La "Madonna con il Bambino che legge" di Andrea Solario, parte delle collezioni del Museo Poldi Pezzoli di Milano, è stata riportata al suo splendore originario grazie al Club del Restauro e al contributo della casa d'aste Wannenes.
L'opera, meticolosamente restaurata, sarà svelata domani sera, 12 settembre, alle 18:30, nell'ambito di un evento esclusivo che si terrà presso l'Orangerie del Museo Poldi Pezzoli. Questo evento è solo su invito. Il restauro è stato abilmente eseguito da Paola Zanolini, che è riuscita a ripristinare la finezza esecutiva originaria, accentuando dettagli intricati come le aureole e le lumeggiature dorate.
La collezione del museo ospita otto dipinti di Andrea Solario, figura di spicco dell'Ottocento parallelamente alla rinascita degli artisti leonardeschi. L'opera costituisce una splendida rappresentazione dell'arte devozionale del Rinascimento lombardo e viene presentata in concomitanza con la prossima mostra dedicata ad Andrea e Cristoforo Solari, luminari del Rinascimento tra Milano e la Francia. L'inaugurazione di questa mostra è prevista al Museo Poldi Pezzoli il 24 ottobre 2024, in collaborazione con il Museo del Louvre.
Questo dipinto, probabilmente realizzato all'inizio del XVI secolo, racchiude le due principali influenze formative di Andrea Solario. La composizione, caratterizzata da uno sfondo scuro e da una balaustra che crea un quasi divisorio con l'osservatore, trae ispirazione dai modelli veneziani di Alvise Vivarini e Giovanni Bellini, entrambi conosciuti da Solario durante il suo soggiorno a Venezia. D'altro canto, la tavolozza cromatica, costruita su delicate armonie di blu e rosa, l'uso sapiente del chiaroscuro e le sottili lumeggiature, possono essere ricondotte alle influenze artistiche di Vincenzo Foppa e Bergognone.
Lavinia Galli, conservatrice del Museo Poldi Pezzoli di Milano, ha recentemente parlato del restauro del dipinto in un'analisi approfondita pubblicata sulla rivista della maison. Ecco alcuni estratti chiave delle sue intuizioni:
"Da tempo cercavamo attivamente sostegno per il restauro di questo dipinto. Non solo aveva perso la sua chiarezza e leggibilità in varie sezioni, ma rivestiva anche un enorme significato nel panorama storico e artistico, nonché nel panorama collezione più ampia del Museo Poldi Pezzoli. Gian Giacomo Poldi Pezzoli, fervente collezionista d'arte rinascimentale lombarda, mostrò per quest'epoca una grande dedizione, passione che fu portata avanti dai successivi direttori dei musei attraverso le loro acquisizioni. la nostra collezione è una delle più consistenti e preziose all'interno del museo."
Nessun altro artista è così ampiamente rappresentato nella collezione di Andrea Solario come questo maestro, con un totale di otto dipinti a lui attribuiti. Queste opere, originariamente realizzate per scopi devozionali privati, ci forniscono un'iconografia unica in cui è il Bambino, piuttosto che la Vergine, a stringere un libro tra le sue minuscole mani. In questa rappresentazione, Gesù ha un'espressione interrogativa, apparentemente cercando una spiegazione da parte di sua madre riguardo al contenuto del libro. La profondità dell'intesa tra loro è evidente nello sguardo abbassato della Vergine verso suo Figlio.
Dal punto di vista iconografico si può tracciare un parallelo con il ragazzo che legge raffigurato da Vincenzo Foppa nel 1464 per il Banco Mediceo (attualmente conservato nella Wallace Collection di Londra). Questo riferimento mette in luce il filone tematico.
Eseguito a tempera, il dipinto aveva subito in passato un'ampia pulitura, che aveva comportato l'abrasione della superficie pittorica. Oggi abbiamo ancora una volta il privilegio di ammirare nei dettagli specifici l'originale delicatezza dell'esecuzione. Tra questi la squisita finitura dorata delle aureole e dei bordi del libro, nonché le lacche trasparenti sapientemente applicate che esaltano i riflessi della fascia che avvolge il Bambino.