Giò Pasta
Osservo me stesso mentre sto guardando il visibile e l'invisibile
Giorgio Maria Gerardo Pastafiglia, in arte Giò Pasta
Nato a Fano. Diplomato Maestro d'Arte, Accademia Internazionale, “Fanum Fortunae” di Fano. A Milano prosegue gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera. Frequenta l’Accademia d'Arte Drammatica “Pietro Sharoff ” comprovata dal Regista e Attore teatrale Sergeevič Stanislavskij – Roma
Il mio lavoro si stabilisce su un profondo dialogo con l'inconscio.
Guidando la mia vita verso vette sempre più elevate, non solo si sono apre le porte a un'infinita possibilità creativa, ma a un'esplorazione artistica unica e sorprendente, intraprendendo quella strada misteriosa, caratterizza da una continua fusione, tra realtà e fantasia, catturando l'essenza delle emozioni umane mediate per analogia, metafora e latenza alla mia storia, alla storia di tutti gli uomini, la storia del mondo, la storia delle relazioni, la poesia interna della vita. Sono attributi da tenere presenti per la lettura delle opere.
Nella mia Arte emergono temi diversificati, con una particolare ricorrenza al tema dell'acqua: elemento fluido che, per analogia incarna il pensiero, l’energia interiore, intrecciando leggende a figure liquide, incarnando nella sua vitalità una infinità di forme sempre in movimento.
Le opere sono attraversate da frequenti riferimenti a un universo inconscio, un ponte tra veglia e sogno, un mare e una ragnatela di simboli, una traccia che insiste e investe sia il gioco che l’ironia.
Inizialmente mi avvalgo di una gestualità pittorica apparentemente casuale e sgrammaticata, una sorta di flusso che emana dalla psiche e si espande sulla superficie della tela.
Così, mi immergo trasportato delle emozioni, in una atmosfera indefinibile, ho la percezione di un discorso sul visibile che avverte sempre la presenza dell’invisibile; detto meglio: momento dopo momento il pensiero prende forma, attraverso l'uso sapiente di strati e sfumature di colore, un labirinto da cui venire fuori, fino a quando intravedo la via d’uscita.
Scopri opere d'arte contemporanea di Giò Pasta, naviga tra le opere recenti e acquista online. Categorie: artisti italiani contemporanei. Domini artistici: Pittura, Scultura. Tipo di account: Artista , iscritto dal 2022 (Paese di origine Italia). Acquista gli ultimi lavori di Giò Pasta su Artmajeur: Scopri le opere dell'artista contemporaneo Giò Pasta. Sfoglia le sue opere d'arte, compra le opere originali o le stampe di alta qualità.
Valutazione dell'artista, Biografia, Studio dell'artista:
Selezione esclusiva a prezzi scontati • 5 opere
Guarda tuttoCOLLEZIONE "VISIONI INEFFABILI" • 2 opere
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We are thrilled to present the extraordinary "Visioni Ineffabili" collection by Giò Pasta, a unique[...]
We are thrilled to present the extraordinary "Visioni Ineffabili" collection by Giò Pasta, a unique and fascinating journey into the artistic universe of an undisputed master of contemporary art. They are works created in the initial period of his theme.
Giò Pasta's work, imbued with personality and autonomy, reveals itself to the observer in a vast spectrum that oscillates masterfully between visionary and expressionist figuration, immersed in a profound spiritual reading, and suggestive surrealist emergencies. His ability to translate spiritual tension and total psychic dedication into tangible works is an example of rare mastery.
"Ineffable Visions" is not just a collection of paintings; is an intimate and compelling exploration of the depths of Giò Pasta's soul. Each work is an invitation to immerse yourself in an artistic dialogue that goes beyond simple contemplation, transporting the collector into a realm of deeper emotions and reflections.
In this exceptional collection, Giò Pasta offers us a visual testimony of his artistic research, through an indefinable atmosphere that envelops the canvases, suspended in the regions of mystery, revealing his ability to transform painting into a universal language that speaks directly to the senses and to the soul. "Visioni Ineffabili" promises to be an extraordinary experience for art lovers and collectors who seek works capable of going beyond the visible, embracing the mystery and beauty underlying the invisible through the mastery of Giò Pasta.
Giò Pasta's work, imbued with personality and autonomy, reveals itself to the observer in a vast spectrum that oscillates masterfully between visionary and expressionist figuration, immersed in a profound spiritual reading, and suggestive surrealist emergencies. His ability to translate spiritual tension and total psychic dedication into tangible works is an example of rare mastery.
"Ineffable Visions" is not just a collection of paintings; is an intimate and compelling exploration of the depths of Giò Pasta's soul. Each work is an invitation to immerse yourself in an artistic dialogue that goes beyond simple contemplation, transporting the collector into a realm of deeper emotions and reflections.
In this exceptional collection, Giò Pasta offers us a visual testimony of his artistic research, through an indefinable atmosphere that envelops the canvases, suspended in the regions of mystery, revealing his ability to transform painting into a universal language that speaks directly to the senses and to the soul. "Visioni Ineffabili" promises to be an extraordinary experience for art lovers and collectors who seek works capable of going beyond the visible, embracing the mystery and beauty underlying the invisible through the mastery of Giò Pasta.
