"un modo di capire è cogliere gli echi" (2007) Ζωγραφική από Stefano Rollero

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E' stata inaugurata Venerdì 15 Giugno 2007 presso l'antica Chiesa dei Battuti ( gioiello di architettura Barocca piemontese, edificata all' inizio del XVIII secolo, con una seie di dipinti restaurati recentemente dal Laboratorio Rocca di Balangero. Erano quadri che si trovavano accatastati e impolverati nella cantoira della chiesa,[...]
E' stata inaugurata Venerdì 15 Giugno 2007 presso l'antica Chiesa dei Battuti ( gioiello di architettura Barocca piemontese, edificata all' inizio del XVIII secolo, con una seie di dipinti restaurati recentemente dal Laboratorio Rocca di Balangero. Erano quadri che si trovavano accatastati e impolverati nella cantoira della chiesa, accanto al prezioso organo barocco anch'esso in fase di restauro. Altri dipinti come "La vergine delle Grazie" per ricordare la liberazione di Torino dall'assedio francese del 1706) la Mostra "Don Bosco e lo Sport".
In presenza del numeroso pubblico e degli artisti, hanno preso la parola Don Claudio, L'Assessore Luca Baracco, Il Consigliere Antonio Zappia critico d'arte, il Sig. Vittorio Mosca, curatore.
La mostra durerà fino al 24 Giugno, osservando i seguenti orari: dalle 8 alle 12. dalle 15,30-18,30.
Al centro della Chiesa si può ammirare l'opera "I diritti umani sono sempre in ritardo" installazione di "Arte Povera" di Stefano Rollero che nasce nell'ambito della cosidetta "arte concettuale" in aperta polemica con l'arte tradizionale, della quale rifiuta tecniche e supporti per fare ricorso, appunto, a materiali "poveri" come terra, legno, ferro, stracci, plastica, scarti industriali, con l'intento di evocare le strutture originarie del linguaggio della società contemporanea dopo averne corroso abitudini e conformismi semantici. La proposta di questa installazione è legata al pensiero Salesiano di Don Bosco, una organizzazione internazionale di uomini e donne dedicati a tempo pieno al servizio dei giovani, spercialmente i più poveri e abbandonati.



La mostra è stata organizzata come cornice all'evento di Caselle che ha ospitato le finali Nazionali di Calcio a 5 Caregoria Liberi della "Don Bosco Cup 2007." Il Presidente dell'associazione , ha spiegato che tale evento voleva essere "un importante momento di incontro, di gioia, e di accrescimento umano e spirituale per i giovani presenti, le squadre e tutta la nostra Comunità". Oggi non solo a Torino e in Italia, ma in tutto il mondo i missionari salesiani continuano le opere di solidarietà verso il prossimo, specialmente curandosi della gioventù povera e abbandonata, nelle più diverse situazioni culturali e socio-politiche. Con il loro impegno sociale, specialmente attraverso l'educazione, i salesiani collaborano con la fede alla costruzione di un mondo migliore. Tra le tante attività, i Salesiani promuovono i diritti umani, in particolare quelli dei minori, come via salesiana per la promozione di una cultura della vita e il cambiamento delle strutture. Il sistema preventivo di Don Bosco ha una grande proiezione sociale: vuole collaborare con molte altre associazioni alla trasformazione della società, lavorando per il cambio di criteri e visioni di vita, per la promozione della cultura dell’altro, di uno stile di vita sobrio, di un atteggiamento costante di condivisione gratuita e di impegno per la giustizia e la dignità di ogni persona umana. L’educazione ai diritti umani, in particolare ai diritti dei minori, è la via privilegiata per realizzare nei diversi contesti questo impegno di prevenzione, di sviluppo umano integrale, di costruzione di un mondo più equo, più giusto, più salubre. Il linguaggio dei diritti umani permette anche il dialogo e l’inserimento della pedagogia nelle differenti culture del nostro mondo.
Ho tratto ed elaborato l'idea "in forma concettuale" di una mia opera dal titolo: " I DIRITTI UMANI SONO SEMPRE IN RITARDO", titolo legato al "pensiero Salesiano di Don Bosco", che naturalmente interpreto con la mia cultura laica: "un modo di capire è cogliere gli echi" per diffondere la consapevolezza dei problemi delle frange della società meno fortunate, le iniziative di educazione alla pace, di sostegno concreto alla lotta contro le violazioni dei diritti ( Amnesty International).
L'opera significa anche un particolare atteggiamento verso il ruolo sociale dell'artista e il modo di fare arte. E' il tentativo di investigare le ragioni per cui uomini con un linguaggio e un ambiente in comune sono reciprocamente "opachi" e quindi si vedono l'un l'altro come ostacolo, sollevando perplessità che potrebbero e dovrebbero essere condivise. Infatti, osservando l'opera, si può riscontrare l'effetto monocromo e uniforme del color rame delle lamiere sagomate, o del fil di ferro assemblato a globo e riempito di plurietene a bolle d'aria e cartone. Al fondo, stilizzate aste a raggiera con i numeri romani che formano una meridiana proiettati verso un piccolo albero, un segno che può, da solo e con immediatezza, chiedere a tutti di essere sostenitori dei diritti ad ogni ora del tempo nel mondo. Rappresentazione stilistica composta in modo semplice, sia nei materiali che nella loro collocazione.
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Biography 1996. Stefano Rollero's artistic work emerges from his careful reflection on the art of images in general, but it is that of collage that captures him. Rollero represents for us a "phenomenon" in a sad[...]
Biography 1996. Stefano Rollero's artistic work emerges from his careful reflection on the art of images in general, but it is that of collage that captures him. Rollero represents for us a "phenomenon" in a sad artistic panorama in which "improvisers - improvised" swarm "creating" authentic banalities, triumphs of their ignorance and more than elementary technical and cultural preparation; From this squalor emerge very rare figures who, despite not having academic qualifications, manage to create culture with serious, humble and intelligent work. Our artist evidently has innate talents that he has managed to cultivate and refine until he expresses himself in a solid and mature way. Working with collage and decolage is very difficult because the obvious, the banal, are always lurking, but Rollero translates with great seriousness, in a sensitive and lively way, cultural stimuli, events, visual opportunities in a passionate research in which the fragments, flashes, moments, as if just emerging from a great chaos, find a precise location and a precise meaning. Sometimes ironic, sometimes severe witness of the events of our era, other times lucid or ferocious or amazed, Rollero continually evolves, absolute master of a lively and engaging language", in fact his paintings are appreciated in local exhibitions as well as national ones and international, where he has obtained significant recognition and prizes, as happens for an art master. Pippo Ciarlo.

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