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My apple is over (2019) 绘画 由 Federico Pisciotta
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“艺术”在纸上打印
这是使用非常高质量的颜料墨水在美术纸上打印并以很高的清晰度打印的过程。它的保存水平非常出色(超过100年),其质量,深度和细微差别超过了在Argentic纸上的经典照片打印。

光面漆
纤维纸除了具有非凡的厚度外,还由不含酸的α-纤维素基底组成,并覆盖有硫酸钡和在印刷过程中具有微孔层吸收作用的颜料。这款纸色为纯白色,不泛黄,特别设计用于抵抗老化。它具有出色的分辨率,呈现深沉的色彩,因此已被世界各大博物馆所采用。
Art Print“美术”-在325 g纤维原纸上的光泽处理。

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艺术图片银行-
原创艺术品 (One Of A Kind)
绘画,
油
在帆布上
- 外形尺寸 高度 15.8in, 宽度 11.8in
- 艺术品状况 艺术品完好无损
- 是否含画框 此作品未装裱
- 分类 画作 低于US$5,000 波普艺术 静物
Federico Pisciotta è un artista italiano contemporaneo nato a Roma nel 1975. Iniziato alla pittura nei primi anni Ottanta sotto la guida del M° Gino Righetto e Giorgio Vespaziani. Nel 1987 si trasferisce alla Scuola d'Arte del M° Roberto Ascolese che segue fino ai primi anni Novanta. Nel 1993 si diploma presso il VI Liceo Artistico Statale di Roma e nel 1997 in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, con Nunzio Solendo e Sandro Trotti.
In seguito allo studio e all’approfondimento delle tecniche pittoriche, guardando alla figurazione dei Maestri del passato, realizza una lunga serie di opere che segnano un momento fondamentale e molto caro all'artista, legato alla memoria della Metafisica dechirichiana.
Nel 2000 inaugura la sua prima personale a Roma. La rivisitazione del pop americano, tra Oldenburg e Thiebaud, catalizzata da un connubio di materiali plastici, lo porta inevitabilmente a sperimentare la scultura.
Dal 2001 collabora con la Galleria Forum Interart a Roma.
Più tardi avvia la complessa ricerca che traccia la fase “esistenzialista” inaugurata con la personale “Ænigma” nel 2003. Una nuova sequenza di “Composizioni” e insolite prospettive caratterizzate dalla frequente riproposizione di alcuni oggetti simbolici legati all’artista.
Dal 2004 collabora con la Galleria Simmi a Roma.
Nel 2005 con “Operaplastica”, nuovi elementi esaltano, attraverso fluttuanti masse di colore, la materia che li compone: la plastica. Seguono le raffinate versioni degli “Scacchi” e, successivamente, l’utilizzo di rame, acciaio, alluminio e cemento armato, nella serie degli “Autoritratti” presentati nel 2007 in “Antologia Plastica”, suggeriscono un approdo più intimistico, ispirato all’esplorazione dei “sentieri dell’anima” e alla ricerca di un linguaggio capace di trasmettere le profonde inquietudini.
Dopo alcuni anni di insegnamento, si trasferisce a Fara in Sabina e si dedica esclusivamente alla pittura.
Partendo dagli ultimi studi compositivi, scopre per caso l'ultima generazione dei videogames. Si inaugura l'ultimo progetto che viene presentato al DomagkAteliers di Monaco di Baviera nel 2014 in occasione di una mostra collettiva. Una personale rivisitazione della pittura, supportata da interazioni multimediali che richiamano l'ossessiva presenza dell'iconografia informatica. I soggetti messi in scena sono tratti dai più noti videogame player, alcuni creati attraverso l’ibridazione tra personaggi di matrice storica e virtuale, poi inseriti in un contesto assolutamente estraneo alla narrazione videoludica ma facilmente riconducibile alle nostre abitudini post-sociali. I suoi videoplayer in plexiglass, retroilluminati a led, stravolgono l’equilibrio della pittura creando uno spazio di transizione dell'immagine che sottolinea la precarietà e le illusioni della società postmoderna.
La produzione più recente, incentrata sulla ricerca di una nuova figurazione, indaga la realtà virtuale mettendo in evidenza il narcisismo generazionale contemporaneo.