Vuoto è pienezza / Emptiness is fullness (2023) Pittura da Artale Marinella Artist

Opera astratta e concettuale in acrilico, composta da due pannelli, ciascuno di cm 40x50h. Dedicata alla ricerca della meccanica quantistica: quello che si pensa vuoto è pieno, e quello che si pensa pieno è vuoto.
Il dualismo onda-particella si risolve nel senso che un'onda è una vibrazione in un universo "pieno", mentre una particella è un grumo di materia in un universo vuoto, e le due cose coesistono in ogni particella (ossia onda) dell'universo. Il premio Nobel e fisico Wolfgang Pauli fu affascinato da questo argomento al punto da far divenire il suo mantra una frase di Johann Wolfgang von Goethe: "niente è dentro e niente è fuori, poiché ciò che è dentro è fuori".
Opera dedicata a chi è sempre alla ricerca del perché delle cose, cercando di unire anima, psiche e soma. Grazie a questa ricerca ed a questo spirito comune, lo psicanalista Carl Gustav Jung ed il fisico Pauli ebbero un profondo scambio di idee, che unì i due uomini intensamente.
L'argomento recentemente è stato trattato nei testi del fisico quantistico Vittorio Marchi, e recentissimamente dall' astrofisico vietnamita Trinh Xuan Thuan nel suo libro "La pienezza del vuoto" ricostruisce in questo libro divulgativo la grande odissea del Vuoto. Parte dall'invenzione dello zero, ci fa vivere la nascita della scienza sperimentale con Galileo e Pascal, quindi ci conduce fino alla fisica contemporanea Che cos'è il vuoto? Di che cosa è fatto? Perché ci fa paura? Non è facile per l'uomo, soprattutto quello occidentale, pensare e accettare il nulla. Eppure interrogarsi sulla sua natura pare inevitabile. Lo hanno fatto, e continuano a farlo, filosofi e matematici, scienziati e teologi, poeti e premi Nobel, cercando di tessere intorno horror vacui una storia plausibile. In queste pagine l'astrofisico Trinh Xuan Thuan ci conduce in una lunga cavalcata dalle origini ai giorni nostri attraverso la Bibbia e l'I Ching, Aristotele e al-Khwarizmi, la rivoluzione di Newton e le teorie di Einstein, la nascita della meccanica quantistica e la scoperta del Big Bang. La conclusione cui giunge è sorprendente: la fisica e la cosmologia contemporanee propongono una visione del mondo molto simile a quella delle maggiori tradizioni spirituali orientali che, invece di temere il vuoto, lo vivono come possibilità di mutamento, e dunque di vita. È nel dialogo armonico tra gli opposti -Yin e Yang, energia e materia, attrazione e repulsione - che si nasconde il mistero, insieme vuoto e pieno, dell'universo. Un mistero che ha a che fare con la scienza, ma anche con l'etica e con la politica. Perché se è vero che, come le particelle e gli atomi, siamo interconnessi nella grande rete del cosmo, la nostra felicità dipende da quella degli altri.

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Abstract and conceptual work in acrylic, composed of two panels, each measuring 40x50h cm. Dedicated to the research of quantum mechanics: what is thought of as empty is full, and what is thought of as full is empty.
The wave-particle duality resolves itself in the sense that a wave is a vibration in a "full" universe, while a particle is a lump of matter in an empty universe, and the two coexist in every particle (i.e. wave) of the universe. universe. Nobel Prize winner and physicist Wolfgang Pauli was fascinated by this topic to the point that his mantra became a phrase by Johann Wolfgang von Goethe: "nothing is inside and nothing is outside, since what is inside is outside".
Work dedicated to those who are always looking for the why of things, trying to unite soul, psyche and body. Thanks to this research and this common spirit, the psychoanalyst Carl Gustav Jung and the physicist Pauli had a profound exchange of ideas, which united the two men intensely.
The topic has recently been discussed in the texts of the quantum physicist Vittorio Marchi, and very recently by the Vietnamese astrophysicist Trinh Xuan Thuan in his book "The fullness of the void" reconstructs the great odyssey of the Void in this popular book. It starts from the invention of zero, makes us experience the birth of experimental science with Galileo and Pascal, then leads us to contemporary physics. What is the void? What is it made of? Why does it scare us? It is not easy for man, especially Western man, to think and accept nothingness. Yet questioning its nature seems inevitable. Philosophers and mathematicians, scientists and theologians, poets and Nobel Prize winners have done it, and continue to do it, trying to weave a plausible story around horror vacui. In these pages the astrophysicist Trinh Xuan Thuan takes us on a long ride from the origins to the present day through the Bible and the I Ching, Aristotle and al-Khwarizmi, Newton's revolution and Einstein's theories, the birth of quantum mechanics and the discovery of the Big Bang. The conclusion he reaches is surprising: contemporary physics and cosmology propose a vision of the world very similar to that of the major Eastern spiritual traditions which, instead of fearing the void, experience it as a possibility of change, and therefore of life. It is in the harmonious dialogue between opposites - Yin and Yang, energy and matter, attraction and repulsion - that the mystery, both empty and full, of the universe is hidden. A mystery that has to do with science, but also with ethics and politics. Because if it is true that, like particles and atoms, we are interconnected in the great network of the cosmos, our happiness depends on that of others.<

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