Aurelio Nicolazzo
Italian
Aurelio Nicolazzo nasce a Udine il 16 marzo 1964. Il padre, Ufficiale dell'Esercito Italiano si trasferì spesso per lavoro, insieme alla mamma casalinga, nel Nord dell'Italia, fino ad approdare a Roma nel 1969. Aurelio compie tutto il percorso formativo e culturale nella Capitale, seguendo gli studi classici e specializzandosi in informatica. Fin dalla fine degli anni '70 rivelò una buona venz poetica che confluì poi nel 1997 nel Libro "Istante", Lithos Editrice, che contiene il sunto delle tre raccolte: "Immagini Essenziali" (1979-1991), "La rivolta" (1991-1996) e "Sensazioni" (1997). Nel 2001 Pubblica il libro "I volti e i giorni" confermandosi nella sua predisposizione al lirismo e alla poetica della vita. Nel 1986 comincia il cammino pittorico iniziando l'opera "Lo studio di Galileo" che lascerà e terminerà solo nel 1990. L'opera fu finita il 29 luglio. Da quel momento una serie continua di opere, con alcuni anni di interruzioni a causa delle difficili condizioni economiche personali. Ha frequentato la Rome University of Fine Arts, la Libera Accademia delle Belle Arti di Roma (unica accademia privata riconosciuta dallo Stato Italiano), con un corso libero della durata di un anno e due mesi, dall'ottobre 2004 al dicembre 2005. Ha esposto dal 2003 in varie mostre ufficiali a Roma. Ha scritto anche sceneggiature per cortometraggi ed un romanzo, oltre ad un libro di informatica. Ha prodotto anche videodocumenti sul suo lavoro di pittore e sulla sua condizione sociale, nel corso degli anni. Dall'anagramma del nome e del cognome è uscito lo pseudonimo Elio Lazzaro Unico, successivamente modificato in Elio Lazzaro. Nel marzo 2007 il nome d'arte lungo scomparirà e, dopo una mostra a Trieste nel giugno 2007, in cui fu presentato così, si presenterà col nome di Elio Nicolazzo, in arte Lazzaro. Infine riprenderà il suo proprio nome di Aurelio Nicolazzo, esaurita la spinta pubblicitaria dei nomi artistici. Ha sofferto per problemi psichici ed ha ricevuto assistenza medica e farmacologica per molti anni ed ancora oggi in maniera minore.
English
Aurelio Nicolazzo was born in Udine 16 March 1964. The father, Official of the Italian Army often moved himself for job, with to the mother housewife, in the North of Italy, until landing to Rome in 1969. Aurelio completes all the formative and cultural distance in the Understood one them, following the studies classics and specializing himselvf in computer science. End from the end of years ' 70 revealed good venz a poetica one that he then met in 1997 in the Book "Istante", Publishing Lithos, that it contains the sunto of the three collections: "Immagini Essenziali" ("Essential Images") (1979-1991), "La Rivolta" ("The Revolt") (1991-1996) and "Sensazioni" ("Feelings") (1997). In the 2001 publics book "I volti e i giorni" ("The faces and the days") confirming himself in his predisposition to the lirismo and the poetica of the life. In 1986 "Studio di Galileo" ("The study of Galileo") begins t...
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Valutazione dell'artista, Biografia, Studio dell'artista:
L'inizio del cammino • 14 opere
Guarda tuttoL'anno 1995 • 12 opere
Guarda tuttoGli anni seguenti • 50 opere
Guarda tuttoLe nuove opere figurative • 55 opere
Guarda tuttoAstratto e Collage • 59 opere
Guarda tuttoLa Nuova Astrazione • 69 opere
Guarda tuttoIl Viaggio Continua • 94 opere
Guarda tuttoVerso il nuovo mondo • 95 opere
Guarda tuttoI Tarocchi di Elio Lazzaro Unico - Arcani Maggiori • 22 opere
Guarda tuttoNuove opere di pittura e disegno (2018-2022) • 109 opere
Guarda tuttoRiconoscimento
Biografia
Italian
