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Aurelio Nicolazzo

Back to list Added May 25, 2018

Arte tutta intera.

Più volte mi sono soffermato sulla necessità di realizzare oggi un'arte a tutto tondo, tutta intera, come amo definire. Mi spiego meglio. L'arte è un linguaggio di espressione con le sue regole, che bisogna conoscere bene e saperle dominare, per poter evolvere nel mondo dell'arte. Oggi, affinché la pittura abbia un ruolo nuovo, dopo tutto ciò che la storia dell'arte ha espresso, deve essere, non soltanto linguaggio di espressione, ma anche arma a doppio taglio nelle mani degli artisti, per esprimersi in un mondo che non ama gli artisti. Per fare questo, all'artista non basta più dipingere un quadretto. Intendiamoci, lo potrà fare, ma non sarà contemporaneo. Per esserlo dovrebbe esprimere la propria arte con tutti i mezzi espressivi che la pittura pone a disposizione. Si comincia dal disegno, è fondamentale e lo insegnano nelle Accademie. Come nelle Accademie, oltre al disegno, bisogna conoscere le altre metodologie espressive, oltre all'olio: acquerello, tempera, smalti, carboncini, pastelli, matite, grafite, pennelli, spatole, tele, legni, carte, e ogni altro genere di supporto. L'artista si esprime, dona le proprie opere al mondo che vedrà molte più opere con cui inquadrare il singolo artista. Il pubblico si entusiasmerà nel conoscere la pittura moderna contemporanea, la pittura totale che è figurativa, per divenire astratta, per poi riportarsi nel figurativo, senza tralasciare le traiettorie astratte. E il pubblico sarà di nuovo conquistato dalla pittura e dall'arte. Per fare questo, ci vogliono anche tanti soldi e tanto impegno, oltre a molto spazio. Gli attriti, le mostruosità dell'epoca attuale, la sofferenza di chi non ce la faccia a vivere, sia a causa della povertà, ormai divenuta irreversibile, sia a causa della malattia, portano l'artista e lo spettatore a cercare l'astrattismo, non solo per evadere da un tale castigo, ma anche per scoprire poi, all'interno della astrazione, nuove figure che gli salvino la vita. Io dipingo dal 1990 e mi sono potuto rendere conto di come, malgrado la tendenza a creare installazioni e a incollare ogni cosa sulla tela, opere nuove e pregevoli, le gallerie d'arte abbiano ripreso a presentare opere pittoriche degli artisti emergenti e affermati. Sono nati magnifici cataloghi, esposizioni di grande rilievo, l'interesse è tornato verso la pittura. Tutto questo è il Suppletismo, movimento artistico abbracciato da noi artisti di Accademia e che ha preso piede nell'ultimo decennio, muovendo anche il mercato dell'arte e dei fornitori d'arte. Concludo questo breve articolo con alcuni ricordi del mio diario, che vi faranno capire cosa vuol dire l'arte, oggi e sempre, Arte tutta intera.

"Mi muovo fra Roma e la Calabria, preoccupato perché nessuno mi dà lavoro, non ne vogliono sapere della mia specializzazione informatica. Nella Capitale gli amici hanno iniziato tutti il loro percorso di vita, sono proiettati nell'età adulta e io sono bloccato. Solo i cugini qui in Calabria mi accettano per come sono e mi tengono compagnia. Seguo le trasmissioni di Mino Damato, "Alla Ricerca dell'Arca". Capisco che c'è dell'altro oltre questa assenza di amore, di accettazione. Qualcosa di straordinario che mi apre la mente e mi obbliga a sperare. La povertà, la solitudine mi hanno provato. Sento la malattia in me. Provo a impegnarmi nella pittura. Imparerò a dipingere, comincerò con un corso di disegno, che è la base, dopo il corso di Assistente e Disegnatore Edile, completato con successo... Ho terminato il quadro che avevo disegnato durante una licenza nel 1985: un'opera su carta... Ieri sono andato con mia cugina a comprare i colori e la tela per dipingere a Lamezia. Ho composto una natura morta con gli oggetti che avevo in casa e ho colto una rosa del giardino. Ho voluto esprimere dei concetti sulla mia vita in questo momento e l'opera è riuscita molto bene. Credo proprio continuerò (1991)...", "Ieri mi è arrivato la targa premio per l'evento che si terrà a Genova il 15 giugno 2018, presso l'Auditorium dell'Acquario. Mi hanno pregato di partecipare per alzare il livello delle opere, insieme ad altri bravissimi artisti. Li ringrazio. Hanno scelto una mia fotografia artistica del 1990, che ho rielaborato questo anno, per raccontare l'America di una volta, della storia. Ottima per questa esposizione video, "Cristoforo Colombo, Esploratore d'Arte". Quindi il filo conduttore, la concentrazione che mettevo nelle cose artistiche di allora, con le competenze di oggi, mi hanno regalato un'altra soddisfazione. Grazie al Professor Vittorio Sgarbi, al Dottor Paolo Levi e a tutti coloro che, malgrado le mie difficoltà, hanno saputo leggere nel mio lavoro un buon lavoro. Qualcosa rimarrà, rimarranno le opere e l'amore che ci ho messo dentro, con il mio cuore".

Artmajeur

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