DINAMICITA' DELLA FORMA • 6 opere
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Nella lettura delle opere di Gio’ Pasta, analogia, metafora, illusione, miraggio, sogno, sono attributi[...]
Nella lettura delle opere di Gio’ Pasta, analogia, metafora, illusione, miraggio, sogno, sono attributi che converrà tenere presenti.
“Intingere il pennello nel colore della luce o, usare un gesso, seguendo l’ombra e muovere la mano, ora ondeggiando…… ecco che bruscamente si ferma ……. riprende e oscilla in avanti e indietro…… gira intorno……. fugge! s’interrompe sulla calma piatta di una tela, sul bordo di un foglio, o di cartone, compatto; non fa differenza, lo spettacolo è già iniziato, entrano le scie di colore e luce, movimentano il fondo, le ombre prendono forma: la mano, con un gesto deciso, come un fendente di fioretto, traccia il segno, di colore rosso gessato, delinea la traccia, ecco che si intravvede una figura. Ha inizio così, la scena, attraverso il movimento afferra e cattura la forma: lascia che lo spostamento del corpo, anima nella danza, tutti i passaggi che l’occhio non vede ma nello spazio bianco della tela traccia il palcoscenico delle emozioni”
“Danza. Un’espressione verticale di un desiderio orizzontale legalizzato dalla musica”.
George Bernard Shaw
“Intingere il pennello nel colore della luce o, usare un gesso, seguendo l’ombra e muovere la mano, ora ondeggiando…… ecco che bruscamente si ferma ……. riprende e oscilla in avanti e indietro…… gira intorno……. fugge! s’interrompe sulla calma piatta di una tela, sul bordo di un foglio, o di cartone, compatto; non fa differenza, lo spettacolo è già iniziato, entrano le scie di colore e luce, movimentano il fondo, le ombre prendono forma: la mano, con un gesto deciso, come un fendente di fioretto, traccia il segno, di colore rosso gessato, delinea la traccia, ecco che si intravvede una figura. Ha inizio così, la scena, attraverso il movimento afferra e cattura la forma: lascia che lo spostamento del corpo, anima nella danza, tutti i passaggi che l’occhio non vede ma nello spazio bianco della tela traccia il palcoscenico delle emozioni”
“Danza. Un’espressione verticale di un desiderio orizzontale legalizzato dalla musica”.
George Bernard Shaw
IMMAGINARIO MENTALE – Mind line • 14 opere
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Il mondo dell’immaginario mentale di Gio’ Pasta evolve attraverso la fantasia, intraprende il “viaggio”[...]
Il mondo dell’immaginario mentale di Gio’ Pasta evolve attraverso la fantasia, intraprende il “viaggio” come metafora andando oltre, al di là della realtà: una energia sottile che congiunge il cuore alla sua anima. Usufruendo del Metaverso appare quindi un mondo non del tutto nuovo: immaginato da anni da letterati, scienziati e imprenditori solo ora si sta concretizzando in un progetto alto. Attraverso la rivoluzione digitale in corso negli ultimi anni ha permesso di creare la base delle tecnologie ad oggi esistenti, creando prototipi di quello che ci sarà in futuro, assumendo l’ottica dell’economia beta: ciò di cui disponiamo ora non è altro che la versione base di quello che disporremo in futuro. L’illusione di una realtà in cui si amplifica tutto, anche la percezione di stare insieme all’altro, garantisce un sollievo? Può essere una scorciatoia nella modalità di incontrare gli altri? Conclusione, la realtà virtuale e gli psichedelici hanno entrambi il potenziale per mostrarci altri mondi e rompere i vincoli della nostra esperienza cosciente, un modo sicuro e forse anche come sostituto o potenziamento dell'esperienza psichedelica.
In realtà immergersi in una dimensione parallela, dove sperimentare in un contesto virtuale, una simulazione con il più alto grado di realismo possibile, attraverso il coinvolgimento dei sensi (vista, udito e tatto), diventa parte di un mondo vero o immaginario, ma la realtà, spesso supera di gran lunga la fantasia e allora come la mettiamo? Di che cosa avremmo veramente bisogno in futuro?
In realtà immergersi in una dimensione parallela, dove sperimentare in un contesto virtuale, una simulazione con il più alto grado di realismo possibile, attraverso il coinvolgimento dei sensi (vista, udito e tatto), diventa parte di un mondo vero o immaginario, ma la realtà, spesso supera di gran lunga la fantasia e allora come la mettiamo? Di che cosa avremmo veramente bisogno in futuro?
LO SPETTACOLO DELL'UTOPIA • 5 opere
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Giò Pasta realizza installazioni, dipinti, media art e opere d'arte a tecnica mista. Applicando un linguaggio[...]
