollage di Rotella rimane influente, ed è ricordato come un pioniere che ha ridefinito i confini dell'arte contemporanea.

Mimmo Rotella - Marilyn (2009). Incisione, Litografia


Mimmo Rotella: opere notevoli e collezioni museali

Tra i décollage più notevoli di Mimmo Rotella si ricordano “Muro Romano” (1958), conservato alla National Gallery of Art di Washington DC; “Senza titolo” (1958) proveniente dalla Menil Collection di Houston; “Not in Venice” (1959) al MART di Rovereto; e “A Strappo Deciso” (1960) esposto al MACRO di Roma. Altre sue opere significative sono “Avventuroso” (1961) al Centre Georges Pompidou di Parigi, “With a Smile” (1962) alla Tate Modern di Londra, “Little “Monumento a Rotella” (1962) al MoMA di New York City e “Casablanca” (1965–80) alla Fondazione Solomon R. Guggenheim di Venezia.

Il lavoro di Rotella è rappresentato in numerose collezioni museali in tutto il mondo. Questi includono il Museo Solomon R. Guggenheim di New York City, MACI - Museo Arte Contemporanea di Isernia, MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma, MART - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto di Trento e The Menil Ritiro a Houston. Le sue opere sono ospitate anche al MUMOK — Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig di Vienna, Museum Ludwig di Colonia, Musée National d'Art Moderne – Centre Pompidou di Parigi, MUSEION - Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano, Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova, Museo Fisogni a Tradate, National Gallery of Art di Washington, Sintra Museu de Arte Moderna – Colecção Berardo a Sintra, Sprengel Museum ad Hannover, Staatsgalerie Stuttgart a Stoccarda, Tate a Londra, Tel Aviv Museum a Tel Aviv.

Mimmo Rotella - C'era una volta. Decollage multiplo con strappi di manifesto applicati su supporto serigrafico su cartoncino. 100 x 70 cm

L'impatto di Mimmo Rotella sul mondo dell'arte è profondo. Le sue tecniche pionieristiche non solo hanno sfidato le nozioni tradizionali dell'arte, ma hanno anche aperto la strada alle generazioni future di artisti. Il lavoro di Rotella continua a ispirare gli artisti contemporanei, in particolare quelli interessati alle intersezioni tra arte, media, e la società. La sua capacità di trasformare il banale in straordinario attraverso il semplice atto di strappare manifesti è una testimonianza del suo genio creativo e della sua influenza duratura.

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