Viola Di Massimo
Viola Di Massimo, (art course at the academy of fine arts of Rome, 1994) since 1988 has been attending personal and collective exhibitions, since 2011 has been opening her study to the public for conferences and events concerning and presenting her works.
Viola starts her research by means of dark and well definite sign; the pencil along the paper is, according to the artist, the truth of all the work.
She pursues her research making use of oil on various materials; but this isn't enough; the communication needs other means for making it as complete as possible, so she goes on searching about videos and audios in which her other expression, voiced by theatrical monologue, is turned into audio works.
For years Viola has been opening her study to the public for exhibitions and events and in the last years she has interrelated with musicians, actors, artists, art scholars and scholars that study and analyse as an art work can have energetic influence on the surrounding environment. These meetings and this research on how art can energetically influence the environment have the aim to get other things, to go further, to know other points of view and observation vital to the artist, and may be to anyone for a larger view of his world.
I think that creating is an act of pure alchemy where the author fuses himself with the creation, with the intensity of the colours, with the strength of the forms and the might of the signs.
And the “worst” thing is that this continuous fusing will have no end: as long as an art work lives it will never finish to take new meanings, to be observed, to have on itself eyes and spirits of unlimited spectators that at any occasion will turn it again and again in a new work without end.
Scopri opere d'arte contemporanea di Viola Di Massimo, naviga tra le opere recenti e acquista online. Categorie: artisti italiani contemporanei. Domini artistici: Pittura, Disegno. Tipo di account: Artista , iscritto dal 2005 (Paese di origine Italia). Acquista gli ultimi lavori di Viola Di Massimo su Artmajeur: Scopri le opere dell'artista contemporaneo Viola Di Massimo. Sfoglia le sue opere d'arte, compra le opere originali o le stampe di alta qualità.
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Riconoscimento
Esercita la professione di artista come attività principale
Biografia
Viola Di Massimo, (art course at the academy of fine arts of Rome, 1994) since 1988 has been attending personal and collective exhibitions, since 2011 has been opening her study to the public for conferences and events concerning and presenting her works.
Viola starts her research by means of dark and well definite sign; the pencil along the paper is, according to the artist, the truth of all the work.
She pursues her research making use of oil on various materials; but this isn't enough; the communication needs other means for making it as complete as possible, so she goes on searching about videos and audios in which her other expression, voiced by theatrical monologue, is turned into audio works.
For years Viola has been opening her study to the public for exhibitions and events and in the last years she has interrelated with musicians, actors, artists, art scholars and scholars that study and analyse as an art work can have energetic influence on the surrounding environment. These meetings and this research on how art can energetically influence the environment have the aim to get other things, to go further, to know other points of view and observation vital to the artist, and may be to anyone for a larger view of his world.
I think that creating is an act of pure alchemy where the author fuses himself with the creation, with the intensity of the colours, with the strength of the forms and the might of the signs.
And the “worst” thing is that this continuous fusing will have no end: as long as an art work lives it will never finish to take new meanings, to be observed, to have on itself eyes and spirits of unlimited spectators that at any occasion will turn it again and again in a new work without end.
- Nazionalità: ITALIA
- Data di nascita : 1970
- Domini artistici: Opere di artisti professionisti,
- Gruppi: Artista professionista Artisti Italiani Contemporanei
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"Ogni luogo si allarga a misura della tua curiosità" mostra d'arte di Viola Di Massimo con visita guidata
Mostra d'arte di Viola Di Massimo con visita guidata nello Studio Arte Viola a Roma
Si inizia venerdì 16 ore 21 2022 con la visita guidata su prenotazione, lo stesso per domenica 18 alle ore 18, visita guidata su prenotazione
Sabato 17 dalle 17.30 invece, apertura libera per la visita alle opere senza prenotazione.
Ingresso gratuito www.arteviola.com
Una visita guidata fra cromie, alchimie, pietre, parole, pigmenti, tecniche, materiali, gesti e segni Naòm, in un luogo in continua trasformazione. Un viaggio nell’immaginazione che diviene realtà, nei simboli, nel visibile e nell’invisibile. Un lavoro continuo svolto in un tempo sospeso in cui Viola Di Massimo esprime la propria unicità attraverso l’opera creata, e dove l’osservatore saprà creare un rapporto unico con l’opera che più lo turberà nel profondo.
LA LUCE NEL SEGNO – VIOLA DI MASSIMO e MARIO LIGUIGLI 29, 30 e 31 ottobre 2021 con Rome Art Week
https://www.arteviola.com/la-luce-nel-segno/
In questa sesta edizione open studio con Rome Art Week, oltre ad esporre le ultime opere, sarà presentato:
“La luce nel segno” il video realizzato nello Studio Arte Viola dal cinematographer Mario Liguigli che si è occupato della regia e della fotografia e sarà presente in studio.
Le musiche originali sono di Matteo Borea e il montaggio è stato affidato a Marta Di Stasi.
Il filmato della durata di 4’12” sarà proiettato nei seguenti giorni e orari. è gradita la prenotazione al 347 6884960 – info@arteviola.com
Venerdì 29 h 19.30, 21.00Sabato 30 h 18.00, 19.30, 21.00Domenica 31 h 18.00, 19.30, 21.00Lunedì 1 Novembre lo studio sarà aperto per le visite ale opere su appuntamento.
Le opere e lo studio di Viola Di Massimo.