Giò Pasta realizza installazioni, dipinti, media art e opere d'arte a tecnica mista. Applicando un linguaggio poetico e spesso metaforico; crea opere utilizzando tattiche di gioco creative, ma queste non sono mai permissive. Il gioco è una cosa seria: durante il gioco vigono regole diverse rispetto alla vita di tutti i giorni e anche gli oggetti quotidiani subiscono la transitorietà.
Unendo diversi mondi apparentemente incompatibili in un nuovo universo, seduce lo spettatore in un mondo di equilibrio continuo e l'intervallo che articola il flusso degli eventi quotidiani. Sono raffigurati momenti che esistono solo per punteggiare il dramma umano al fine di chiarire la nostra esistenza e trovare un significato poetico nella vita di tutti i giorni.
Le sue opere sono realizzate attraverso regole ferree che possono essere percepite come vincoli liberatori. Valori romantici come "ispirazione", "genio" e "autenticità" vengono così neutralizzati e messi in prospettiva. Con un approccio concettuale, le sue opere fanno riferimento alla vasta gamma di fenomeni sociali così come all'avanguardia o al movimento postmoderno: alla luce delle aperture più espressioniste e più nuove.
Giò Pasta dimostra come la vita si estenda oltre i propri limiti soggettivi e spesso racconta una storia sugli effetti dell'interazione culturale globale tra mito e la storia del ventesimo secolo. Sfida i binari che ricostruiamo continuamente tra il Sé e l'Altro, tra il nostro sé "cannibale" e quello "civilizzato". Enfatizzando l'estetica, cerca di affrontare un'ampia scala di argomenti in modo multistrato, gli piace coinvolgere lo spettatore in un modo che a volte è fisico e crede nell'idea della funzione che segue la forma in un'opera che risponde direttamente all'ambiente circostante, utilizzano le sue esperienze quotidiane come punto di partenza. Spesso si tratta di istanze incorniciate che passerebbero inosservate nel loro contesto originale. Esaminando l'ambiguità e l'origine attraverso riprese e variazioni, cerca di aumentare la dinamica tra pubblico e autore oggettivando le emozioni e indagando la dualità che si sviluppa attraverso diverse interpretazioni.
Le sue opere non mostrano mai la struttura completa. Ciò si traduce nel fatto che l'artista può facilmente immaginare una propria interpretazione senza essere ostacolato dalla realtà storica. Avendo in mente l'allegoria della caverna di Platone, vuole amplificare lo stupore dello spettatore creando composizioni o ambientazioni che generano immagini liriche, tranquille, che lasciano tracce ed equilibri al limite del riconoscimento e dell'alienazione.
Ad una attenta indagine sulle rappresentazioni di epoche e situazioni (apparentemente) concrete, nonché rappresentazioni e idee che possono essere realizzate solo nell'arte dell'installazione, prendendo come soggetto la vita quotidiana mentre commenta l'estetica quotidiana dei valori borghesi, realizza opere che possono essere viste come autoritratti.
Mettendo in discussione il concetto di movimento, realizza un lavoro che si occupa della documentazione degli eventi e della questione di come possono essere presentati, raccontando una storia o creando una metafora, presentate con l'obiettivo non di fornire una visione idealistica ma di identificare dove la luce e l'ambiente sono importanti.
L'energia di un luogo, le sue vibrazioni emotive e spirituali sono sempre presenti, concentra l'attività di presentazione, “Il teatro dell’utopia”, rivela un'intrinseca goffaggine, un umorismo che riecheggia le nostre stesse vulnerabilità, anche come metafora dell'uomo sempre alla ricerca, che sperimenta una continua perdita.
Ecco allora nei dipinti suoi appaiono come immagini oniriche in cui finzione e realtà si incontrano, una grande leggenda, un universo inconscio un ponte tra veglia e sogno, un mare una ragnatela di simboli che si fondono, i significati cambiano, passato e presente si fondono.
Il tempo e la memoria giocano sempre un ruolo fondamentale.
Unendo diversi mondi apparentemente incompatibili in un nuovo universo, seduce lo spettatore in un mondo di equilibrio continuo e l'intervallo che articola il flusso degli eventi quotidiani. Sono raffigurati momenti che esistono solo per punteggiare il dramma umano al fine di chiarire la nostra esistenza e trovare un significato poetico nella vita di tutti i giorni.
Le sue opere sono realizzate attraverso regole ferree che possono essere percepite come vincoli liberatori. Valori romantici come "ispirazione", "genio" e "autenticità" vengono così neutralizzati e messi in prospettiva. Con un approccio concettuale, le sue opere fanno riferimento alla vasta gamma di fenomeni sociali così come all'avanguardia o al movimento postmoderno: alla luce delle aperture più espressioniste e più nuove.
