Andrea Cardia Immagine del profilo

Andrea Cardia

Ritorna alla lista Aggiunto il 1 mar 2005

Prof. Sergio Rossi Universita' la Sapienza

8 Febbraio al 20 Aprile
Vernissage 8 Febbraio h 18:30
BALTICO-MEDITERRANEO SCONFINAMENTI.Arti,popoli,generazioni a confronto
Castel Sant’Angelo

Intro:

…… Tra gli artisti emergenti delle nuove generazioni due tra i nomi ancora meno noti ma a mio avviso di maggiore interesse sono quelli di Andrea Cardia ed Elettra Porfiri, della quale ci occuperemo tra poco. Per quel che riguarda Cardia egli si richiama esplicitamente, più che a quello italiano, al neoespressionismo tedesco dei cosiddetti “nuovi selvaggi”, Richter, Polke, Baselitz che sono tornati alle fonti della loro tradizione proponendo un modo nuovo di rileggere l’Espressionismo di inizio secolo, cosa che ora anche Cardia fa, ma con un ancoraggio alla tradizione classica della nostra arte che certo nei “nuovi selvaggi” non era presente. Egli ha diviso la sua produzione in una serie di capitoli, quasi fosse un romanzo col finale ancora aperto, Ominidi, Donne, Paesaggi umani, L’anima scabra, in cui si racconta di un’umanità violentata e dolente, che emerge dostoevskijanamente dal sottosuolo dell’anima, ma che è perennemente alla ricerca di un possibile riscatto. I suoi dipinti sono per lo più dominati da grandi figure quasi monocromatiche, spesso viste di spalle, color carne, grigio, ocra, appena ravvivate da pochi inserti di rosso, di blu che accendono sonorità improvvise; molte volte esse si flettono, addirittura si capovolgono, come in Racchiuso, che esprime una sua tragica ma contenuta tensione dinamica con quel corpo maschile piegato all’ingiù, carne contro ombra dello sfondo. In Dover essere Cardia recupera invece una più morbida sensualità nella resa di spalle di un bel nudo femminile, questa volta scuro su chiaro, con una pittura spessa, materica, ricca di una sua corposa vitalità.

Prof. Sergio Rossi
Cattedra d’Arte Moderna
Università la Sapienza Roma

Artmajeur

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