Il tempo è sospeso, ma è comunque scandito dal ticchettio di un orologio senza lancette.
La ripresa lunare e le nuvole che fuggono indicano un passaggio temporale altro.
Dalla penombra appaiono pigmenti protetti da lucenti contenitori in vetro: Rossi cadmio, Vermiglioni, Azzurri, Gialli Cromo, Terre Verdi, Malachite e strumenti quasi appartenenti allo studio di un alchimista. L’ intuizione è esatta perché nello studio di un artista avviene la trasformazione.
Tutto appare immobile e in movimento allo stesso instante.
Tutto è notturno come l’idea che vive nascosta nel buio prima della nascita nella realtà, alla luce.
Materia e materiali: pennelli, tubetti, pietre, cavalletti, le opere contenute nello studio e le tele inquadrate di profilo appena intelaiate; l’inquadratura si sofferma e rallenta sulla trama irregolare che diviene trama di una storia.
Il cinematographer Mario Liguigli prosegue il racconto inquadrando l’artista che dipinge attraverso pennellate invisibili perché Viola Di Massimo asserisce che è da ciò che nasce l’opera d’arte: dall’invisibile.
In un istante i pigmenti cadono dall’alto come salvifica pioggia, come piccoli Big Bang da cui scaturirà l’Essere. Essere concretizzato nel vociare delle opere, nei colori e nella luce. Un filmato che segue una traccia fatta di segno, grafite, olio, codici Naòm simboli di mistero, atmosfere.
Di pietre nate da quell’ombra che vive solo attraverso la luce.
Luce che rende eterno l’amore fra artista e opera accompagnando in un luogo sospeso, discreta e avvolgente, questo racconto senza tempo.
"Lettere d'amore di una viaggiatrice" opera n. 395
Stampa: ril. pp 104, illustrato, disponibile su: Libro Co Icone Edizioni, Studio d'arte Viola e ordinabile in libreria.
italiano
Note: Un elaborato e genuino distillato di vite, dove ognuno potrà ritrovarsi nel profondo. Il personaggio non ha un nome proprio, o meglio, ne ha tanti: Viola ecchimosi, Nana da giardino alta all'occorrenza, Viaggiatrice da cavacecio, Pascolatrice di egofili, Prodotto felice, ES-senza Viola. A seconda di ciò che vivrà si firmerà con un nome diverso, a sua ispirazione. È così che farà vivere appieno tutte le se stesse che la compongono, a seconda degli incontri. Chi è la viaggiatrice? È una persona come tante, prima di ogni cosa un individuo in continua ricerca: curiosa, si stupisce, si turba e si rianima di continuo e sa molto bene che il futuro, soprattutto il suo, è un gesto fatto adesso. Queste lettere sono nate come nasce l'amore, senza un perché. Sono la conseguenza, anzi, la prosecuzione, della ricerca artistica dell'autrice in cui la protagonista delle opere pittoriche esce dalla tela, smette per un po' di essere dipinto e inizia a raccontare da chi è composta questa sua, ma forse anche nostra, immensa, bizzarra, spietata Esistenza. https://www.amazon.it/Lettere-damore-viaggiatrice-Ediz-illustrata/dp/8887494894
Per un solo attimo - opere di Viola Di Massimo
Quando: 20-27 ottobre 2018
Orari: dalle 17:30 alle 21:30
Dove: Studio Arte Viola, Via Rodolfo Morandi 3 - 00139 Roma (quartiere Nuovo Salario)
Informazioni: info@arteviola.com
Sito web: www.violadimassimo.com
Ingresso libero
Lo Studio d'Arte Viola dal 20 al 27 ottobre 2018 aprirà nuovamente per le giornate dal titolo: "Per un solo attimo" assieme a RAW, Rome Art Week. Orari: 17:30-21:30.
In queste nuova apertura studio sarà possibile vedere le ultime opere di Viola Di Massimo.
Spesso ho chiuso gli occhi e mi sono immaginata nell'atto del dipingere in uno stato di grazia e rilassatezza con un sorriso di pace e serenità... ma dallo stomaco piano piano iniziava a formarsi un certo nervosismo e disturbo per questa immagine mai appartenuta. In effetti la cosa è sospetta e in uno scritto riguardante il mio lavoro riletto da poco lo dico chiaro e tondo: “il tormento è la mia serenità”. Ho cercato di comprendere il perchè.
Dipingere, creare, mi turba dappertutto. Sia nell'intimo che fuori generando caos anche nel luogo dove lavoro. Una sensazione indefinibile di cui però non posso davvero fare a meno, un tormento così grande per essere ripagati con brevissimi momenti di inimmaginabile completezza. E' troppo poco, ma l'appagamento è così fortemente intenso da divenire semplicemente indispensabile.
Questo circolo vizioso crea un'indubbia perenne tensione, ma non appena si riesce ad annientare la mente che crea solo sconquasso e limita l'essenza, quella parte che saggiamente va oltre, conquista spazio seguendo libera l'indomabile istinto. E dunque finalmente anche io vado oltre e mi inebrio di quella appagante sensazione della libertà dell'essere, della propria identità, della propria espressione. E sono certa che proprio lì nasca l'essere, l'essenza dell'opera, in quel solo attimo.
Lì, come per magia l'opera prende vita, tutto il resto sono pennellate (da non sottovalutare ovvio), ma loro sono come il corpo attorno ad un appena nato soffio vitale, anima.
