Michele Picardi nasce a Tricarico in provincia di Matera nel 1952.
E' un artista, pittore autodidatta, che ha accresciuto il suo bagaglio tecnico-espressivo in decenni di lavoro che ormai dura da diversi decenni, portato avanti con grande passione e costante dedizione. Non a caso è anche presidente dell’Associazione dei pittori ”Pietro Antonio Ferro” fondata a Tricarico insieme ad altri amici nel 2005.
La sua attività artistica, fin dagli esordi, è sembrata a molti del tutto naturale, perché l’arte è stata sempre di casa nella famiglia Picardi: il papà Carmine musicista, organista della Cattedrale, nonché il fratello maggiore professore di artistica e pittore con vocazione alla sperimentazione di materiali e di nuove forme espressive.
Nell'opera pittorica di Michele Picardi, si intravedono essenzialmente due filoni: quello paesaggistico naturalistico e quello con richiami alla pittura metafisica, ovvero a quella corrente pittorica che nella prima metà del Novecento ebbe la massima espressione in Giorgio De Chirico. Mi riferisco, a mo’ di esempio, ad un dipinto di Michele molto importante, fondamentale, di notevoli dimensioni, che lui stesso definisce visione fantastica. Questa opera rimanda, appunto, alla Piazza della Città ideale di De Chirico. Una piazza ideale, perché silenziosa, incontaminata, illuminata da una sottile luce che sembra sorgere da dentro ciascuno di noi.
Anche le figure, spesso gruppi di persone, di nudi contorti o di animali in transumanza, o di cavalli, posti in primo piano, sono sempre sostenuti da un disegno espressivo forte, “robusto”, nervoso, nonché avvolti da sapienti luci ed ombre che colpiscono l’immaginario dello spettatore.
Michele Picardi non può essere catalogato come un pittore semplicemente figurativo. Si, la sua esperienza artistica si inserisce in quella numerosa schiera di pittori realisti-figurativi, che però guarda, osserva e indaga la realtà per coglierne la visione che si nasconde dietro la “scorza” delle cose, ovvero della pura e semplice realtà che appare ai nostri occhi, offrendo allo spettatore nuove sensazioni ed emozioni.
In questo solco va annoverata la ricerca artistica portata avanti in tutti questi anni da Michele.