Aurelio Nicolazzo nasce a Udine il 16 marzo 1964. Il padre, Ufficiale dell'Esercito Italiano si trasferì spesso per lavoro, insieme alla mamma casalinga, nel Nord dell'Italia, fino ad approdare a Roma nel 1969. Aurelio compie tutto il percorso formativo e culturale nella Capitale, seguendo gli studi classici e specializzandosi in informatica. Fin dalla fine degli anni '70 rivelò una buona venz poetica che confluì poi nel 1997 nel Libro "Istante", Lithos Editrice, che contiene il sunto delle tre raccolte: "Immagini Essenziali" (1979-1991), "La rivolta" (1991-1996) e "Sensazioni" (1997). Nel 2001 Pubblica il libro "I volti e i giorni" confermandosi nella sua predisposizione al lirismo e alla poetica della vita. Nel 1986 comincia il cammino pittorico iniziando l'opera "Lo studio di Galileo" che lascerà e terminerà solo nel 1990. L'opera fu finita il 29 luglio. Da quel momento una serie continua di opere, con alcuni anni di interruzioni a causa delle difficili condizioni economiche personali. Ha frequentato la Rome University of Fine Arts, la Libera Accademia delle Belle Arti di Roma (unica accademia privata riconosciuta dallo Stato Italiano), con un corso libero della durata di un anno e due mesi, dall'ottobre 2004 al dicembre 2005. Ha esposto dal 2003 in varie mostre ufficiali a Roma. Ha scritto anche sceneggiature per cortometraggi ed un romanzo, oltre ad un libro di informatica. Ha prodotto anche videodocumenti sul suo lavoro di pittore e sulla sua condizione sociale, nel corso degli anni. Dall'anagramma del nome e del cognome è uscito lo pseudonimo Elio Lazzaro Unico, successivamente modificato in Elio Lazzaro. Nel marzo 2007 il nome d'arte lungo scomparirà e, dopo una mostra a Trieste nel giugno 2007, in cui fu presentato così, si presenterà col nome di Elio Nicolazzo, in arte Lazzaro. Infine riprenderà il suo proprio nome di Aurelio Nicolazzo, esaurita la spinta pubblicitaria dei nomi artistici. Ha sofferto per problemi psichici ed ha ricevuto assistenza medica e farmacologica per molti anni ed ancora oggi in maniera minore.
English
Aurelio Nicolazzo was born in Udine 16 March 1964. The father, Official of the Italian Army often moved himself for job, with to the mother housewife, in the North of Italy, until landing to Rome in 1969. Aurelio completes all the formative and cultural distance in the Understood one them, following the studies classics and specializing himselvf in computer science. End from the end of years ' 70 revealed good venz a poetica one that he then met in 1997 in the Book "Istante", Publishing Lithos, that it contains the sunto of the three collections: "Immagini Essenziali" ("Essential Images") (1979-1991), "La Rivolta" ("The Revolt") (1991-1996) and "Sensazioni" ("Feelings") (1997). In the 2001 publics book "I volti e i giorni" ("The faces and the days") confirming himself in his predisposition to the lirismo and the poetica of the life. In 1986 "Studio di Galileo" ("The study of Galileo") begins t...
- Nazionalità: ITALIA
- Data di nascita : 1964
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei
Influenze
Formazione
Valore dell'artista certificato
Realizzazioni
Collezioni permanenti
Attività su Artmajeur
Ultime notizie
Tutte le ultime notizie dall'artista contemporaneo Aurelio Nicolazzo
"Dreaming of Venice" International Art Exhibition Venice, Italy
"Dreaming of Venice", International Art Exhibition in Venice, Charming Santa Fosca, Cannareggio 2320, Venezia. With an abstract artwork and some paintings in video-exposition.
Elio Lazzaro Unico at work with the fine pastels.
New York!
Many thanks to the Doctor Rino Lucia of ArtNow Palermo. I think in the 2021 March.
Milano rinviata al 10 aprile 2021.
Happy Christmas!!!
Merry Christmas to all the artmajeur.com artists and curators and to the public viewer. Aur
A conference with the presentation of the art of Elio Lazzaro Unico (Aurelio Nicolazzo jr).
Important video about the Elio Lazzaro Unico work in art, of one of the best Italian organisation "Affordable Art Point Orler". A piece of history of art and of the Italian history. Thank You all.
Una nuova importante certificazione.
Arte tutta intera.
