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Accademia Della Bussola

Ritorna alla lista Aggiunto il 9 ott 2008

Comunicato stampa

’68



Grande successo della Notte dei Musei di Sabato 17 Maggio al Centro di Cultura Caprense Ignazio Cerio con la partecipazione di decine di visitatori attirati da un inconsueto “fuori orario” che ha consentito di calarsi nella storia geologica dell’isola grazie ad una guida d’eccezione, il Professor Filippo Barattolo, Presidente del Centro e docente di Paleontologia presso l’Università Federico II di Napoli.

Ma sabato le sale hanno accolto anche l’inaugurazione di una mostra d’arte, curata da Beppe Palomba per l’Accademia della Bussola, dal significativo titolo de “i colori del 68”che è riuscita a coinvolgere gli Artisti a rappresentare sogni, aspettative, desideri di un periodo che ha lasciato una traccia indelebile nel costume, nella società, nell’arte.

Le opere esposte testimoniano di maturità espressive, di padronanze delle tecniche più varie ma soprattutto dell’impegno a raccontarsi, a svelare quanto di sè sia in debito con i sogni di una generazione intera. D’obbligo segnalare le opere di Dario Fo, Paolo Conte, Gino Paoli, e poi ancora Alfredo Avagliano, Elena Cicchetti, Umberto Gorirossi, Mary Palomba, Carmen Galbiati, Elio Gervasi, Antonio Cotardo, M. Teresa Kindjarsky D’Amato, Domenica Pollasto, Raffaella Corcione, Alberto Fontanella, Tommaso Tucci, Veronica Rastelli, Eleonora Scarpellini, Ariane Schuchardt, Valeria Ballestrazzi, Marcello Ursomando, impegnati in una reinterpretazione di quello che è diventato il mito del Sessantotto.

Nella presentazione della mostra sono riecheggiati slogan e modi di dire coniati in un periodo in cui si pretendeva “la fantasia al potere”, si esortava “fate l’amore, non fate la guerra”, si scendeva in piazza a manifestare per poi tornare nelle scuole e nelle università occupate per amoreggiare tra chitarre e sacchi a pelo.

E “i colori del 68” ha voluto rappresentare tutto questo, l’impegno e la rabbia, gli ideali di libertà e la ribellione ad ogni forma di autoritarismo anche con le testimonianze dirette, con le foto degli artisti scattate all’epoca, che avessero due o vent’anni, e con dei pannelli che riportano, al di fuori di ogni riferimento temporale, il racconto del proprio 68, del momento della ribellione, della presa di coscienza. Una mostra quindi che è insieme una ricognizione nel mondo dell’Arte e un racconto di viaggio in quel territorio che è la Gioventù.

La Mostra prosegue fino al 31 Maggio.

Artmajeur

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