Anna Fici

Danisinni. Un quartiere in scena

Chiesa di San Crispino e Crispiniano - Palermo

Danisinni è un rione popolare che, pur trovandosi ai confini del centro storico di Palermo e a due passi dal Palazzo Reale, è rimasto a lungo in uno stato di abbandono ed emarginazione. Nella stessa depressione in cui un tempo scorrevano le acque del fiume Papireto e sorgeva il Cortile Cascino, tristemente noto per lo stato di degrado della popolazione, da qualche anno si assiste ad una fioritura di iniziative di carattere socioculturale che hanno avuto un impatto positivo anche sulla concreta vita dei suoi abitanti e sul rapporto tra il quartiere e il resto della popolazione palermitana, gran parte della quale non ne conosceva l’esistenza. A mediare questo miracolo ci si è messa l’Arte. E la buona volontà di istituzioni culturali e operatori. Nel 2017, due docenti dall’Accademia di Belle Arti di Palermo, il professore Enzo Patti e la professoressa Valentina Console, riescono a ottenere un piccolo finanziamento e dare vita al progetto artistico partecipativo ‘Rambla Papireto’ che avvierà il processo di rigenerazione urbana e sociale in chiave artistica di Danisinni. Si trattava di un progetto a termine. A ereditarne il lavoro e la visione di quel progetto è stato il Museo Sociale Danisinni.
Nell’ottobre del 2018 il Museo Sociale Danisinni ha dato vita a DanisinniLab, un laboratorio teatrale di relazione e di comunità diretto da Gigi Borruso con la collaborazione di Stefania Blandeburgo. Si tratta di due artisti di grande sensibilità, che hanno alle spalle la fondamentale, originaria esperienza del teatro di Michele Perriera, costruito sulla pro-vocazione sociale, ovvero sul bisogno di allertare il cuore di individui e collettività. Il DanisinniLab è un luogo di incontro tra immaginari e memorie condivise. Da questi “incontri” sono nati lavori teatrali – su testi originali e riadattamenti – intensi, su tematiche sociali forti e un mediometraggio, Rosalia a Danisinni, che ha coinvolto tutto il quartiere.

Dal qualche anno, Anna Fici, che ha condiviso con Gigi, Stefania e alcuni altri fra i loro attori l’esperienza del Teatés di Michele Perriera, ha cominciato a seguire con la macchina fotografica i loro lavori, riscoprendo le emozioni fondamentali su cui ha costruito la sua passione per quel miracolo collettivo che è il teatro e il suo essere oggi una sociologa e fotografa. La creatività e le potenzialità espressive sono l’effetto emergente della comunicazione e, da sempre, sono ciò che la interessa e la commuove. 

Sull'identità

RizzutoGallery, Via Maletto, Palermo, PA, Italy

Una personale dedicata ad uno spettacolo del coreografo Giuseppe Muscarello, risalente al 2017, presso il Teatro Biondo di Palermo. La personale è allestita in occasione dei 20 anni dalla nascita della associazione Murate, fondata da Giuseppe Muscarello e fa parte del Festival CONFORMAZIONI, giunto alla terza edizione.