Più volte mi sono soffermato sulla necessità di realizzare oggi un'arte a tutto tondo, tutta intera, come amo definire. Mi spiego meglio. L'arte è un linguaggio di espressione con le sue regole, che bisogna conoscere bene e saperle dominare, per poter evolvere nel mondo dell'arte. Oggi, affinché la pittura abbia un ruolo nuovo, dopo tutto ciò che la storia dell'arte ha espresso, deve essere, non soltanto linguaggio di espressione, ma anche arma a doppio taglio nelle mani degli artisti, per esprimersi in un mondo che non ama gli artisti. Per fare questo, all'artista non basta più dipingere un quadretto. Intendiamoci, lo potrà fare, ma non sarà contemporaneo. Per esserlo dovrebbe esprimere la propria arte con tutti i mezzi espressivi che la pittura pone a disposizione. Si comincia dal disegno, è fondamentale e lo insegnano nelle Accademie. Come nelle Accademie, oltre al disegno, bisogna conoscere le altre metodologie espressive, oltre all'olio: acquerello, tempera, smalti, carboncini, pastelli, matite, grafite, pennelli, spatole, tele, legni, carte, e ogni altro genere di supporto. L'artista si esprime, dona le proprie opere al mondo che vedrà molte più opere con cui inquadrare il singolo artista. Il pubblico si entusiasmerà nel conoscere la pittura moderna contemporanea, la pittura totale che è figurativa, per divenire astratta, per poi riportarsi nel figurativo, senza tralasciare le traiettorie astratte. E il pubblico sarà di nuovo conquistato dalla pittura e dall'arte. Per fare questo, ci vogliono anche tanti soldi e tanto impegno, oltre a molto spazio. Gli attriti, le mostruosità dell'epoca attuale, la sofferenza di chi non ce la faccia a vivere, sia a causa della povertà, ormai divenuta irreversibile, sia a causa della malattia, portano l'artista e lo spettatore a cercare l'astrattismo, non solo per evadere da un tale castigo, ma anche per scoprire poi, all'interno della astrazione, nuove figure che gli salvino la vita. Io dipingo dal 1990 e mi sono potuto rendere conto di come, malgrado la tendenza a creare installazioni e a incollare ogni cosa sulla tela, opere nuove e pregevoli, le gallerie d'arte abbiano ripreso a presentare opere pittoriche degli artisti emergenti e affermati. Sono nati magnifici cataloghi, esposizioni di grande rilievo, l'interesse è tornato verso la pittura. Tutto questo è il Suppletismo, movimento artistico abbracciato da noi artisti di Accademia e che ha preso piede nell'ultimo decennio, muovendo anche il mercato dell'arte e dei fornitori d'arte. Concludo questo breve articolo con alcuni ricordi del mio diario, che vi faranno capire cosa vuol dire l'arte, oggi e sempre, Arte tutta intera.
"Mi muovo fra Roma e la Calabria, preoccupato perché nessuno mi dà lavoro, non ne vogliono sapere della mia specializzazione informatica. Nella Capitale gli amici hanno iniziato tutti il loro percorso di vita, sono proiettati nell'età adulta e io sono bloccato. Solo i cugini qui in Calabria mi accettano per come sono e mi tengono compagnia. Seguo le trasmissioni di Mino Damato, "Alla Ricerca dell'Arca". Capisco che c'è dell'altro oltre questa assenza di amore, di accettazione. Qualcosa di straordinario che mi apre la mente e mi obbliga a sperare. La povertà, la solitudine mi hanno provato. Sento la malattia in me. Provo a impegnarmi nella pittura. Imparerò a dipingere, comincerò con un corso di disegno, che è la base, dopo il corso di Assistente e Disegnatore Edile, completato con successo... Ho terminato il quadro che avevo disegnato durante una licenza nel 1985: un'opera su carta... Ieri sono andato con mia cugina a comprare i colori e la tela per dipingere a Lamezia. Ho composto una natura morta con gli oggetti che avevo in casa e ho colto una rosa del giardino. Ho voluto esprimere dei concetti sulla mia vita in questo momento e l'opera è riuscita molto bene. Credo proprio continuerò (1991)...", "Ieri mi è arrivato la targa premio per l'evento che si terrà a Genova il 15 giugno 2018, presso l'Auditorium dell'Acquario. Mi hanno pregato di partecipare per alzare il livello delle opere, insieme ad altri bravissimi artisti. Li ringrazio. Hanno scelto una mia fotografia artistica del 1990, che ho rielaborato questo anno, per raccontare l'America di una volta, della storia. Ottima per questa esposizione video, "Cristoforo Colombo, Esploratore d'Arte". Quindi il filo conduttore, la concentrazione che mettevo nelle cose artistiche di allora, con le competenze di oggi, mi hanno regalato un'altra soddisfazione. Grazie al Professor Vittorio Sgarbi, al Dottor Paolo Levi e a tutti coloro che, malgrado le mie difficoltà, hanno saputo leggere nel mio lavoro un buon lavoro. Qualcosa rimarrà, rimarranno le opere e l'amore che ci ho messo dentro, con il mio cuore".
International Prize "Cristoforo Colombo".
Intervista di Elio Lazzaro Unico.
Domanda: "Maestro, la sua arte..." - Risposta "La fermo un attimo. Per favore, non mi chiami maestro, ma artista. Il termine 'maestro' me lo può dare per quanto riguarda le discipline spirituali dello yoga e della meditazione. Ho infatti studiato e praticato yoga per tre anni con la stessa insegnante, pertanto ho la qualifica tecnica. Poi ho proseguito da solo e con un'altra insegnante. Nell'arte non mi sento mai arrivato a destinazione, per questo meglio se mi chiami 'pittore' o, forse meglio, 'artista', in quanto, nel mondo dell'arte, la sofferenza della mia vita mi ha giovato".