Dietro un'opera d'arte, immensa o piccola che sia, c'è davvero un incalcolabile turbamento, c'è la “raccolta” fatta nel tempo di emozioni, avventure, esperienze, dolori e stati d'animo vissuti direttamente, ma anche moltissimi, di quelli vissuti alttraverso i racconti di altre vite. Una raccolta fondamentale che nutrirà l'animo.
La mescolanza di tutto ciò è il tormento che genererà quel solo attimo.
Tutto questo strazio per brevi momenti di appagamento, varrà la pena? inutile pensarci, la risposta è sempre nel proprio fare.
In questa nuova apertura studio potrete vedere le ultime opere nate e quelle che stanno nascendo. Potrete toccare di nascosto i colori rigorosamente senza tappo che poi vi macchieranno e sarete scoperti. Potrete sentire i profumi. Ascoltare le pietre. Vivere per qualche ora in un mondo nuovo.
Ma soprattutto, ruberò un po' del vostro tormento.
"Lì e Ora"
Titolo: Lì e Ora - performance di Donatella Vici opere di Viola Di Massimo
Quando: 12-20 maggio 2018
Orari apertura: 17.30-21.30
Sabato 12 maggio: apertura studio con performance “immobilità presente” dalle 17.30 ogni ora fino alle 20.30
Dove: Studio Arte Viola, Via Rodolfo Morandi 3 - 00139 Roma (quartiere salario)
Informazioni:
Sito web: www.violadimassimo.com
Ingresso libero
Ho scritto correttamente sì, lì ed ora perché non c'è yoga che tenga, non c'è filosofia, non c'è saggezza non c'è nulla che mi vieti di pensare che noi, qui e ora, non ci siamo davvero quasi mai.
Sono fermamente convinta che l''unico momento in cui il qui e ora sia davvero una frase più che esatta sia unicamente durante il sonno. Mentre si dorme un unico pensiero diviene ampio, vasto. In quel pensiero che si allarga a macchia d'olio noi percorriamo un mondo che si crea ad ogni attimo, scaliamo montagne, qui e ora, viviamo la bellezza più estrema, qui e ora, la paura più terrificante, qui e ora e l'emozione più potente, qui e ora.
Ed è proprio in quel momento eterno che il tanto pronunciato qui e ora diviene una vita vissuta attimo per attimo, intensamente, in tutte le sue possibilità.
Ma poi ci si sveglia: mentre facciamo colazione, prendiamo il tram, lavoriamo, siamo costantemente lì ed ora. Preoccupazioni, piccole felicità o dolori si uniscono ai gesti quotidiani e ci portano col pensiero ovunque mentre digitiamo una lettera al pc, realizziamo un progetto o stiamo con qualcuno.
La realtà moltiplica il pensiero, il sogno ce ne fa vivere appieno e decisamente, uno solo.
Lì e ora.
Qui e Ora.
Ecco questo è il titolo della mostra del 12 maggio nello Studio Arte Viola: “Lì e Ora”, perché mentre voi sarete nel mio studio ad osservare le mie opere, la performance di Donatella Vici, o ad intrattenervi con sconosciuti appena conosciuti, fare domande... sono certa che sarete anche altrove, al mare, alla serata del giorno prima, alla preoccupazione che verrà poi.
Ma so anche che qualche giorno dopo, le opere, lo studio, le artiste conosciute in quell'altrove vi verranno in mente, magari mentre farete un progetto, mentre digiterete una lettere al pc o starete con qualcuno.
Ecco: sappiate che io sarò ad aspettarvi, ci rincontreremo lì e ora e condivideremo il momento perché esattamente la stessa cosa, capiterà anche a me.
I vissuti ce li portiamo dietro come cose di valore da tirare fuori quando l'istinto lo decide, ed è proprio lì, o qui, la ricchezza: un attimo vissuto stando altrove, ce lo riporteremo in un altro altrove, poi un altro, e un altro ancora...
Viola D.M.
Donatella Vici www.emmebifactory.com - RAW art week - Facebook: Mesia Space arte contemporanea.
Artista visivo e performer vive e lavora a Roma.
Ha vissuto in Francia ed in Norvegia, svolge attività artistica dal 1984 utilizzando differenti tecniche e materiali: carta, metallo, vetro, acqua. Realizza opere, installazioni, videoinstallazioni e performance. Il concetto di “trasformazione” è un leitmotiv che ricorrerà, attraverso gli anni, nella sua ricerca artistica attraverso un indagine ed una sperimentazione dei processi di trasformazione dell’acqua: stato liquido, vapore, ghiaccio e suo dissolvimento. Si interessa alla vibrazione sonora in rapporto alle arti visive. Collabora con compositori di musica elettronica, fa parte di Mesia Space arte contemporanea e di Ignorarte.
Viola Di Massimo: www.arteviola.com
Artista, vive e lavora a Roma.
La sua ricerca artistica inizia nel 1996 con lo studio del nudo femminile assieme al concetto di uguaglianza proprio nella diversità nella forma e nell'identità. Dopo l'Accademia di Belle Arti di Roma partecipa a numerose collettive e personali. Dal 1998 apre il proprio studio alle visite su appuntamento dove è possibile vedere le sue opere. Dal 2011 lo studio è anche spazio aperto al pubblico per eventi organizzati dall'artista. Le luci, i pigmenti rossi, le matite su carta, i video, le sculture, le tele e i soffitti inclinati fanno sì che lo studio stesso sia opera-installazione e l'osservatore divenga inconsapevolmente protagonista dell'opera.
