Berlin-Est, le jour d'après Fotografia da Bernard Levy

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  • Quest'opera è una "Open Edition" Fotografia, Schizzo / Stampa digitale
  • Dimensioni Diverse taglie disponibili
  • Numerosi supporti disponibili (Carta per belle arti, Stampa su metallo, Stampa su tela)
  • Incorniciatura Framing disponibile (Cornice galleggiante + sotto vetro, Frame + Sotto vetro acrilico)
  • Categorie Arte concettuale Politica
Berlin-Est, le jour d'après Ce bloc de béton s'expose, tel un vestige de la chute du mur de Berlin (mauerfall) et de celle du régime, intervenues en novembre 1989. Planté telle une oeuvre sculpturale sur Potsdamerplatz, il nous rappelle la fragilité de la condition humaine et l'idéologie contemptrice de la liberté de l'individu[...]
Berlin-Est, le jour d'après

Ce bloc de béton s'expose, tel un vestige de la chute du mur de Berlin (mauerfall) et de celle du régime, intervenues en novembre 1989. Planté telle une oeuvre sculpturale sur Potsdamerplatz, il nous rappelle la fragilité de la condition humaine et l'idéologie contemptrice de la liberté de l'individu au pouvoir durant une séquence tragique de l'histoire. Ce bloc tagué, telle une toile de graffeur, s'impose par sa symbolique et le travail de mémoire proposé au passant. Il offre une perspective visuelle et graphique datée, et témoigne avec un second plan lisse et aseptisé de l'effort de reconstruction d'un pays -et d'un paysage- qui panse ses plaies. Néanmoins Berlin, 30 ans après, n'échappe pas à la gourmandise des promoteurs. Changement de décor et de nouvelles apparences.
Mur contre mur.

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Bernard Levy è un artista fotografo la cui carriera fotografica è stata costruita in piccoli tocchi successivi, secondo avventure ed esperienze personali. Questo approccio iniziatico sviluppatosi alla fine[...]

Bernard Levy è un artista fotografo la cui carriera fotografica è stata costruita in piccoli tocchi successivi, secondo avventure ed esperienze personali. Questo approccio iniziatico sviluppatosi alla fine dell'adolescenza continua tuttora...

Prima nel cinema e in bianco e nero. Poi il colore sarà invitato a restituire un universo complesso e plurale, insieme reale e onirico.

A questo viandante perso nel suo universo piace vagare, passeggiare, sognare, "vagare" nel tempo che si dispiega per catturare i momenti furtivi e fuggevoli ma anche le vibrazioni di questo mondo che cambia.Li scopre nell'agitazione dello spazio urbano e della folla, in ritrovati silenzi, quiete o frammenti di solitudine, a volte in luoghi dismessi, destinati all'abbandono e all'oblio, poi un passaggio di consegne per immagini ne restituisce l'identità visiva.

Questo vagare intorno alla memoria del luogo solleva interrogativi. L'autore svela personaggi e territori da esplorare, superfici sensibili a volte graffiate, a volte trasgressive. Invita il visitatore ad estendere la riflessione e il racconto, a coglierli, ad appropriarsene e partecipare così a un processo di costruzione e decostruzione del proprio immaginario.

Questo universo narrativo e visivo colto al volo e nell'urgenza dell'attimo fuggente si sviluppa attorno al saggio fotografico. Trae ispirazione dalla fotografia umanista e dalla street photography. E si offre volentieri per una condivisione di emozioni.

Bernard Levy vive e lavora a Marsiglia (Francia). Ha partecipato a molte mostre principalmente in Provenza. Il suo libro “So Selfie! viste incrociate” è stato pubblicato nel 2021.

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