Giò Pasta dimostra come la vita si estenda oltre i propri limiti soggettivi e spesso racconta una storia sugli effetti dell'interazione culturale globale tra mito e la storia del ventesimo secolo. Sfida i binari che ricostruiamo continuamente tra il Sé e l'Altro, tra il nostro sé "cannibale" e quello "civilizzato". Enfatizzando l'estetica, cerca di affrontare un'ampia scala di argomenti in modo multistrato, gli piace coinvolgere lo spettatore in un modo che a volte è fisico e crede nell'idea della funzione che segue la forma in un'opera che risponde direttamente all'ambiente circostante, utilizzano le sue esperienze quotidiane come punto di partenza. Spesso si tratta di istanze incorniciate che passerebbero inosservate nel loro contesto originale. Esaminando l'ambiguità e l'origine attraverso riprese e variazioni, cerca di aumentare la dinamica tra pubblico e autore oggettivando le emozioni e indagando la dualità che si sviluppa attraverso diverse interpretazioni.
Le sue opere non mostrano mai la struttura completa. Ciò si traduce nel fatto che l'artista può facilmente immaginare una propria interpretazione senza essere ostacolato dalla realtà storica. Avendo in mente l'allegoria della caverna di Platone, vuole amplificare lo stupore dello spettatore creando composizioni o ambientazioni che generano immagini liriche, tranquille, che lasciano tracce ed equilibri al limite del riconoscimento e dell'alienazione.
Ad una attenta indagine sulle rappresentazioni di epoche e situazioni (apparentemente) concrete, nonché rappresentazioni e idee che possono essere realizzate solo nell'arte dell'installazione, prendendo come soggetto la vita quotidiana mentre commenta l'estetica quotidiana dei valori borghesi, realizza opere che possono essere viste come autoritratti.
Mettendo in discussione il concetto di movimento, realizza un lavoro che si occupa della documentazione degli eventi e della questione di come possono essere presentati, raccontando una storia o creando una metafora, presentate con l'obiettivo non di fornire una visione idealistica ma di identificare dove la luce e l'ambiente sono importanti.
L'energia di un luogo, le sue vibrazioni emotive e spirituali sono sempre presenti, concentra l'attività di presentazione, “Il teatro dell’utopia”, rivela un'intrinseca goffaggine, un umorismo che riecheggia le nostre stesse vulnerabilità, anche come metafora dell'uomo sempre alla ricerca, che sperimenta una continua perdita.
Ecco allora nei dipinti suoi appaiono come immagini oniriche in cui finzione e realtà si incontrano, una grande leggenda, un universo inconscio un ponte tra veglia e sogno, un mare una ragnatela di simboli che si fondono, i significati cambiano, passato e presente si fondono.
Il tempo e la memoria giocano sempre un ruolo fondamentale.
Le Stanze Di Eros • 4 opere
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Innanzitutto si può dire che affrontare di questi tempi un argomento come l’eros, pone problemi non[...]
Innanzitutto si può dire che affrontare di questi tempi un argomento come l’eros, pone problemi non banali, stante il significato e l’accezione che tale tema ha assunto nella contemporaneità.
Con una buona dose di ironia Gio’ Pasta, accosta l’Eros come metafora del filosofo, l’amore come completamento, l’amore come divina mania, mescolando il confine tra sacro e profano. L’antitesi tra amore celeste e volgare: il primo orientato all’anima e all’intelletto, il secondo ai corpi.
L’Eros è stato di questi tempi (e non solo) ampiamente banalizzato e impoverito, è stato ed è stolidamente abusato, degradato, ridotto a mercanzia o, come si dice oggi, elemento efficace e quasi indispensabile del merchandising cinematografico e letterario (si fa per dire).
Con una buona dose di ironia Gio’ Pasta, accosta l’Eros come metafora del filosofo, l’amore come completamento, l’amore come divina mania, mescolando il confine tra sacro e profano. L’antitesi tra amore celeste e volgare: il primo orientato all’anima e all’intelletto, il secondo ai corpi.
L’Eros è stato di questi tempi (e non solo) ampiamente banalizzato e impoverito, è stato ed è stolidamente abusato, degradato, ridotto a mercanzia o, come si dice oggi, elemento efficace e quasi indispensabile del merchandising cinematografico e letterario (si fa per dire).
Le opere recenti • 16 opere
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Premio vincente
L'artista ha vinto premi e riconoscimenti
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Scelta dell'editore
Le opere dell'artista sono state notate dalla redazione
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Artista professionista
Esercita la professione di artista come attività principale
Esercita la professione di artista come attività principale
Biografia
Giorgio Maria Gerardo Pastafiglia, in arte Giò Pasta
Nato a Fano. Diplomato Maestro d'Arte, Accademia Internazionale, “Fanum Fortunae” di Fano. A Milano prosegue gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera. Frequenta l’Accademia d'Arte Drammatica “Pietro Sharoff ” comprovata dal Regista e Attore teatrale Sergeevič Stanislavskij – Roma
Il mio lavoro si stabilisce su un profondo dialogo con l'inconscio.
Guidando la mia vita verso vette sempre più elevate, non solo si sono apre le porte a un'infinita possibilità creativa, ma a un'esplorazione artistica unica e sorprendente, intraprendendo quella strada misteriosa, caratterizza da una continua fusione, tra realtà e fantasia, catturando l'essenza delle emozioni umane mediate per analogia, metafora e latenza alla mia storia, alla storia di tutti gli uomini, la storia del mondo, la storia delle relazioni, la poesia interna della vita. Sono attributi da tenere presenti per la lettura delle opere.
