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Jason

Back to list Added Jul 8, 2009

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Giacomo Sonaglia é nato il 19 giugno 1950 a Roma. Negli anni '70 compie gli studi artistici e coltiva la passione pittorica contemporaneamente al lavoro di pubblicitario. Artisticamente autodidatta, opera all'inizio della sua attività artistica nella sfera del surrealismo e del fantastico, pur nella sua diversità Salvador Dalì é stato il suo primo ispiratore. Dipinge ad olio su tela, con raffinata stesura, ogni quadro è il frutto di una sofferta elaborazione interiore e di una ricerca assidua e costante che ne testimoniano la serietà e la profondità del suo impegno pittorico. Già da allora l’insegnamento dell’elemento compositivo, l’intuizione di un disegno preciso, la costante attenzione ai ritmi, fanno in modo che le sue opere non siano mai un’esercitazione cromatica ma un preciso e costante impegno evolutivo verso nuovi moderni obiettivi. Prende come riferimento il Surrealismo di Dalì e la Metafisica di De Chirico; l’Isola (l’opera di cui ne va più fiero) è il ritratto di sua moglie, che ha trasformato in simboli, “…mai nessuno arriverà a capire, perchè questi rispecchiano il suo carattere e il suo modo di essere...” Sonaglia quindi nella prima fase, non abbraccia solamente il Surrealismo, ma anche la poesia simbolista che cerca di rivestire l’Idea di una forma sensibile che però non deve essere fine a se stessa. Sonaglia inizialmente attratto dal surrealismo, sente il bisogno di novità. La continua ricerca, la curiosità e la voglia di nuove esperienze, dopo vari passaggi, lo hanno portato verso uno stile molto più espressivo, con volti intensi, colori forti e violenti, dove ama lavorare la materia con la spatola. “L’insoddisfazione, la fantasia, la sensibilità e la voglia di comunicare emozioni, mi spronano a cercare e provare sempre; non mi fermo a quanto ho raggiunto, non mi piace ripetere a lungo un procedimento, il linguaggio, lo stile usato una volta”. C’è quindi un passaggio da colori freddi a quelli caldi e intensi; dalla simbologia alla piena esplosione dei sentimenti; dall’ambiguità di atmosfere enigmatiche a volti che gridano, che ti chiamano con la sola forza dello sguardo, ...i suoi quadri non lasciano scampo: è impossibile non sentire il respiro delle anime, la loro voce che ti interpella. Hanno una carica talmente espressiva che potrei definirli dei “quadri vivi”. Se guardiamo a lungo quei volti, quelle espressioni... sentiamo i loro pensieri e le loro emozioni, tanto che restiamo immobili ad aspettare un gesto od un movimento. Il tema che ricorre nelle opere del 2000, come abbiamo visto, è quello dello sguardo, di questi volti, alcuni tristi altri invece seducenti, ma che comunque hanno una forte carica espressiva. Occhi che ti chiamano, cercando un contatto con il mondo esterno. Anime intrappolate dal colore sulle cornici. Alto tema è quello della donna già elaborato nel periodo surrealista. Non più però una donna trasformata in simboli segreti che solamente il pittore può decifrare, ma una donna che mette in mostra tutte le sue forme, in una passionale seduzione. Sonaglia non è mai volgare, anzi mette in risalto le curve dei corpi femminili e la loro sensualità attraverso il gioco del vedo-non vedo. Qui la passione è data dal contrasto di colori caldi e freddi che generano un ibrido di emozioni. Per certi aspetti le sue opere possono essere considerate Selvagge collegate a quelle dei Fauves. Infatti presentano una prospettiva che si allarga e che spinge i quadri in avanti verso lo spettatore, creando il movimento con la sola violenza espressiva del colore. Riportano sulla tela le loro sensazioni usando il colore: “I colori sono per noi come cartucce di dinamite”. Dinamite sono anche i suoi quadri che letteralmente esplodono nello spazio circostante, dotati però anche di una calamita, che cerca e trova la nostra attenzione. In fondo è un po’ selvaggio. Inoltre interessante notare come Sonaglia accosta colori primari e brillanti come il giallo, il rosso e il blu a delle tonalità molto scure, come il nero, questo accentua la forza espressiva del colore che sfocia in un movimento ondulatorio.
(Lucia Tesei)

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