Magic Garden (2024) Pittura da Glib Franko

Glib Franko è un giovane artista ucraino che lavora con i classici mezzi espressivi come la pittura e la grafica, di cui padroneggia un'ampia gamma di raffinatezze tecniche e stilistiche dedotte dall'osservazione dei capolavori della storia dell'arte, che nel suo linguaggio creativo si amalgamano con spontaneità ed equilibrio generando atmosfere assolutamente contemporanee. Quella di lui è una figurazione allusiva e delicata che usa paesaggi naturali e situazioni quotidiane come pretesto per sperimentare le infinite possibilità del colore per reinventare magicamente la realtà. I soggetti a cui si dedica sono molto eterogenei e variano a seconda del progetto che di volta in volta collega le diverse serie di immagini: troviamo interni ed esterni domestici, figure umane oniriche e abbozzate, brani di pittura astratta e frammenti di una natura rigogliosa, che a guardare attentamente, vediamo come l’aspetto dominante di tutte le scene da lui dipinte.
Al di là del pretesto visivo riconducibile a istantanee della realtà, ciò che interessa all’artista è sperimentare un processo di rielaborazione della memoria visiva in cui arie, trasparenze, spessori e misure si fondono per restituire l’impronta di un momento rievocato in una durata potenzialmente infinita. La tela diventa il luogo della trasformazione del mondo in una catena di immagini appartenenti a un personale universo simbolico, in cui la vita non si perde, anzi si ritrova nella delicatezza di un'impronta mutevole che riesce a conciliare nozioni apparentemente conflittuali come "sensibilità" e "metodo". È un'invenzione che riscopre le radici del fare e che non accetta alcun presupposto ideologico, ma che al tempo stesso sembra sottintendere che l'arte, come ha scritto Claudio Parmiggiani in Una fede in niente che non sia totalizzante (2010), "è più forte della realtà, solo per una fede in un sogno". La sensibilità di Glib Franko è guidata da un metodo, che a sua volta orienta i movimenti del pennello per risolvere tutto ciò che incontra in una sensibile emulsione cromatica che materializza l'istante con tratti precisi, ma anche fugaci e leggeri. Il suo approccio alla pittura ricorda in qualche modo lo stile impressionista: in questo caso, tuttavia, l'obiettivo non è catturare l'essenza luminosa irripetibile di un luogo o di una cosa in un determinato momento del giorno e dell'anno come facevano i maestri francesi dell'Ottocento, ma condensare l'emotività di una visione in un panorama mentale ambiguo, lucidamente rivolto ai toni del sogno e della rievocazione, in cui lo spettatore può proiettare e decantare le proprie esperienze. Uno dei motori della poetica di Glib Franko è la celebrazione della spettacolare autosufficienza del colore, il cui potenziale creativo è implicitamente assimilato alla capacità della natura di rigenerarsi e di insinuarsi in se stessa anche negli angoli più inospitali del mondo. Ecco perché i dipinti dell'artista sembrano letteralmente trasudare natura, anche quando sembrano focalizzati su qualcos'altro.

• Nazionalità: UCRAINA
• Data di nascita : data sconosciuta
• Domini artistici: Opere di artisti professionisti,
• Gruppi: Artista professionista Artisti Contemporanei Ucraini