Nella mia Arte emergono temi diversificati, con una particolare ricorrenza al tema dell'acqua: elemento fluido che, per analogia incarna il pensiero, l’energia interiore, intrecciando leggende a figure liquide, incarnando nella sua vitalità una infinità di forme sempre in movimento.
Le opere sono attraversate da frequenti riferimenti a un universo inconscio, un ponte tra veglia e sogno, un mare e una ragnatela di simboli, una traccia che insiste e investe sia il gioco che l’ironia.
Inizialmente mi avvalgo di una gestualità pittorica apparentemente casuale e sgrammaticata, una sorta di flusso che emana dalla psiche e si espande sulla superficie della tela.
Così, mi immergo trasportato delle emozioni, in una atmosfera indefinibile, ho la percezione di un discorso sul visibile che avverte sempre la presenza dell’invisibile; detto meglio: momento dopo momento il pensiero prende forma, attraverso l'uso sapiente di strati e sfumature di colore, un labirinto da cui venire fuori, fino a quando intravedo la via d’uscita.
- Nazionalità: ITALIA
- Data di nascita : data sconosciuta
- Domini artistici: Opere di artisti dal valore d’artista certificato, Opere di artisti professionisti,
- Gruppi: Artisti certificati Artista professionista Artisti Italiani Contemporanei
Eventi d'arte in corso e a breve
Nessun dato ancora disponibile
Influenze
Formazione
2002 - 2002
Master in web Art Design
Milano,
lombardia,
Italia
1977 - 1980
Accademia d'Arte Drammatica “P. Sharoff ” recitazione
Roma,
Lazio,
Italia
1965 - 1967
frequentazione Accademia di Belle Arti Brera
Milano,
Lombardia,
Italia
1959 - 1964
liceo artistico
Fano,
Marche,
Italia
Valore dell'artista certificato
Certificazione realizzata in collaborazione con Akoun, leader mondiale delle informazioni sul mercato dell'arte dal 1985.
Valutazione dell'artista Pittura 2023 | 2.800,00 € (3.038,28 USD)
La certificazione è stata stabilita da Jacques-Armand Akoun, il 29 ago 2023.
Realizzazioni
Premi e riconoscimenti
2023
“Premio Speciale” Per Il Valore Artistico Spectrum Maestri A Miami
Miami,
Stati Uniti
1997
1° Premio “1° Concorso Di Pittura Città Di S. Giuliano”
S. Giuliano Milanese.,
Lombardia,
Italia
1991
1° Premio "Pisarum D'oro" 1° Competizione Internazionale Sezione Pittura - Accademia D'arte
Fano,
Marche,
Italia
1974
1° Premio Nazionale Illustrazione "Curzio Malaparte"- Accademia Di Belle Arti
Firenze,
Toscana,
Italia
Attività su Artmajeur
Ultima data di modifica: 31 ott 2024
(Iscritto dal 2022)
Visualizzazioni dell'immagine: 96.673
Opere di Giò Pasta aggiunte alle raccolte preferite: 55
Ultime notizie
Tutte le ultime notizie dall'artista contemporaneo Giò Pasta
Aggiunto il 21 dic 2023
un augurio di buone feste a tutti voi
Un grade abbraccio a tutti voi che quest'anno dopo essere stati chiusi per il terzo anno nei nostri studi e laboratori abbiamo resistito a tutte le avversita con la nostra ARTE!!, che nessuno potra toglierci!
Buon lavoro a tutti e buone feste!
Giò Pasta
Aggiunto il 17 mar 2024
“SULLA VIA DEL NON RITORNO”
Mi trovo qui davanti a voi per svelare un viaggio che ho intrapreso con l’immaginazione e i pigmenti, un viaggio “sulla via del non ritorno”. Questa opera è una metafora della vita, un’esplorazione del destino umano che trascende la realtà tangibile.
Gli uomini che vedete in caduta libera non stanno precipitando verso il suolo, ma piuttosto nel vasto e insondabile destino che li attende. Questa visione, immersa nel blu scuro dell’universo, rappresenta il loro attraversamento dei confini dell’esistenza, un viaggio alla ricerca del proprio sé più autentico.
Ogni figura che fluttua liberamente in questo spazio cosmico è un’espressione della nostra lotta interiore, del nostro desiderio di comprendere chi siamo e del posto che occupiamo nell’universo. Non è una caduta, ma un volo verso l’ignoto, un abbraccio coraggioso delle infinite possibilità che la vita offre.
Con questa opera, invito ciascuno di voi a riflettere sul proprio percorso, sui momenti che definiscono la nostra esistenza e sulla bellezza che si trova nel lasciarsi andare e nel fidarsi del viaggio, anche quando la destinazione è incerta.
Grazie per aver condiviso con me questo momento di riflessione e scoperta.
Aggiunto il 11 feb 2024
https://www.artmajeur.com/gio-pasta/it/artworks/17590279/quel-fiume-eterno-that-eternal-river
“QUEL FIUME ETERNO” (That Eternal River)
Dimensioni: 100 x 200x 3 cm - Anno 2020 Tecnica mista su tela: olio, pigmenti naturali, acrilico fluorescente.