Un Lituus in studio d'artista 2
Titolo: “Un Lituus in studio d'artista 2”
7 e 8 aprile 2018 - 18.00 - 21.30
Programma:
-sabato 7 aprile ore 18.00: presentazione della 2ª edizione del libro "Lituus - Gli Etruschi e le energie della Madre Terra" di Andrea Amato - dalle 19.30 visita alla mostra.
-domenica 8 aprile: visita mostra 18.00 - 21.30
Opere esposte: Vito Maria Simius, Viola Di Massimo
Dove: Studio Arte Viola, Via Rodolfo Morandi 3 - 00139 Roma
Per info: info@arteviola.com - www.violadimassimo.com
Ingresso libero
Il 7 e l'8 aprile lo Studio Arte Viola aprirà nuovamente per due giorni di mostra e per la presentazione della seconda edizione del libro "Lituus - Gli Etruschi e le energie della Madre Terra". I protagonisti saranno Andrea Amato autore del libro, Vito Maria Simius autore dei disegni e Viola Di Massimo che ospiterà questa iniziativa nel proprio studio d'arte e presenterà le ultime opere realizzate.
Dietro le quinte di un'opera d'arte - mostra di Viola Di Massimo
Via Morandi Rodolfo, 3, Roma, 00139 RM, Italia
Titolo: “Dietro le quinte di un'opera d'arte”
Quando: 1-2-3 dicembre 2017
Orario: 17.00-21.00
Dove: Studio Arte Viola Via Rodolfo Morandi 3 00139 Roma
Per info: info@arteviola.com - http://www.arteviola.com/it/
Ingresso libero
Dopo la mostra Cafàrnao avvenuta ad ottobre, (per chi volesse il video è qui: https://youtu.be/261CWMcVy4U), questa volta il nuovo appuntamento sarà titolato: “ Dietro le quinte di un'opera d'arte”.
Nello studio, per coinvolgere al meglio l'osservatore nel lavoro dell'artista, oltre alle ultime opere realizzate, si potranno vedere anche opere in lavorazione.
Ogni artista ha un modo personale di confrontarsi e creare la propria opera ed è proprio questo che rende particolare e unico ogni studio d'arte.
Per cui i colori, i supporti, le preparazioni, le idee abbozzate, l'atmosfera movimentata e laboriosa che si può trovare in un luogo dove nasce arte, sarà al centro dell'attenzione.
Cafarnao - Viola Di Massimo
Via Rodolfo Morandi 3 00139 Roma - [email protected]
Dal 7 al 14 ottobre 2017 lo studio d'arte viola sarà aperto per la mostra dal titolo cafàrnao con RAW Rome Art Week, dalle 17.00 alle 21.00.
Cafàrnao - Viola Di Massimo - Studio d'Arte Viola - 7-14 ottobre 2017
Gli studi degli artisti sono spesso luoghi di grande confusione dove ogni cosa non rimane mai nello stesso posto ma vaga da un luogo all'altro come avesse vita propria. Il fascino è proprio questo: un'opera vista il giorno prima cambia aspetto qualche ora dopo e gli "attrezzi del mestiere" vivono nello studio una danza continua come fossero guidati unicamente da "un" pensiero.
Ma gli studi sono anche luoghi di grandi seduzioni, di incanto, di capovolgimenti dove l'artista avvolge lo spettatore racchiudendolo per un tempo relativo in un spazio insolito in cui la propria poetica diviene legge di un mondo fatto di pochi metri quadri, un mondo dove tutto è possibile e tutto si sovverte, ma anche dove lo spettatore può interagire con la propria consistenza dell'essere lasciando all'artista, al nuovo territorio conosciuto, una confusione in più come offerta, come intuizione su cui poter lavorare, trasformare, creare opera nuova.
Perché le intuizioni, e per Viola Di Massimo è vero dogma, non nascono mai dall'ordine, ma da un imponente e travolgente caos, da un intenso e movimentato cafàrnao.
La settimana d'arte Viola
Via Rodolfo Morandi 3 00139 Roma
Venerdì 26 maggio 2017 alle 19.30 si inaugurerà la mostra dell'artista Viola Di Massimo nello Studio d'Arte Viola con il concerto degli Strumentalizzati composto da Marco Turriziani e Salvatore Zambataro.Durante la mostra sarà proiettata l'ultima video-opera realizzata per il terremoto nelle Marche: “Intervallo – il cuore nella terra”.
L'esposizione proseguirà ad ingresso libero fino al 4 giugno con i seguenti orari 17.30-21.30.
Il 31 maggio Andrea Amato terrà una conferenza sull'inquinamento elettromagnetico: disturbi e consigli.
Studio Arte Viola, Via Rodolfo Morandi 3 00139 Roma – info@arteviola.com
PROGRAMMA:
26 maggio ore 19.00 concerto degli Strumentalizzati con Marco Turriziani e Salvatore Zambataro.
Contributo 10 euro, prenotazione obbligatoria a .
27 maggio - 4 giugno lo studio d'arte viola sarà aperto alle visite tutti i giorni dalle 17.30 alle 21.30 ingresso libero.
31 maggio ore 19.30 conferenza tenuta d Andrea Amato: “Inquinamento elettromagnetico: disturbi e consigli”.
Contributo 10 euro prenotazione obbligatoria a .
