















A collection of pencil drawings from 2025 by Paul Stowe



Ephemeral Echoes: A Virtual Exploration of Light and Form
This collection is a quiet meditation on space—where architecture dissolves into abstraction and shadow breathes life into stillness. Each piece is an invitation to pause, to witness the fleeting dance of geometry and light. In the absence of excess, presence emerges.
Fifteen works, bound by simplicity yet charged with depth. Lines, textures, and silence intertwine, crafting a rhythm that transcends structure. The digital canvas serves as both mirror and window—reflecting absence, projecting possibility.
To look is to engage. To engage is to feel.



Questa galleria è un percorso visivo attraverso le sfumature più complesse dell’essere umano. Si apre con opere che mettono a nudo la vanità dell’animo, fragile e superficiale, per poi scendere in profondità tra le crepe più oscure: malattia mentale, dipendenze, abuso. Un punto di svolta arriva con i medici, figure di cura e resistenza, nate durante la pandemia, che segnano il confine tra il crollo e la resilienza. Il cammino prosegue con lo sguardo rivolto verso il mondo: la guerra, la fame, la sofferenza inflitta dall’uomo all’uomo. E infine, "Hope" — la speranza. Un messaggio silenzioso ma potente: la vanità perde significato di fronte al dolore, ma anche nel buio più fitto, l’essere umano può ritrovare la luce.