Questo paesaggio incantato, con un'anima pindarica, racconta la storia del fiume eterno. Come nella natura, la vita fluisce come un fiume che non si ferma mai, seguendo il suo corso ininterrotto, sempre in movimento. Ogni istante è un nuovo capolavoro, un pensiero che danza nell'aria come foglie al vento. Se pensi di poter catturare il momento, già il momento è svanito, e devi lasciarlo andare, come un fiore che si lascia trasportare dallo scorrere del fiume.
Il fiume continua il suo viaggio senza chiedere permesso, e noi siamo solo spettatori di questo spettacolo eterno. Non c'è via di ritorno, anche se per un attimo aggrappi il passato che sfugge tra le dita, un ricordo che si dissolve nell'acqua corrente. Il fiume porta con sé il mistero della creazione, dove le immagini si fondono con la fantasia, dando vita a visioni che parlano all'anima.
Ho dipinto con pigmenti e stoffe, cercando di catturare l'essenza di questo viaggio senza fine. Ogni pennellata è un verso, ogni colore una nota nella sinfonia della vita che scorre come un fiume eterno.
Aggiunto il 11 feb 2024
https://www.artmajeur.com/gio-pasta/it/artworks/17590279/quel-fiume-eterno-that-eternal-river
Aggiunto il 11 feb 2024
https://www.artmajeur.com/gio-pasta/it/artworks/17590279/quel-fiume-eterno-that-eternal-river
“QUEL FIUME ETERNO” (That Eternal River)
Dimensioni: 100 x 200x 3 cm - Anno 2020 Tecnica mista su tela: olio, pigmenti naturali, acrilico fluorescente.
Questo paesaggio incantato, con un'anima pindarica, racconta la storia del fiume eterno. Come nella natura, la vita fluisce come un fiume che non si ferma mai, seguendo il suo corso ininterrotto, sempre in movimento. Ogni istante è un nuovo capolavoro, un pensiero che danza nell'aria come foglie al vento. Se pensi di poter catturare il momento, già il momento è svanito, e devi lasciarlo andare, come un fiore che si lascia trasportare dallo scorrere del fiume.
Il fiume continua il suo viaggio senza chiedere permesso, e noi siamo solo spettatori di questo spettacolo eterno. Non c'è via di ritorno, anche se per un attimo aggrappi il passato che sfugge tra le dita, un ricordo che si dissolve nell'acqua corrente. Il fiume porta con sé il mistero della creazione, dove le immagini si fondono con la fantasia, dando vita a visioni che parlano all'anima.
Ho dipinto con pigmenti e stoffe, cercando di catturare l'essenza di questo viaggio senza fine. Ogni pennellata è un verso, ogni colore una nota nella sinfonia della vita che scorre come un fiume eterno.
Aggiunto il 19 nov 2023
2 -"IL GRIDO REDENTORE"
Nell'ardente pennellata di Giò Pasta, emerge un Gesù Cristo dal volto contratto nel dolore, circondato da una corona di spine che insiste come simbolo tangibile del suo sacrificio. Il dipinto cattura un momento angosciante in cui Cristo, pur sprofondando, lotta tenacemente per non cedere alle forze che lo trascinano giù.
Attorno a questa figura centrale, Pasta dipinge un affresco di sofferenza umana e di complessità nell'ambito religioso. La mano di Cristo si estende verso il capo del Papa, stringendo saldamente un cardinale, mentre altri rappresentanti della Chiesa circondano la scena. Un prete, un monsignore, e un cardinale sono coinvolti in un intricato abbraccio di contorni sfumati, riflettendo la complessità e la contraddizione delle azioni umane.
Un braccio teso verso Maria avvolge il volto della Madre con amore e tristezza. Dietro la testa di Cristo, volti di suore rivelano una consapevolezza profonda e un senso di impotenza di fronte alla sofferenza dilagante. A destra, un volto di donna e di un bambino, quasi fusi insieme, con occhi terrorizzati e bolle in viso, rappresentano la sofferenza innocente che l'umanità porta con sé.
In fondo, Giuda, in procinto di allontanarsi, si volta appena a vedere la scena, suggerendo una riflessione sulla responsabilità individuale. Il dipinto è una potente metafora, sottolineando la continua incapacità dell'umanità nel comprendere appieno gli insegnamenti di Cristo. Gesù soffre ancora, non solo a causa della nostra crudeltà, ma anche per coloro che, consapevoli ma inermi, non riescono a cambiare la direzione del corso umano. "Il Grido Redentore" è un capolavoro che invita a una profonda riflessione sulla nostra natura umana, sulla sofferenza, e sulla ricerca di redenzione nel contesto delle dinamiche religiose e sociali.
Aggiunto il 19 mar 2023
"Dionysus and the Great Comedy of the Donkeys"
Aggiunto il 10 feb 2023
è un piacere conoscervi e condividere
grazie a tutti per le visualizzazioni!
