Labaud, adora le maschere

Labaud, adora le maschere

Anne Devailly | 14 ott 2021 1 minuti di lettura 0 commenti
 

Questo skateboarder che ha studiato arti applicate si è ispirato alle maschere etniche o alle maschere della Commedia dell' Arte. Ora vive e lavora a Berlino

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In questo periodo in cui tutti avanzano mascherati, Labaud dà una versione piuttosto giocosa del soggetto: l'artista ama le maschere, ma si gira, offre sguardi dietro la maschera, personaggi che si tolgono la maschera per non rivelare alcun volto, ecc. A volte la maschera ricorda una versione infantile dell'universo Barbapapà, a volte si trasforma in film horror o streetart in cui la maschera emerge dai graffiti. Insomma, l'artista non si astiene da nulla sul versante tecnico purché rinnovi la sua versione dell'uomo mascherato.

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“Dipingo in modo molto spontaneo. Disegno molto poco. Comincio senza sapere dove sto andando e mi fermo quando mi pare. E spesso gli errori creano qualcosa di interessante”, spiega questo artista di Montpellier, che ora vive e lavora a Berlino. Questo pattinatore passato attraverso studi di arti applicate si ispira alle maschere etniche o alle maschere della Commedia dell' Arte, e ritrova, attraverso questo mezzo, l'universo della sua infanzia attraverso i suoi volti mascherati che possono far pensare ai personaggi dei cartoni animati.

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“Il mio lavoro si riferisce alle apparenze e alle figure, al volto nascosto di ciascuno... La figura è qui, in ciò che voglio mostrare, iconografia sociale, simbolo sessuale, fantasia estetica. Che il personaggio sia solo o in mezzo alla folla, si tratta sempre di andare oltre le apparenze”.

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