Le autorità turche hanno vietato la mostra Turn and See Back: Revisiting Trans Revolutions in Turkey , che esplora l'arte e la storia della comunità transgender del paese, segnando un intervento significativo e raro nello spazio espositivo come parte di una più ampia repressione contro la comunità LGBTQ+. Ospitata al Depo Istanbul, uno spazio no-profit creato dal filantropo Osman Kavala, ora in prigione, la mostra è stata chiusa l'11 luglio dopo che la polizia ha notificato un avviso a un governatore distrettuale affermando che incitava all'odio pubblico. Il presidente Recep Tayyip Erdoğan, facendo appello alla sua base religiosa, ha intensificato la sua posizione anti-LGBTQ+ definendo le persone LGBTQ+ “devianti” e ritirando la Turchia dalla Convenzione di Istanbul contro la violenza di genere. Dal 2015, il governo ha bloccato l’Istanbul Pride, in precedenza la più grande marcia LGBTQ+ del mondo musulmano, e ha etichettato i partecipanti come “gruppi illegali”. Il co-curatore Jiyan Andiç ha sottolineato che la mostra, che comprendeva fotografie, opere d'arte al neon, vecchi striscioni del Pride e materiali d'archivio come la fanzine trans Lubunya , mirava a umanizzare e rappresentare la comunità transgender. Nonostante abbia promosso la mostra attraverso il passaparola, centinaia di visitatori hanno visitato la mostra, inclusa la "Sigh Room", un omaggio alle quasi 100 persone trans uccise o suicidate dal 1980. Depo intende presentare ricorso contro il divieto, ma non è ottimista riguardo ad un ribaltamento riuscito. Secondo Kültigin Kağan Akbulut, redattore capo della rivista d'arte online Argonotlar , i divieti totali di mostre d'arte in Turchia sono rari, e la maggior parte della censura avviene attraverso l'autocensura. L'associazione di Depo con Osman Kavala, che sta scontando una condanna all'ergastolo per aver finanziato le proteste antigovernative, e il suo hosting della stazione radio indipendente Açık Radyo, la cui licenza è stata revocata dopo che un ospite ha usato il termine "genocidio armeno", complica ulteriormente la situazione. situazione. Piccole proteste hanno interrotto anche altre mostre, come ad ArtIstanbul Feshane ed Eskişehir, evidenziando la crescente censura e pressione sulla rappresentanza LGBTQ+ in Turchia.

Arte censurata: il governo turco interviene nella mostra transgender
Le autorità turche hanno vietato la mostra Turn and See Back: Revisiting Trans Revolutions in Turkey al Depo Istanbul, sostenendo che incitava all'odio pubblico, parte di una più ampia repressione della comunità LGBTQ+ sotto il presidente Erdoğan, che ha intensificato la sua posizione anti-LGBTQ+, portando ad un aumento censura e pressione sulla rappresentanza LGBTQ+ in Turchia.