Martedì il governo francese ha svelato i manifesti ufficiali degli attesissimi Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024 che si terranno quest’estate a Parigi, suscitando malcontento tra le fazioni conservatrici del paese.
Creata dall'illustratore Ugo Gattoni, l'opera presenta un'interpretazione fantasiosa del paesaggio parigino, mettendo in mostra strutture iconiche come la Torre Eiffel e l'Arco di Trionfo, situati lungo la Senna, in una gamma di colori vivaci. Tuttavia, l’assenza della croce cristiana e delle bandiere nazionali francesi, tradizionalmente visibili in cima al Dôme des Invalides – un’importante installazione militare storica a Parigi e luogo di sepoltura di Napoleone – ha scatenato la rabbia nei circoli conservatori francesi. François-Xavier Bellamy, rappresentante del partito conservatore Les Républicains al Parlamento europeo, ha criticato i creatori per aver “alterato la verità” e “cancellato la storia francese”.
Questo sentimento è stato condiviso da Marion Maréchal, del partito di estrema destra Reconquête, che ha messo in dubbio lo scopo di ospitare i Giochi Olimpici in Francia se ciò significasse nascondere l’identità della nazione.
A sua difesa, Gattoni ha spiegato che la sua rappresentazione degli edifici non voleva essere esatta ma piuttosto immediatamente riconoscibile, puntando ad una rappresentazione "surreale e festosa", come ha spiegato in un comunicato all'AFP pubblicato dal comitato organizzatore della manifestazione. Giochi Olimpici.
Il comitato, rispondendo alle critiche, ha descritto i manifesti come una visione fantasiosa di una "città-stadio reinventata", evidenziando elementi fantastici come un'onda vicino al porto turistico di Marsiglia, una Torre Eiffel rosa e la metropolitana che attraversa l'Arco di Trionfo, che, secondo loro, non dovrebbero essere sottoposti ad analisi politica. Il poster comprende anche elementi della bandiera francese e simboli che rappresentano i 54 sport olimpici e paralimpici.