Leasing dell’opera “ Sotto La Luna/1 ” di Stecchi Massimo con opzione di acquisto
Le Quadri di Stecchi Massimo sono disponibili per il noleggio con opzione di acquisto
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Domande frequenti
What are the advantages of leasing works of art?
- Financial Flexibility: You can enjoy exceptional, high-value works of art without a large initial investment.
- Tax Benefits: Receive potential tax benefits as rents can be deducted as a business expense.
How are the prices of monthly payments for leasing works of art set?
- The costs depend on the value of the work, the duration of the leasing contract, and any services included such as installation.
Can we buy the work after the leasing period?
- Yes, on Artmajeur leasing contracts offer a purchase option at the end of the contract, allowing customers to acquire the work at a determined price (residual value).
How are the safety and insurance of works managed?
- Insurance during the duration of the rental contract is the responsibility of the customer. It is therefore important to check the details of your insurance contract to be sure that your leased works are covered in the event of damage.
What are the conditions for terminating the leasing contract before its end?
- Unless there are specific conditions, leasing contracts for works of art commit the client to payment of the entire price of the work; payments are therefore due until the end of the lease.
Riguardo l'autore
Massimo Stecchi è nato a Siena nel 1954.
Negli anni ’80 disegna vignette satiriche e illustra racconti e manifesti per conto di periodici locali. Nei primi anni '90 frequenta la bottega d’arte del pittore Alì Hassoun. Dal 1996 al 1999 coordina il laboratorio di disegno di nudo al centro culturale “La Corte dei Miracoli” di Siena.
Espone le proprie opere in Mostre personali e collettive in Italia (Siena, Siracusa, Lucca, Orbetello, Milano, Roma) e all'estero ( Valencia, Francoforte).
Il rosso e il nero. Il dentro e il fuori. La luce e l’ombra. Le sue donne non si muovono mai. Offrono lo scorcio netto di una coscia allo sguardo: il resto è nel buio. Il suo toro è toro in un unico corno convesso e minaccioso: bianco come un lampo di morte. Il resto è nel buio. Dietro c’è il rosso: a campitura informale, quasi a profetizzare un presente di sangue.
Massimo Stecchi è un artista molto speciale, difficile da decifrare.
La sua ricerca è molto riflessiva e procede con prudenza.
Prudenza, non cautela. Perché Massimo Stecchi accosta senza remore il rosso al nero, il Terra di Siena al bianco: ignora le prospettive per far uscire una testa da un corpo che abita altrove. Insomma fa scelte coraggiose.
La sua pittura a volte sembra avere debiti con le grandi lacche cinesi o le indimenticabili danzatrici degli antichi vasi greci. Lui dipinge ciò che gli danza dentro il cuore.
Il ritmo del suo lavoro è legato a un continuo gioco di contrasti timbrici. La stesura del colore è apparentemente piatta. Campiture nere si alternano a geometrie rosse, ocra, sghembe aree di bianco e più ancora zone ben delineate, colme di amata Terra di Siena.
Il risultato è sorprendente: la lentezza e l’apparente semplicità compositiva si rivelano tecnica sopraffina con cui l’autore raggiunge risultati altissimi.
Ritratti muliebri senza volto, grandi toraci tagliati da drappi, tori inquadrati in squarci di apparizione affiorano da un colore antichissimo, quasi fossero ricordi di un coma artistico in via di guarigione.
Massimo Stecchi non ama le grandi superfici pittoriche: in questo ricorda Morandi cui bastò una stanzetta bolognese per diventare immenso.
Il suo mondo immaginifico trae potenza e fascino dal “dentro”: mai dall’esterno. La luce che taglia le campiture, che evidenzia nettamente una parte lasciando nel mistero tutto ciò che le sta attorno sbuca netta da una sorgente mai individuabile.
Queste figure, queste persone senza faccia, formate da pochi brandelli di rosso, nero, bianco, Terra di Siena, hanno il fascino di antichi dei e una palpabile immobilità le rende remote allo spettatore.
Massimo Stecchi è nato e lavora a Siena.
Quando in una sua opera c’imbattiamo in un fondo dorato possiamo sospettare che nel suo Dna ci siano tracce di Duccio?
Filippo Abbiati
- Nazionalità: ITALIA
- Data di nascita : 1954
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei