Maria Susanenko, opere che ti portano in viaggio

Maria Susanenko, opere che ti portano in viaggio

Anne Devailly | 10 nov 2021 1 minuti di lettura 0 commenti
 

Maria Susarenko, con il suo numero infinito di linee meticolose in inchiostro nero, dà l'impressione di viaggiare attraverso l'opera. Quando non può accontentarsi di una linea di contorno, riempie, arricchisce, precisa, in un lavoro tecnico e minuzioso di oreficeria.

img-3375.jpg Le opere della russa Maria Susarenko ti fanno viaggiare: primo perché porta i suoi soggetti in tutti i paesi: la cattedrale di Reims, la Sagrada Familia a Barcellona, il ponte di Brooklyn a New York, ecc.

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Ma ancor di più perché ogni opera, con la sua quantità infinita di linee minuziose in inchiostro nero, con le sue prospettive spesso contorte, con i suoi numerosi dettagli, e la sua grafica assertiva, fa venire voglia di viaggiare nell'opera, di ficcarci il naso sopra per prendere vantaggio di tutta questa profusione.

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Lo stesso quando sceglie come tema un volto o un volo di uccelli: l'artista non può accontentarsi di un contorno, riempie, arricchisce, precisa, in un lavoro di oreficeria tecnica e minuziosa. Se l'artista cita prontamente Sandro Botticelli o Egon Schiele tra coloro che la ispirano, si potrebbe anche invocare un'altra donna amante dei lineamenti, dell'architettura e delle prospettive oniriche, la portoghese Helena Vieira da Silva.

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Nata in Kazakistan, membro dell'Unione degli artisti russi, Maria Susarenko si è laureata all'Accademia di arte e industria di San Pietroburgo e ha seguito corsi di grafica al St. Martin's College di Londra. Le sue opere sono già entrate in numerose collezioni private a Parigi, Praga, Sydney, Filadelfia, Mosca, Roma o Bogotà.

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