I paesaggi cinesi della tradizione

I paesaggi cinesi della tradizione

Olimpia Gaia Martinelli | 9 gen 2022 6 minuti di lettura 0 commenti
 

La pittura di paesaggio, nota come Shan shui (montagna e acqua), affronta la tematica più alta, diffusa e apprezzata dell’arte tradizionale cinese, al fine di esprimere i sentimenti, le idee e la concezione spirituale dell’artista, più che una fedele riproduzione della natura...

La pittura cinese tradizionale

La pittura cinese rappresenta una delle più antiche tradizioni artistiche continue del mondo, che, sin dai suoi albori, si è contraddistinta per il suo forte intento didattico, avente la finalità di educare ai più nobili valori sociali. Infatti, il pittore, considerato anche come un filosofo e un saggio, diffonde i suddetti principi attraverso la rappresentazione delle quattro tematiche tradizionali, ovvero il paesaggio, gli animali, i fiori, le piante e, in qualche occasione, anche i ritratti. Nonostante questa pluralità di argomenti, però, la pittura cinese, volta a cogliere la realtà nella sua più intima essenza, predilige le raffigurazioni del mondo naturale. Inoltre, la suddetta arte si contraddistingue anche per essere strettamente connessa alla calligrafia, che viene usata per arricchire le superfici dei dipinti con poesie, brani e riflessioni. Tale fusione di pittura e scrittura ha il compito di svelare i misteri della realtà raffigurata e i sentimenti, le sensazioni e le idee dell’autore. Per quanto riguarda le tecniche, invece, l’arte cinese, rifacendosi ai procedimenti della calligrafia, utilizza un pennello intinto in inchiostro nero o in pigmenti colorati, che vengono disposti su svariati supporti, tra i quali, quelli più tradizionali sono la seta e la carta. È bene rendere noto come l’arte cinese sia caratterizzata da due tecniche pittoriche principali: la Gongbi, meticolosa, precisa e dettagliata, che, spesso colorata, descrive argomenti figurativi o narrativi, e la Pittura sfumata a inchiostro, in cinese Shui-mo, liberamente denominata anche come pittura ad acquerello o a mano. Quanto detto riguarda lo stile e le tecniche della pittura cinese tradizionale, ovvero la Guóhuà, che si distingue nettamente dall’arte che, nel corso del XX secolo, subì la forte influenza dell’occidente. 

La pittura di paesaggio cinese

La pittura di paesaggio, nota come Shan shui (montagna e acqua), affronta la tematica più alta, diffusa e apprezzata dell’arte tradizionale cinese, al fine di esprimere i sentimenti, le idee e la concezione spirituale dell’artista, più che una fedele riproduzione della natura. Tale tipologia d’indagine ha lo scopo di sottrarre lo spettatore, ma anche lo stesso artista, dalla monotonia della realtà quotidiana, stimolando sensazioni di pace e serenità. Seguendo questi intenti, vengono rappresentate prevalentemente le montagne, alte e forti dimore degli dei, e le acque, morbide e fluide. Infatti, proprio tra le catene montuose, lontane dal mondo civilizzato, i pittori sono capaci di comunicare con lo spirito e la natura, realizzando la connessione tra la terra, il paradiso e l’umanità. Inoltre, secondo la filosofia taoista, le alte vette delle montagne rappresentano lo yang, mentre i fluenti corsi d’acqua, che le attraversano, sono lo ying. Proprio l’equilibrio tra questi ultimi due elementi, è considerato essere dai cinesi un aspetto essenziale nella progettazione di un dipinto di genere paesaggistico. Da un punto di vista storico, invece, la Shan shui ha permeato l’arte cinese per oltre 1500 anni, comparendo alla fine dell’epoca Tang (618-907 d.C), e imponendosi con forza durante la dinastia Song (960–1129 d.C.). Nonostante che il decimo e l’undicesimo secolo rappresentino il periodo d’oro della pittura di paesaggio, questa si reitererà nelle successive dinastie Yuan, Ming e Qing, rinnovandosi e consolidandosi come mezzo più adatto ad esprimere le qualità del pittore, saggio ed erudito. Per quanto riguarda l’arte contemporanea, anch'essa non ha abbandonato la Shan shui, che continua ad essere indagata, seppur con una nuova sensibilità. Infatti, è forte il bisogno degli artisti dei nostri tempi di ripercorrere il legame con la loro tradizione, che viene spesso esplicitata attraverso citazioni dirette dei capolavori del passato. 

61d57063e0a2a7.35297589_1-15-autumn-colors-on-the-que-and-hua3-1200x635.jpgZhao Mengfu, Colori d’autunno sui monti Qiao e Hua (una sezione del rotolo), 1295. Inchiostro su carta, 28 x 90 cm. Taipei: Museo del Palazzo Nazionale.

1-18-travelers-in-a-snowy-landscape.jpgJing Hao, Viaggiatori in un paesaggio innevato. Pigmento bianco e inchiostro su seta (rotolo appeso), 135 x 75 cm. Kansas City: The Nelson-Atkins Museum of Art.

