Enzo Ceglie
l'anima è nelle cose come nei luoghi
Tutte le opere di Enzo Ceglie
ARCHETIPI • 4 opere
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L’archetipo è un concetto, una materia primordiale, che va esplorata nella nostra mente con l’obiettivo[...]
L’archetipo è un concetto, una materia primordiale, che va esplorata nella nostra mente con l’obiettivo di poter originare nuove forme espressive, non è un’eredità del passato, ma un repertorio da inventare.
Gli archetipi potrebbero essere, in primo luogo, le idee semplici, ma anche quelle complesse, che si assumono come modelli per misurare l’adeguatezza delle altre idee.
Gli archetipi potrebbero essere, in primo luogo, le idee semplici, ma anche quelle complesse, che si assumono come modelli per misurare l’adeguatezza delle altre idee.
MONOLITI • 5 opere
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Qui l’architettura si confronta con luoghi non antropizzati o, quantomeno, non fortemente antropizzati,[...]
Qui l’architettura si confronta con luoghi non antropizzati o, quantomeno, non fortemente antropizzati, in cui c’è ancora spazio e tempo anche per una sperimentazione di scala che non indugia sul dettaglio, sono poche le forme geometriche, ma esemplificative dell’architettura.
I LUOGHI DELL'ANIMA • 19 opere
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L’anima è dunque nelle cose come nei luoghi, ma non in tutti, solo in quelli che ci parlano e che insediano[...]
L’anima è dunque nelle cose come nei luoghi, ma non in tutti, solo in quelli che ci parlano e che insediano in noi una ragione che ci legherà a loro per sempre, anche a distanza di moltissimo tempo.
Ed allora, al pari del poeta, l’architetto mette in scena un pensiero, attraverso l’uso degli strumenti e con le tecniche proprie del mestiere e così ne “I luoghi dell’anima” tento la riscrittura, con gli strumenti del mio mestiere, di una suggestione poetica.
Natura e architettura qui non possono essere costruite, possono essere solo create e la loro grandezza ambisce ad oltrepassare l’idea di misura ed a superare l’idea di scala.
Ed allora, al pari del poeta, l’architetto mette in scena un pensiero, attraverso l’uso degli strumenti e con le tecniche proprie del mestiere e così ne “I luoghi dell’anima” tento la riscrittura, con gli strumenti del mio mestiere, di una suggestione poetica.
Natura e architettura qui non possono essere costruite, possono essere solo create e la loro grandezza ambisce ad oltrepassare l’idea di misura ed a superare l’idea di scala.
ANTROPOMORFISMI • 3 opere
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Visioni di architetture antropomorfe
ARCHITETTURE VIAGGIANTI • 3 opere
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Il quadrato nero delimita il confine della materia e, come forma archetipica assoluta, è una forma geometrica[...]
Il quadrato nero delimita il confine della materia e, come forma archetipica assoluta, è una forma geometrica primaria, simbolo di stabilità, caratteristica essenziale della creazione.
È quasi un richiamo al “quadrato nero” di Malevic, l’oggetto alieno che azzera la pittura per ricominciare da lì.
Il nero è la negazione della realtà, è un rifiuto delle regole comuni, quelle che altri hanno tracciato per noi, rappresenta un muoversi alla ricerca della propria strada. Il nero è, altresì, assenza di luce e quindi evocazione delle tenebre primordiali, il caos inteso come una sostanza che può essere plasmata con lo scopo di dar vita a tutto ciò che vogliamo, che contiene ogni tipo di possibilità immaginabile e non immaginabile, è il colore del vuoto che precede la creazione, rappresenta il nulla e al contempo il tutto. È il caos primigenio da cui può nascere ogni cosa, la materia, prima che subisca una trasformazione.
È quasi un richiamo al “quadrato nero” di Malevic, l’oggetto alieno che azzera la pittura per ricominciare da lì.
Il nero è la negazione della realtà, è un rifiuto delle regole comuni, quelle che altri hanno tracciato per noi, rappresenta un muoversi alla ricerca della propria strada. Il nero è, altresì, assenza di luce e quindi evocazione delle tenebre primordiali, il caos inteso come una sostanza che può essere plasmata con lo scopo di dar vita a tutto ciò che vogliamo, che contiene ogni tipo di possibilità immaginabile e non immaginabile, è il colore del vuoto che precede la creazione, rappresenta il nulla e al contempo il tutto. È il caos primigenio da cui può nascere ogni cosa, la materia, prima che subisca una trasformazione.
CARTOLINE DA ANTRòPIA 2.0 • 19 opere
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Un lungo viaggio alla ricerca dei paesaggi del silenzio di un continente immaginario, a cui ho dato[...]
Un lungo viaggio alla ricerca dei paesaggi del silenzio di un continente immaginario, a cui ho dato il nome di Antròpia.
CARTOLINE DA ANTRòPIA • 4 opere
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Un lungo viaggio alla ricerca dei paesaggi del silenzio di un continente immaginario, a cui ho dato[...]
Un lungo viaggio alla ricerca dei paesaggi del silenzio di un continente immaginario, a cui ho dato il nome di Antròpia.
MONUMENTI • 10 opere
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Monumento e memoria, traccia e progetto di un’antropizzazione priva di riferimenti temporali.
Monumento[...]
Monumento e memoria, traccia e progetto di un’antropizzazione priva di riferimenti temporali.
Monumento archetipico, in una stratificazione che unisce il passato al futuro attraverso un’operazione di riscrittura continua di un racconto le cui pagine ci restituiscono mille versioni della stessa storia.
Monumento archetipico, in una stratificazione che unisce il passato al futuro attraverso un’operazione di riscrittura continua di un racconto le cui pagine ci restituiscono mille versioni della stessa storia.
ARCHITETTURE SOSPESE • 13 opere
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Un racconto per immagini, senza un filo conduttore apparente, di architetture immaginate e immaginarie,[...]
Un racconto per immagini, senza un filo conduttore apparente, di architetture immaginate e immaginarie, a volte figlie di una suggestione poetica, spesso ispirate da una natura primordiale dalle grandi profondità.
FILUS RUBEN • 1 opera
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