Aggiunto il 13 gen 2023
piacere di conoscerti !
Aggiunto il 16 set 2022
"The party game"
The game of partsIn the symbolism of the octopus, simulation and mimicry are identified in the renewal, adaptability and intelligence of the "heart". In fact, in addition to having blue blood, it has 3 hearts. The goddess of the sea, Teti is a character from Greek mythology. She was the most beautiful of the Nereids, descended from Ocean. She also having the gift of metamorphosis which she contributes to increasing its charm, so much so as to seduce the octopus, that she in turn becomes involved in it, entering into a true courtship ritual. In this scene the two protagonists exchange parts in a sort of aquatic dance as a message of love.In the metaphors of our daily life, we are always subject to the "game of parts": if there is no communication in the absence of the receiving process, communication (for example) requires at least two individuals both able to both transmit and receive , messages processed in a common code.
Aggiunto il 27 lug 2022
“Acqua alla gola” "Water in the throat"
quest'opera fa parte della collezione "ACQUARIA" fondata sul tema dell'acqua: una ricerca metaforica e visionaria. Avere l'acqua alla gola è un modo di dire colloquiale della lingua italiana. È utilizzato anche per sottolineare le circostanze in cui si ha poco tempo a disposizione per completare qualcosa. Al richiamo lirico delle emozioni profonde l'acqua e vissuta nei sogni come un ammonimento della vita, ci si risveglia suoni, quando ci si trova con l'acqua alla gola appunto. E' il richiamo delle sirene che sciolgono l'individuo dai lacci nei quali era imbrigliato per farlo partecipare ( magari anche a suo rischio) all'avventura delle “esistenze autentiche” e avverte una forma di ammonimento: una metafora, quella dell'acqua alla gola, che risulta quindi essere qui che mai appropriato.
Aggiunto il 23 lug 2022
"Echo at the source"
Aggiunto il 23 lug 2022
"Echo at the source"
"Eco alla fonte", questo "fenomeno" che viene chiamato "Sindrome dell'eco" è oggi sempre più diffuso, è la dipendenza affettiva. Per chi è coinvolto in questo tipo di problema, il processo di guarigione della persona dalla “Dipendenza affettiva” spesso non trova via d'uscita e tende ad attribuire responsabilità e “colpa”.
Recensioni e commenti
grazie Ioannis!
merci, j'étais très content
Bonsoir Gio et merci de suivre mon propre voyage au sein des formes et des couleurs. Je ne sais pas si je suis folle, j'imagine que ça dépend pour qui, mais je me retrouve bien dans cette danse, dans son mouvement désordonné et pourtant fluide, et dans la description que vous en faites. Danser sans règles ni entraves fait partie de mes expériences du plus haut degré d'être et de vivre.
ciao Gaelle, scusami scusami il ritardo, mi sono accorto ora della tua risposta . Mi ha fatto tanto piacere che condividi il mio modo di cosiderare l'esistenza umana sotto questo profilo. Poi credo che in questo mondo di "pazzi" sicuramente noi siamo più liberi e consapevoli, perché noi pensiamo con il cuore. Un abbraccio buona serata.
"L'IRONIA NEL COLORE"
"Questo è un luogo straordinario e surreale, pieno di colori e di vita. Sono in uno spazio senza tempo, in un limbo tra il sonno e la veglia, dove ogni cosa sembra possibile.
Davanti a me vedo due giovani donne nell’intento di gustare i colori, sentire la loro dolcezza e la loro acidità al palato. Una delle due assapora il dito ricoperto di rosso cinabro, mentre l'altra, lambisce le labbra intrise di sfumature verde smeraldo. I colori sono ovunque intorno a noi: spruzzi di rosa rosso, di blu oltremare, si alternano ai toni caldi dell'arancione, del giallo e di un verde fluorescente, che evoca il rapporto tra psiche e natura. Nel frattempo, dietro di loro, posso intravedere un'ombra che si avvicina. La figura sembra essere un uomo, ma non riesco a distinguere i suoi tratti con precisione. Ha un viso coperto da una sorta di maschera virtuale, che sembra fluttuare nell'aria. Tutto concorre a intraprendere questo viaggio nel mondo dei colori e di sensazioni mistiche e medianiche. Ogni cosa intorno a me sembra vibrare di energia e di vita. È come se fossi stato catapultato in un'altra dimensione, dove ogni cosa è possibile. E io sono qui, a godere di tutto questo, a sperimentare e a scoprire il mio mondo interiore, nel profondo della mia mente. Forse tutto questo è solo una metafora del nostro mondo reale, dove ogni giorno siamo bombardati da immagini e sensazioni, e ci troviamo spesso a vagare senza meta. Ma qui, in questo mondo interiore, possiamo trovare la pace e la serenità che cerchiamo.”
Grazie, piacere di conoscerti.
Perfect !!! 👍🏻👍🏻👍🏻 My congratulations, Giorgio !!!