1-18-a-solitary-temple-amid-clearing-peaks-1200x2389.jpgLi Cheng, Un tempio solitario tra limpidi picchi. Inchiostro su seta (rotolo appeso), 112 x 55 cm. Kansas City: The Nelson-Atkins Museum of Art.

pittura-mista-blog-art-fan-kuan-sitting-alone-by-a-stream-700x1024.jpgFan Kuan, Solo nebbia, XI secolo. Inchiostro su seta (rotolo appeso). Tapei: National Palace Museum.

pittura-mista-blog-arte-pittura-cinese-dettaglio-1-wang-ximeng-a-thousand-li-of-rivers-and-mountains-768x532.jpgWang Ximeng, Mille “Li” di fiumi e montagne (dettaglio), 1113 circa. Rotolo, 11,9 m (lunghezza). Pechino: Museo del Palazzo di Pechino.

1-15-dwelling-in-the-fuchun-mountains1-1200x540.jpgHuang Gongwang, Dimorare sui monti Fuchun: il rotolo del Maestro Wuyong, 1347-1350. Inchiostro su carta (sezione del rotolo), 33 x 636 cm. Taipei: Museo del Palazzo Nazionale.

304px-lofty-mt-lu-by-shen-zhou.jpgShen Zhou, Lofty Mount Lu. Inchiostro e colori su carta (rotolo appeso), 193.8 x 98.1 cm. Taipei: National Palace Museum.

ok030-you-ju-tu-gui-ge-69x69cm.jpgLianxiang Jiang, Seclusion, 2019: Pigmenti su carta, 69 x 69 cm. 

Lianxiang Jiang: Seclusion 

Il dipinto dell’artista di Artmajeur, Lianxiang Jiang, ripropone un classico esempio di Shan shuiraffigurante un quieto paesaggio roccioso con alberi e case, che, circondato dall'acqua, è stato realizzato sul tipico supporto cartaceo. L’opera, che, come da tradizione, ci trasmette un senso di calma e serenità, rimanda ai grandi classici del genere, infatti, lo stile di realizzazione degli alberi e delle case ricorda quello del maestro Zhao Mengfu, pittore e calligrafo cinese, vissuto durante la dinastia Yuan. Per quanto riguarda invece le fattezze delle montagne, esse riprendono l’operato di grandi artisti vissuti tra il 855 d.C. e il 1354 circa, quali Jing Hao, Li Cheng, Fan Kuan e Huang Gongwang. A proposito del cromatismo dell’opera, il dipinto risulta essere affine alle tinte tenui, ma a tratti anche intense, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione dei colori più scuri, dei paesaggi di Zhao Mengfu. Pertanto, l’equilibrata composizione dell’artista di Artmajeur è stata capace di riportare in vita l’antica tradizione pittorica cinese, unendo le influenze ed il talento dei più grandi maestri di tutti i tempi. 

song-feng-chui-jie-dai.jpgYimeng Zhao, A genius like a phoenixis hiding in the forest, 2019. Pigmenti su carta, 44 x 44 cm.

Yimeng Zhao: A genius like a phoenixis hiding in the forest

Il dipinto su carta dell’artista di Artmajeur, Yimeng Zhao, che raffigura un paesaggio costiero roccioso, ripropone la realistica resa degli alberi dal maestro Zhao Mengfu, unendola al trionfo delle cromie verdi e blu, caratterizzanti l'opera di Wang Ximeng e Zhao Boju. In linea con la filosofia taoista, che ha nettamente influenzato i capolavori Shan shui del passato, A genius like a phoenixis hiding in the forest  trasmette un forte senso di calma, conferitoci dalla presenza di un personaggio, che, intento a meditare, ci fa allontanare dal caos della nostra routine quotidiana. Infine, sempre nel rispetto della tradizione, il dipinto di Yimeng Zhao, che è anche accompagnato da una breve calligrafia, ha immortalato il suddetto asceta realizzandolo appositamente in piccole dimensioni, al fine di mettere in luce i limiti dell’uomo di fronte alla vastità e alla potenza della natura. Pertanto, l’opera dell’artista di Artmajeur, contraddistinta dall’eleganza degli stilemi della tradizione, ci invita anche all'introspezione e all'isolamento, efficaci strumenti di crescita personale.

eba1dba1-1dc1-47f0-89c1-a6cfa2c57b9f.jpegJinbing Huang, senza titolo2018. Inchiostro su carta, 138 x 69 cm.

Jinbing Huang: senza titolo

Il dipinto su carta dell’artista di Artmajeur, Jinbing Huang, rappresenta solamente delle montagne in un contesto indefinito, che, “decorate” dalla presenza di alcuni alberi, rientrano perfettamente negli stilemi della pittura di paesaggio cinese tradizionale, quale quella realizzata da Jing Hao, Li Cheng e di Huang Gongwang. L’operato di questi ultimi maestri ha largamente influenzato anche quello di pittori di epoche successive, come Shen Zhou, artista attivo tra Quattrocento e Cinquecento, la cui opera, in particolare Lofty Mount Lu, ricorda moltissimo, per la prospettiva e la modalità di realizzazione delle montagne, il dipinto dell’artista di Artmajeur. Perciò, l’armonia, la raffinatezza e la calma del tradizionale Shan shui di Jinbing Huang, ci conduce nella tipica atmosfera di pace, armonia e mera contemplazione delle bellezza della natura, che ha contraddistinto i più grandi capolavori di questo genere. 


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