D: "Va bene. Dicevo, la sua arte è astratta o figurativa? Lei non ha una direzione univoca precisa" - R: "Questo non è un difetto, ma un pregio. Infatti sono l'ideatore del Manifesto del Suppletismo, movimento artistico accademico che propugna il ritorno alla pittura su supporto, l'impiego di tutte le tecniche a disposizione e il passaggio dal figurativo all'astratto, per portarli avanti entrambi questi difficili temi-base. Dopo anni di installazioni e anti-pittura, la pittura è pronta per rinascere. Il movimento è stato abbracciato da svariati artisti che hanno deciso di praticare l'arte che definisco, dunque, totale".
D: "Come le è venuto in mente di dipingere? Non avrebbe preferito la carriera militare come suo padre (generale in pensione Esercito Italiano)? - R: "Con gli occhi dei miei 54 anni, devo dire che rimpiango molto la sicurezza sia economica che di vita che dava la vita di caserma, quell'onestà di fondo che è divenuta un'optional. Purtroppo la mia salute fisica è crollata proprio mentre ero intento a seguire il mio Corso Ufficiali dell'Esercito. Pertanto sono divenuto invalido civile e ho vissuto in povertà personale tutta la vita. Ma l'amore per l'arte e la poesia non sono mai venute meno. Così come anche quello per la musica. Sì, forse era destino che seguissi la mia strada".
D: "Lei a chi si è ispirato e come definirebbe la sua arte?" - R: "Devo dire che quel 29 luglio 1990, quando, dopo aver terminato un corso per corrispondenza di "Assistente e Disegnatore Edile", avevo finito di dipingere un'opera su carta che era rimasta in sospeso (il disegno risaliva al 1986), quando accesi il televisore che avevo nella dimora calabrese, e sentii il telegiornale di Raiuno annunciare che quello era il giorno centenario della morte del pittore olandese Vincent Van Gogh, rimasi bloccato e interdetto. Tale coincidenza mi aveva sorpreso, conquistato. Avevo capito che tutto ciò voleva dire che dovevo continuare a dipingere. Poi la vita mi ha visto protagonista di un ricovero all'Ospedale Pertini di Roma, nel reparto psichiatrico, per 22 giorni, ad inizio 1997. Dentro l'ospedale era nata l'idea di passare dal figurativo all'astratto. La coincidenza iniziale continuava, malgrado tutto. Quindi Vincent è come se fosse il mio più caro amico in pittura. Come maestri, vorrei prendere a riferimento tutta l'arte italiana antica e, nella pittura contemporanea, per l'astratto ho subito le influenze nette di Piero Dorazio ed Emilio Vedova. La mia arte figurativa, originariamente naif, ha poi svoltato in un Espressionismo che è rispettoso delle forme e dei colori, ma li utilizza come espressione del proprio sé. Quindi l'arte diventa Espressivista".
D: "Ora, a che punto è della sua carriera artistica?" - R: "Adesso sono in una fase creativa molto florida e cerco di assecondarla, malgrado i problemi dovuti alla assenza di spazio. Avevo chiesto alla Circoscrizione di Roma, dove abito, uno spazio per dipingere, non solo io, ma anche altri artisti come me. Invece hanno dato i locali migliori agli immigrati e utilizzato le mie idee, senza nominarmi mai. La solita politica italiana. Credo che la mia pittura sia giunta a maturazione e meriterebbe i grandi spazi per esprimersi oltre e a dovere. Tuttavia ho implementato altre tecniche che richiedono meno spazio, come le opere su carta e la computer graphic, che molti artisti utilizzano già da anni in tutto il mondo".
D: "Potrebbe dare un consiglio ai giovani che desiderino iniziare a dipingere?" - R: "Lasciate perdere. La pittura è una missione e, per essere veri artisti, bisogna conoscere la sofferenza, fisica, mentale, dei rapporti di vita, oltre a saper dipingere. Dedicatevi ad altro, lavorate, siate normali. Per chi invece è già sul cammino della pittura, consiglio di studiare con un maestro insegnante esperto, per farsi dare i trucchi del mestiere, che sono l'ABC per poi produrre arte a buon livello. Ma sappiate che c'è sempre l'uomo o la donna da soli col proprio io, dietro una grande opera". D: "Grazie!" - R: "Grazie a voi".
My art into the prestogious "Sgarbi Collection" in Ferrara.
Thank you to EA editrice Palermo and to Professor Vittorio Sgarbi to have selected me for this important collection and museum. Aurelio.