Marco Turriaziani: Diplomato in contrabbasso al conservatorio di Latina. Autore, cantautore, compositore, musicista. Ha lavorato in diverse formazioni orchestrali e da camera e in band come “Il latte e i suoi derivati” . Ha pubblicato il suo primo lavoro discografico nel 2005, continua esibendosi come musicista in teatro, l'ultimo lavoro discografico è “Straniero”. Ora si occupa di comporre colonne sonore per il cinema. Approfondisci su: www.marcoturriziani.it
Salvatore Zambataro: musicista. Diplomato in clarinetto al Conservatorio di Santa Cecilia. Si è esibito con numerosi musicisti ed attori di teatro quali Glauco Mauri, Memè Perlini, Ascanio Celestini. Ha registrato colonne sonore per la televisione ed il cinema.
Andrea Amato: studioso di architettura sacra, esperto di inquinamento elettromagnetico, tiene conferenze e corsi specifici su: labirinti, luoghi di architettura sacra, cattedrali gotiche, inquinamento negli spazi abitativi e lavorativi . Dal 2014 si occupa di arte eterica in collaborazione con l'artista Viola Di Massimo. E' fondatore della società Aetere's, approfondisci su www.aeteres.com
Viola Di Massimo: Artista. Vive e lavora a Roma, la sua ricerca artistica inizia nel 1986, si esprime attraverso la pittura, scultura, scrittura e video art. Crea un movimento dal titolo “Propaganda per la civilizzazione delle masse” in cui raccoglie le opere a carattere sociale come la violenza contro le donne e di genere. Dal 2014 collabora con Andrea Amato per il progetto sull'arte eterica. Da qualche anno apre il suo studio al pubblico per mostre, eventi e conferenze e da poco tiene un blog: Blogart. Le opere sono visibili su www.arteviola.com
La via della pietra e il femminino... sacro? - personale viola di massimo
via r. morandi, 00139 roma
Una volta entrati nell'atelier di Viola Di Massimo, ci si ritrova in uno stato di forte disorientamento quasi in un luogo labirintico dove lo sguardo fatica a posarsi su di un punto particolare e dove il corpo non sa che direzione prendere. Viola che ci accoglie lo sa bene, e ci dà il tempo, con discrezione, di realizzare meglio dove siamo. Forse dopo la terza volta che si vive quel luogo si riesce a capire la via o le tante via da seguire, ma ci vuole attenzione, concentrazione e prima di tutto, ci si dovrà rendere conto di essere divenuti parte integrante dell'opera visto che il luogo in cui siamo, è un'opera tridimensionale dove l'osservatore si trasforma e diviene fondamentale protagonista di quel tutto.
Ci sono molte vie da seguire: e se si mette bene a fuoco ci si accorge che ognuna conduce ad una via ben precisa chiara e visibile.
Nella la via della grafite, si verrà attratti dal librone rilegato a mano contenente segni a carbone e grafite e poi, in un moto naturale, lo sguardo seguirà la via e si rivolgerà verso il cielo per seguire altri segni appesi su di un soffitto. Se si decide di seguire la via della tela saremo trasportati con lo sguardo da opere realizzate da antichi e nuovi cotoni e da sacchi di juta, e lo studio piano piano diverrà grande ed inizierà ad avere una connotazione sempre più chiara.
Ne la via del gesto, troverete nei video proposti, piccole rappresentazioni di attimi di sostanza surreale, se ancora invece, seguiremo la via del legno, ci verrà naturale chiederci se le venature siano state fatte di proposito dall'albero per sorreggere o accompagnare un'invenzione. Ed in fine, se sceglieremo di prendere la via della pietra, troveremo figure che appaiono su antichi mattoni fatti a mano o pietre di ardesia o marmo, e scopriremo che forse nulla è stato creato "sopra" la materia, ma che dalla materia è apparso qualcosa che probabilmente già esisteva nella sua memoria.
E dopo aver percorso tutte le vie, scopriremo ad un tratto che tutto, ma davvero tutto, ci porterà a sentire l'essenza di quel femminino che l'artista negli anni, fra trasformazioni e nuove scoperte, ha maturato.
Siamo stati abituati ad ascoltare la parola femminino accanto alla parola sacro: e la prima domanda che mi viene in mente è... può esserci qualcosa di sacro anche in un femminino... contemporaneo?
Ho chiesto all'artista e mi ha detto con decisione e convinzione di sì, il perché però, forse, me lo dirà il 2 e 3 aprile durante le giornate aperte al pubblico.
Domenica 3 aprile alle ore 17.00 Andrea Amato ci parlerà del femminino sacro.
F.M.
orari
sabato: 17.00-22.00 (ingresso libero)
domenica: 17.00-18.15 conferenza (ingresso libero, è preferibile la prenotazione) prosegue mostra dalle 18.30 alle 22.00 (ingresso libero)
per info e prenotazioni: info@violadimassimo.com
www.violadimassimo.com - galleria studio viola - via r. morandi, 00139 roma
Sarà proprio forse la valigia a contenere tutte le idee, o la donna col cappello?
Non saprei, ma nei sogni accade lo stesso o di più: si abbracciano valigie che volano e a volte, siamo inseguiti da spinosi cactus in un loop che si ripete all'infinito ma la cosa davvero curiosa è che sembra sempre tutto così estremamente... normale.