With Best Regards,
Alex Henk
Thank you Alex contraccabio also for your Art
"La forza dell'acqua" - Tec. mista su tela - cm 90x109x4 cm - 2006
Ai quattro elementi della natura vengono assegnate qualità fisiche: l’aria, del movimento e lo spazio, la dimensione cosmica che comprende gli altri tre elementi; la terra, sarebbe la metafora della solidità; l’acqua, della coesione; il fuoco, della temperatura, che genera trasformazioni, racchiude in sé il principio maschile. Infatti, alla forza del fuoco si oppone l’acqua, elemento femminile, che scorrendo verso il basso lo rallenta o lo spegne, rinsaldando quel che il fuoco dilata, mitigandone la forza distruttrice.
La metafore di Giò Pasta qui rappresenta il conflitto tra fuoco della passione ormai incenerito dall’inesorabile caduta fragorosa d’acqua.
“La danza delle Sirene”
E’ la danza della vita. Nel mito, le sirene sono viste come dannose per gli uomini, e il loro destino è quello di incantare gli esseri umani, si perché le affascinanti figlie dell’oceano con il loro canto così armonioso che nessuno poteva ascoltarlo senza essere conquistato implacabilmente, attiravano i naviganti, in maniera massimamente seducente, facendoli rovinare sugli scogli o facendoli sbarcare e divorandoli: vera metafora del mare.
La sirena è una delle figure mitologiche che ha il significato simbolico più corposo. Ma prima è necessario osservare l’ambiguità insita in questo nome. Un tema quello del calamitoso richiamo dell’eros, il tranello mortale teso dalla donna.
Con la propria voce dolce, suadente, usa il proprio corpo come linguaggio, seducendo l’uomo che, in preda alla passione carnale e spirituale al tempo, cade nella trappola amorosa, scioglie i lacci e si getta nell’infedeltà con conseguenze disastrose. Oggi al canto seducente delle “Sirene” la tradizione non è cambiata, tranne per quelle invenzioni che emettere un segnale acustico di forte intensità per attrarre l’attenzione come le sirene delle ambulanze, delle forze dell’ordine e talvolta fatalmente quelle dell’antiaerea!
L’opera dai toni forti tra scie di colore in acque tumultuose, emergono tra flutti ribollenti le Sirene danzano tra la vita e la morte, in una atmosfera minacciosa, infuocata di passione.
Quest'opera proviene dalla collezione "Acquaria", Gio' Pasta e come se si tuffasse nelle "acque dell’aldilà".
Fonti - Flussi - Onde. L'acqua tra metafora e mito nel pensiero dell’acquanauta Gio’ Pasta. “Acquaria”, nella rappresentazione pittorica fantastica, ah il valore di raffigurare determinate ideazioni filosofiche, mette in risalto l’uso figurato delle forme acquee, alla molteplicità del suo movimento. Libera la fantasia, attingendo a quel “flusso” eterno, immagini costellate di sorgenti e fiumi, oceani e bufere, acquanauti spettatori immersi nella propria anima, isole emerse e spiagge modellate dall’acqua. La forma più semplice e la goccia, ovunque possibile l’acqua tende a ripiegarsi in se stessa per formare superfici sferiche o curvilinee. Il feto umano galleggia sospeso nel liquido amniotico.
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ACQUARIA
Fonti - Flussi - Onde. L'acqua tra metafora e mito nel pensiero dell’acquanauta Gio’ Pasta.
“Acquaria”, nella rappresentazione pittorica fantastica, ah il valore di raffigurare determinate ideazioni filosofiche, mette in risalto l’uso figurato delle forme acquee, alla molteplicità del suo movimento. Libera la fantasia, attingendo a quel “flusso” eterno, immagini costellate di sorgenti e fiumi, oceani e bufere, acquanauti spettatori immersi nella propria anima, isole emerse e spiagge modellate dall’acqua. La forma più semplice e la goccia, ovunque possibile l’acqua tende a ripiegarsi in se stessa per formare superfici sferiche o curvilinee. Il feto umano galleggia sospeso nel liquido amniotico. Gio’ Pasta conduce la “nave” miracolosa attraverso le tempeste delle passioni che agitano l’animo o gli alti e
“Acquaria”, Il tema dell'acqua è sempre stato un tema centrale, nella rappresentazione pittorica fantastica, ah il valore di raffigurare determinate ideazioni filosofiche, mette in risalto l’uso figurato delle forme acquee, alla molteplicità del suo movimento. Libera la fantasia, attingendo a quel “flusso” eterno, immagini costellate di sorgenti e fiumi, oceani e bufere, acquanauti spettatori immersi nella propria anima, isole emerse e spiagge modellate dall’acqua. La forma più semplice e la goccia, ovunque possibile l’acqua tende a ripiegarsi in se stessa per formare superfici sferiche o curvilinee. Il feto umano galleggia sospeso nel liquido amniotico.
Gio’ Pasta conduce la “nave” miracolosa attraverso le tempeste delle passioni che agitano l’animo o gli alti e bassi della fortuna che possono anche condurre al naufragio. L’acqua rinnova il destino di ogni essere umano, “lava dalla macchia”, agisce anche sui corpi cancellandone il malessere.