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Giulio Mapelli

Zurück zur Liste Hinzugefügt am 03.07.2014

Recensione mostra personale "Motoring Art targata Giulio Mapelli" presso Fondazione Luigi Piseri Brugherio MB

Motoring Art targata Giulio Mapelli

 

Biografia:

 

Giulio Mapelli nasce nel 1951 a Brugherio, dove ancora oggi vive e opera. Laureato in ingegneria, nutre da sempre una profonda passione per il disegno e per la pittura. Spinto da un’innata propensione verso queste due attività, Mapelli si diletta dapprima nella copia di grandi capolavori del passato, affascinato dall’idea di poter rivivere, in questo modo, il momento esatto della loro originaria creazione. Appassionato lettore di testi d’arte, apprezza in particolar modo la maniera dei pittori classici e degli Impressionisti. Ben presto passa alla produzione di opere pienamente sue e del tutto inedite. Una cospicua parte della sua attività pittorica è dedicata a un’altra sua grande passione, quella per i motori e in particolar modo per le auto e le moto d’epoca, soggetti moderni e tecnologici, caratterizzati da superfici e dettagli unici, che gli consentono di soffermarsi appieno sulla resa di luci e colori, seguendo la tecnica dei più grandi pittori del passato.

 

Esposizioni recenti:

 

2011, mostra personale, agenzia di viaggi Corner, Brugherio; 2012, mostra personale, “Milano Autoclassica”, Salone del veicolo d’epoca, Milano Rho Fiera; 2013, mostra personale, negozio di cornici di Riccardo Viganò, Brugherio; 2014 mostra personale presso Fondazione Luigi Piseri Brugherio

 

Opera:

 

L’arte di Giulio Mapelli è un arte profondamente realista. Attraverso l’utilizzo di colori acrilici su tela, il pittore indaga i soggetti delle sue opere, nel caso specifico automobili e motociclette, in maniera attenta e lenticolare, soffermandosi su ogni minimo particolare, ma donandoci, al tempo stesso, una visione d’insieme incredibilmente affascinante e in tutto simile a quella di uno scatto fotografico. La pennellata, precisa e omogenea, è caratterizzata dall’utilizzo di colori brillanti e dal ruolo fondamentale riservato alla luce. Essa colpisce le superfici metalliche e specchianti dei veicoli con un’intensità quasi accecante, dando vita a una serie infinita di riflessi.

I diversi modelli di auto e moto, dalle forme sinuose e tondeggianti, molti dei quali appartenenti al periodo d’oro della produzione americana, sono inseriti in contesti anonimi e quasi malinconici, privati dalla presenza umana, ma ravvivati da quella dei ruggenti mezzi di trasporto: una Cadillac rosso fuoco o un Maggiolino argentato al centro di una strada di paese, una DeSoto blu oltremare o una Oldsmobile bianca ai bordi di un paesaggio naturale e ancora una Jaguar del ’67 in un solitario cortile, una lucidissima Harley Davidson a pochi passi dal mare. Mentre le automobili sono rappresentate da diversi punti di vista, ma sempre per intero, le moto sono protagoniste di inquadrature parziali, che ne mettono in risalto il singolo particolare a emblema di tutto il resto, proprio come accade quando si ritrae una persona a mezzo busto o in primo piano.

Auto e moto come persone dunque, ma anche come mezzi di trasporto eleganti, oggetti raffinati, appartenenti a un’altra epoca, che diventano oggetto del desiderio di chi dipinge come di chi osserva. La volontà dell’artista è infatti quella di coinvolgere il fruitore non solo visivamente, ma anche emotivamente, sia egli appassionato o meno di motori e per farlo decide di rappresentare i veicoli non solo dal punto di vista oggettivo, attraverso una tecnica puntuale e impeccabile, ma anche in maniera più soggettiva: inquadrature, colori e luci diventano quindi strumenti in grado di trasmettere emozioni. Sotto le pennellate di Mapelli, auto e moto sembrano prendere vita e diventare compagne di viaggio e di avventura, abbandonando la mera condizione di macchine.

 

Per quanto riguarda la scelta dei soggetti, l’arte di Mapelli rientra a pieno titolo nella corrente artistica della Motoring Art, una corrente molto popolare nel mondo anglosassone e da qualche anno diffusasi anche nel nostro Paese, legata alla rappresentazione di tutto ciò che concerne il mondo dei motori.

Dal punto di vista tecnico invece l’opera dell’artista può essere accostata alla maniera pittorica degli artisti iperrealisti. L’Iperrealismo, detto anche Fotorealismo, si sviluppa tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta, prima negli Stati Uniti e poi anche in Europa. La corrente iperrealista crede in un’arte che sia precisa e puntuale rappresentazione della realtà, il più prossima possibile alla percezione visiva che l’occhio umano ha del mondo circostante. Questa volontà di rappresentazione oggettiva della realtà fa dell’Iperrealismo un diretto derivato della Pop Art americana che però non si limitava alla riproduzione del mondo, ma ne dava anche un’interpretazione critico-satirica, a tratti dissacrante.

Mentre il genio creativo di Andy Warhol amava rappresentare le automobili al centro di drammatici incidenti stradali, alterando e ripetendo ossessivamente alcune immagini di cronaca, nell’arte di Mapelli i veicoli d’epoca sono integri e si mostrano in tutta la loro bellezza, simboli per eccellenza di quella società di massa che Warhol e compagni riuscirono a far diventare, per un certo periodo, attrice protagonista sulla scena artistica internazionale.

 

L’arte di Mapelli si propone agli amatori del genere, interessati a fissare i veicoli dei loro sogni in fotografici dipinti e ancora a quei collezionisti di auto e moto d’epoca che sentano il desiderio di vedere le proprie opere d’arte a due e quattro ruote ritratte in maniera attenta e suggestiva. Parallelamente la raffinatezza dei soggetti rappresentati, l’universalità dello stile e la grande perizia tecnica dell’artista brugherese permettono alla Motoring Art di Giulio Mapelli di colpire l’attenzione anche dei non addetti ai lavori e quindi di raggiungere il gusto di un vasto pubblico, attratto dal bello e portato a emozionarsi, lasciandosi coinvolgere in un viaggio indietro nel tempo, all’epoca di appartenenza dei veicoli in questione, in un sogno ad occhi aperti, fatto di arte e motori.

 

 

 

 

 

 

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