Viola Di Massimo
Opere e labirinti
via r.morandi, 00139 Roma
Domenica 25 ottobre:
Ore 16.45 conferenza sui labirinti.
Dalle 18.00 alle 22.00 lo studio sarà aperto al pubblico per la visione delle opere esposte.
Per la conferenza è preferibile (ma non necessaria), la prenotazione - si prega di arrivare puntuali.
Per la vista alle opere: ingresso libero senza prenotazione.
Prendendo spunto dall'opera-labirinto "Ad ogni passo un Minotauro" realizzata nel marzo del 2015 e presentata in occasione della mostra nelle Marche ad agosto e dall'interesse suscitato, parleremo di labirinti con Andrea Amato che da qualche anno tiene conferenze a riguardo durante la giornata mondiale dei labirinti.
Il Labirinto è una delle geometrie architettoniche complesse più arcaiche che siano mai apparse sulla terra, civiltà lontane nel tempo e nello spazio hanno utilizzato questo signum sul terreno per orientare uno spazio sacro e convogliare le energie telluriche. Un percorso ingannevole, un viaggio verso il divino danzando al centro di se stessi per unirsi all’Uno.
Il Labirinto è l’armonia generata da un movimento e, come un viaggio, ha i suoi codici di percorso, si percorre danzando a piedi scalzi e cantando.
Dei perché di tutto ciò e di altro ancora parleremo il 25 ottobre a Roma nello studio di Viola
Di Massimo, per informazioni scrivere a: info@violadimassimo.com
Viola Di Massimo apre il suo studio per la giornata dal titolo: "l'opera d'arte, sei Tu"
Trovarsi nel luogo dove un autore crea è sempre emozionante ma lo è soprattutto per Viola Di Massimo che nel suo studio ha reso reale ogni elemento dopo averlo dipinto (collane, cappelli, sedie, tavoli, pavimenti, tende rosse...), perché convinta che lo spettatore si debba sentir catturato da un mondo nuovo camminandoci dentro, un mondo nato da una mente diversa. E' proprio per questo motivo che il suo studio, le esposizioni, le sue performance teatrali ed i video, sono opere in movimento, in cui lo spettatore diviene anche solo per poco, opera d'arte. (da: "Autobiografia di un pensiero fisso, dall'opera alla poetica")
"Lo spettatore è già un'opera d'arte, nessuno è uguale all'altro né per carattere né per fisicità o movenze. Per quanto noi artisti ci sforziamo di non somigliare ad altri nelle nostre creazioni, l'unico vero modo per essere unici è nel far divenire la nostra arte uguale a noi stessi, uguale alla nostra essenza, solo in questo modo potrà essere davvero unica."
Questo è ciò che Viola Di Massimo afferma e sarà felice di onorare questa unicità accogliendo chiunque lo desideri nel suo studio.
incontri
Se saremo fortunati potremmo incontrare gli attori, illustratori, musicisti e scrittori che hanno partecipato in questi tre anni agli incontri "OltreViola: pittura, teatro, musica e altri deliri", e cioè: lo scrittore Andrea Amato, l'attrice Lucia Ciardo, l'illustratore Vito Maria Fimia, l'attore Emanuele Giglio, la violinista Giulia Pacetto.
info: appuntamentoinstudio@violadimassimo.com - www.violadimassimo.com
Un Lituus in studio d'artista
Finalmente dopo la Giornata impensata tutta primaverile di maggio, dopo ben sette mesi siamo pronti per una nuova giornata particolare -anzi due- dal titolo un Lituus in studio d'artista, cosa vuol dire? continuate a leggere se volete e lo scoprirete, intanto vi informo che il 7 e l'8 dicembre 2013, in questi due giorni di pieno inverno, aprirò nuovamente il mio studio dove potrete vedere i nuovi dipinti, le nuove video performance e fluttuare fra profumi di olio di lino e trementina, disegni e idee, come sempre... ingresso libero.
Domenica 8 esattamente alle ore 19.00, l'ingresso diverrà unicamente su appuntamento per poter dare spazio agli incontri OltreViola: pittura, teatro, musica e altri deliri.
Come ormai saprete, questi appuntamenti avvengono sempre con autori che ho conosciuto e con cui è nata una reciproca stima e di conseguenza anche l'idea di fonderci per proporre idee nuove ed aprire ancor di più (o almeno tentare), le nostre menti.
Sono quindi davvero onorata di potervi invitare a far parte della presentazione del libro di Andrea Amato: Lituus, gli etruschi e le energie della madre terra.
E a proposito di ciò: ma voi, lo avete un Lituus?
Ma sì dai! quel bastone ricurvo che finisce a spirale e che decide il fas e il nefas, ossia se le azioni siano gradite o meno agli dei... no?
Beh... in effetti neanche io lo posseggo, ci vuole dedizione, saggezza, bisogna divenire -cosa per nulla facile- un Augure per poterlo avere, per poterlo usare, brandire e trovare finalmente il mundus.
Però, conosco chi lo ha: si chiama Caile Vibenna, un giovane etrusco che fa domande e si stupisce come tutti gli uomini arguti che fortunatamente nascono in ogni era: attraversa ostacoli imposti da anziani sacerdoti con un po' di timore e circospezione ma con l'ambizione di superarli, di ottenere la conoscenza, per poi scoprire e liberare il proprio potere... e la propria energia.
