Arduino Rossi, la pittura che rivela le emozioni

Arduino Rossi, la pittura che rivela le emozioni

Olimpia Gaia Martinelli | 1 gen 2022 3 minuti di lettura 0 commenti
 

La pittura di Arduino Rossi è contraddistinta dall'uso di colori caldi e freddi, chiari e scuri, che danno vita ad un personalissimo stile a metà strada tra il geometrico e l'astratto, volto ad esprimere le emozioni e le sensazioni dell'artista...

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Cosa ti ha spinto a diventare artista ? Quale è il tuo percorso ? 

Sono un amante dell'arte da sempre, ma il bisogno di esprimere le mie emozioni mi ha spinto a provare, buttarmi, dipingere, per mostrare le mie emozioni, le mie sensazioni. 

Quali sono i 3 aspetti che ti differenziano dagli altri artisti ?

Amo il linguaggio dei colori caldi e freddi, chiari e scuri, credo di aver inventato un mio linguaggio per dire ed esprimere la mia arte, oggi astratta e geometrica, ma non troppo astratta e non troppo geometrica. Penso di essere sia originale e unico, non imito nessuno, ma sono anche dentro il linguaggio classico e l'evoluzione del pensiero artistico.

Da dove viene la tua ispirazione ?

Dalla mia esistenza, dal bisogno di lottare in questa esistenza spesso grigia, ma non volendomi mai arrendere alla realtà banale di situazioni che uccidono l'anima, il sentire, io cerco sempre un senso superiore alle cose, al divenire. Io lotto perché la vita abbia un senso, in pratica punto all'eternità, ovvero la morte non potrà vincere mai la generosità dell'amore. 

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Parlaci del concepimento delle tue opere. Hai un lungo lavoro preparatorio o è spontaneo ?

L'approccio è istintivo, ma la elaborazione è lenta, penso e ripenso alle mia opere, correggo spesso i colori e muto i contrasti tra loro. 

Cosa vuoi mostrare attraverso il tuo lavoro?

La vita in se stessa, o meglio la gioia dell'esistenza, quella dei bambini che giocano, per esempio, senza nessun secondo fine.

Nel tuo lavoro utilizzi delle tecniche o del materiale fuori dal comune ?

No, i miei quadri sono in acrilico o in olio su tela. 

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Hai un formato prediletto ? Perché ?

Punto al 50 cm x 50 cm almeno, ma mi piacerebbe dipingere grandi quadri anche da 200 cm per 100 cm, solo non posso, per ora, per motivi organizzativi. 

Quali difficoltà incontri nel tuo lavoro ?

Spesso motivi organizzativi, ovvero possiedo un luogo dove lavorare, in pace, ma è distante dalla mia abitazione e spesso non riesco a raggiungerlo. 

Come lavori ? In casa, in un atelier condiviso o privato ?

Lavoro anche in casa o in una cascina ristrutturata, distante da casa mia, in montagna. 

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Il lavoro di artista ti porta a viaggiare molto ?

Non molto, tranne per alcune mostre, che seguo qualche volta, a Milano o a Venezia. 

Qual è il più bel momento della tua carriera ?

Essere riuscito a stupire, con i miei lavori, molte persone che non mi conoscono, ma vedono solo le miei opere. 

Come ti vedi nel tuo lavoro tra dieci anni ?

Anche per motivi di età spero di potermi impegnare come adesso e più di adesso, magari con qualche riconoscimento in più, in tutto il mondo. 


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Su cosa lavori attualmente ? Hai previsto a breve di esporre le tue opere ?

Continuo a dipingere le miei tele, sempre in astratto con forme e colori vari, attualmente punto a mostrare i miei dipinti, sempre più, su Internet. 

Se avessi potuto creare un’opera famosa nella storia dell’arte, quale sarebbe stata ?

Mi sarebbe piaciuto dipingere un capolavoro di Picasso. 

Se potessi invitare a cena un artista celebre ( morto o in vita), chi sarebbe ?

Caravaggio.

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