Le telecamere sono legate alla capacità di vedere. È logico. Ma il creatore Diego Trujillo Pisanty aveva un'idea diversa. Ha usato un Raspberry Pi per realizzare una fotocamera che non può vedere. Per intenderci, non si tratta di una telecamera destinata ad aiutare i ciechi, ma di una telecamera che non può vedere, almeno per quanto riguarda i suoi sensi visivi. Invece di un obiettivo, usa il suono per capire cosa sta succedendo intorno a lei. La fotocamera è stata realizzata con un Raspberry Pi 3B, ma può anche essere realizzata con un Pi 4. Il progetto è progettato per assomigliare il più possibile a una fotocamera punta e scatta, ma produrrà immagini dai suoni. Punta la bandiera, premi il pulsante, attendi che venga scattata l'immagine, quindi guardala. All'interno della custodia è presente un piccolo schermo LCD.
Funziona attraverso l'apprendimento dell'intelligenza artificiale, motivo per cui le foto scattate sono a colori. Non è solo un sistema di ecolocalizzazione. Mostra anche molto chiaramente come viene addestrata l'intelligenza artificiale e perché può essere utile per un artista costruire la propria intelligenza artificiale focalizzata su un obiettivo artistico. Secondo Diego, "il codice è un'arte allo stesso modo dell'oggetto e delle immagini che ne derivano". Come spiega poi Diego Trujillo Pisanty, la rete neurale artificiale (ANN) ha una lezione che potrebbe servire da monito per tutti noi. Il suo RNA è stato addestrato nelle immagini e nei suoni del Messico, quindi preferisce il posto che "conosce". Se rimuovi la "fotocamera" dalla città, produrrà immagini che sembrano Città del Messico. "Per la macchina, tutto è una città", spiega. C'è anche una chiara preoccupazione che dove si investe più intelligenza artificiale potrebbe avere un effetto "sterilizzante" sul resto della società globale.
Jean Dubreil