Caile nasce dalla mente dello scrittore Andrea Amato ma forse è meglio dire che la storia di Caile, è una storia scritta secoli fa. Nel tufo. E l'autore l'ha letta nel tufo e ce ne ha rimandato il fascino che lo ha colpito quando era ancora un ragazzo.
La lettura di Lituus è stata per me come la notte che Caile passa con la bella e sensuale Velaria: lunga e larga.
Sono rimasta coinvolta in un viaggio di passione, ironia, verità, culture e densa energia, uno di quei viaggi che non vorresti abbiano mai fine.
Le illustrazioni sono perfettamente in sintonia con lo scritto: realizzate da Vito Maria Fimia con estrema accuratezza e sarà possibile visionarle oltre che nella stampa del libro, anche originali, nei due giorni di apertura dello studio.
Poter condividere questo viaggio con chi lo desidera in un luogo dove di energia ce n'è in ogni angolo ed ogni segno attuale appartiene al primordiale, è il mio augurio.
Vi aspetto.
Viola Di Massimo
per informazioni dettagliate vai qui
Lituus di Andrea Amato è possibile trovarlo:
www.oacedizioni.com
www.andreamato.com
www.violadimassimo.com
realizzato da Paolo Colagrossi
Indifferentemente Indifferenti
-settembre 2011- (video: bBy5EUsOBjY)
"Indifferentemente Indifferenti" è il titolo dell'ultima opera in movimento creata da Viola Di
Massimo, resa pubblica lunedì 19 settembre 2011 e promossa dal movimento artistico
"Propaganda per la Civilizzazione delle Masse".
Dopo il cortometraggio "Lettera d'Amore da A. P. ma... sono di Destra o di Sinistra?" uscito
il 16 giugno 2011, l'artista continua a parlare della propria visione dell'umanità e del "senso
dell'altro", in modo ancora diverso.
Questa volta niente parole, sarebbero superflue, solo un cappello rosso, collana nera... in
sostanza la "solita attrezzatura" che l'artista propone nella scena, sia in un dipinto, sia per
una performance: un tocco di profondo surreale innegabilmente grottesco, fuso in una
realtà che alla fine, fra clacson e rumori, è anche troppo reale. Fondamentale la
collaborazione di Francesco Grassi che con ironia si presta alla realizzazione di questa
nuova ispirazione.
Sono 46 i secondi che Viola Di Massimo impiega per raccontare ancora che siamo tutti
uguali, che il disagio può appartenere a chiunque e volendo, anche l'indifferenza; 46
secondi per essere al passo con i veloci tempi attuali e dire che in questa era, in cui
l'apparenza conta più di ogni altra cosa, continuiamo a credere superficialmente che gli
altri siano solo per come appaiono.
Sarebbe ora di non fermarsi unicamente alla vista di un disagio visibile ma anche di uno
invisibile, sarebbe ora di rallentare, di domandarsi e domandare, sarebbe ora di voler
davvero conoscere.
Sarebbe ora, di andare oltre.
F.M.
Lettera d'amore da A.P. ma... sono di Destra o di Sinistra?
(iugno 2011 (video: 26435276)
“I Cavallier, l’arme, gli amori, le sorti dell’umana gente, io canto”
(da Italiarazzismo.it)
Questa volta Viola Di Massimo finalmente decide di divulgare uno dei suoi monologhi della raccolta di lettere d’Amore, precisamente la “lettera d’Amore da A.P. ma… sono di Destra o di Sinistra?”.
Viola Di Massimo, non è un’interprete e neanche un attore ma ha comunque da “dire” ancora una volta e, questa volta, certo un dipinto non basterebbe. Continua la sua ricerca artistica andando a cimentarsi con qualsiasi mezzo possa aiutarla a trovare l’opera: che sia la sua voce, la sua immagine, i suoi disegni, va bene tutto pur di raccontare al meglio l’ultima scoperta di vita o l’ultima emozione provata.
Le lettere d’amore sono scritte da un personaggio Protagonista (artista di professione) che, per incrementare i suoi guadagni, accetta lavori di vario genere e ad ogni esperienza avuta nasce una lettera che ne racconta la sua ultima relativa; lei, immancabilmente stupita, delusa, stravolta, esterrefatta, contenta… e con un dignitoso idealismo ottimista, mantiene l’entusiasmo nonostante… tutto.
La Protagonista quindi è il Personaggio che, in ogni lettera, si firma in modo diverso: la Viaggiatrice da Cavacecio, la Venditrice di Caramelle Bianche, la Viola Ecchimosi o la Pascolatrice di Egofili*, come il lavoro in cui si sta cimentando proprio all’inizio di questa ultima lettera.
Soliti sarcasmi sui qualunquismi? Soliloqui sui partitismi settari? Grottesche disquisizione contro ogni fede assoluta? No, il video-monologo di Viola Di Massimo è altro e oltre tutto ciò. E’ una piece virtuale nata attraverso un monologo su cui si è poi plasmato un video complementare quanto un elemento di puzzle; e proprio come un puzzle, la dimensione espressiva si compone a raggiera ogni volta di un elemento in più per la comprensione totale , da cui rimanda emozioni così interagenti da divenire complesse e spontanee al tempo stesso. Si tratta di satira così sagace ed umana da commuovere per i picchi da acuta ironia, le cui motivazioni e reazioni emotive eventuali, suscitano una tale ilarità da possedere il fruitore.
Ma tutta questa Arte da cosa nasce? Dall’avvicendamento tra incanto e disincanto del personaggio-protagonista; l’artista che, implume ma curiosa, inizia ad aggirarsi nei meandri dell’ortodossia politica, faziosa, classista, imbattendosi in codificati compromessi, tatticismi grotteschi, stitici sorrisi, in paradossali contraddizioni e premeditate cortesie; ingredienti fondamentali per una Buona Politica, ossia il grande sistema di riferimento in cui i corsi di Strumentalizzazione ed Egofilia, sono le variabili al primo posto, mentre l’ignoranza ne è la costante. Il gap esistenziale nasce proprio dal motivo per cui la protagonista accoglie la proposta di fare il Politico: per una sopravvivenza più garantita in termini di sussistenza, della propria arte. E questa è la chiave, qui si svela l’arcano, si scioglie il nodo dei significati profondi della natura di quest’opera: è una grande metafora sull’Umanità, sul’attenzione che si deve ad ogni essere umano, (diverso e unico tra tutti gli individui), sulla verità e autenticità di ognuno, sugli ideali e sui principi conquistati con l’impegno dell’onestà mentale ed emotiva, sui sogni da perseguire e sulla capacità di scegliere in virtù di tutto questo. E’ un messaggio contro l’integrazione amorfa, l’adeguamento facile, l’omologazione, l’ignavia, la logica della sistemazione istituzionalmente legittimata. E’ un invito all’immediatezza, alla ricerca di se stessi e dell’altro. E’ un grido di liberazione delle coscienze dai vincoli dell’opportunismo, dalle ipocrisie e facili auto assoluzioni. Verso la fine del monologo troviamo infatti un appello esplicito alla capacità di mantenere sempre in vita, in questa nostra vita, la speranza di poter ancora esperire, ascoltare, toccare, inebriarsi “di”, in una parola Sentire.
Mai rinunciare all’ Umanità nostra, di ognuno, di chiunque, di tutte le genti, i popoli, le sensibilità, le menti della civiltà Umana.
Marga Esposito
Il cammino dell'artista
maggio 2012 (video: G1_Q1jy4BOo)
Marina Abramoviċ , una delle più note performer esistenti, dichiara che una "performance" è
un'azione reale che si attua in una galleria e in presenza di osservatori, quindi, una
performance fatta altrove non avrebbe senso perché non sarebbe tale. Il suo esempio: se
produci il pane, anche il pane migliore, ma lo fai in panetteria, il tuo pane non è arte e sei
comunque un panettiere, se invece lo stesso pane lo fai in una galleria, quella è arte, in
quel caso una performance, e probabilmente tu sei un artista.
Discutibile? Forse. Come ogni cosa, aggiungerei.
Ma cosa accade quando un artista vive in un luogo d'arte? Tutto ciò che fa in presenza di
uno spettatore è una performance?
E se invece l'artista deve uscire per attuare la sua performance? In effetti non lo so, ma in
ogni caso ciò che vi propongo lo chiamerò performance e chiedo perdono a Marina
Abramoviċ se alla fine sarà solo una... passeggiata.
"il cammino dell'artista" è un inno alla ricerca artistica e al proprio creare: progredire,
andare avanti, proseguire sempre e comunque nella continua ricerca di un diverso punto di
vista.
Durante la camminata il pensiero si fa più profondo, le idee nascono, muoiono, si
sovrappongono, si fondono e si trasformano; gli umori cambiano assieme al ritmo del
nostro respiro e del nostro cuore; ci si ferma per qualche ostacolo, per uno stop, un divieto
o una deviazione; per un incontro spiacevole, perché c'è qualcosa che attira la nostra
attenzione, perché si è troppo stanchi, avviliti o perché inciampiamo o qualcuno... ci fa
inciampare.
Ma poi ci rialziamo e camminiamo ancora, continuando ad incontrare sfumature di *grigi di
payne, mescolanze di *rossi cadmio e di *gialli cromo, in un'alternanza e un'intensità che
solo la devozione per un'idea in crescita ci può dare.
Sceglieremo vie note su cui camminare perché un'artista a volte, nel proprio intimo, anela a
quella notorietà difficile da non desiderare in un'era in cui l'ego è al primo posto, ma
capiteremo anche, o sceglieremo consapevolmente, di percorrere vie piccole, silenziose e
anonime perché non sempre un'artista sarà riconosciuto, noto, o avrà addirittura voglia di
esserlo.
Io, noi, andremo avanti perché il senso del successo, a mio dire, non è quante persone ci
vedranno o quanti ci riconosceranno ma è andare avanti sempre e comunque nel nostro
credo, in un'idea che ci ha fatto davvero vivere plasmando la nostra vita per una passione
senza limiti, onorata unicamente da una profonda e solenne devozione espressa poi, in una
grande e unica scelta.
A "Il cammino dell'artista" possono partecipare tutti quelli che lo desiderano: tutti coloro
che sanno dell'importanza di un'idea; tutti coloro che, per ora, lo intuiscono solamente.
Ognuno indosserà qualcosa di rosso (che sia visibile) come simbolo della nostra scelta di
vita: il rosso è pathos ma anche tormento, in fondo, anche in una scelta... non esiste mai
un'unica faccia della medaglia.
Arriveremo alla Bocca della Verità, solo per ricordarci di essere sempre leali nei confronti
delle nostre scelte e... di noi stessi.
Come è nata l'idea di questa performance "il cammino dell'artista"? Ovvio! Camminando.
Vi aspetto
Viola Di Massimo