Nacqui in un paese dell'entroterra italiana, esattamente a San Severo in Puglia all'alba di un assolato 2 Agosto del 1959,
In quei luoghi ci rimasi ben poco, forse solo alcuni mesi, dopo di ché il trasferimento a Bari dove ho vissuto per i primi 27 anni di vita, poi ci sono state la Toscana e le Marche, ed ora di nuovo vivo in Puglia, nel Salento.
Che dire? Dal mio matrimonio in poi (ne1 1987) non ho vissuto che di arte, anzi abbiamo vissuto solo di arte perchè mia moglie(scultrice e pittrice) e mio figlio(musicista e liutaio) hanno sempre condiviso questa scelta.
L'artigianato artistico, anzi l'arte applicata per dirla meglio, fu la nostra prima passione, passando un po' per tutte le esperienze che il plasmare la materia trasmette.
Però nell'arte di strada ho trovato la dimensione più confacente, per l'esattezza in un arte di strada antica e connessa alle tradizioni della mia terra.
Parlo del disegnare per terra le effigi sacre venerate nelle feste patronali, ciò è arte e mestiere in verità mai espletati fuori dalla ricorrenza sacra anche se è vero che proprio da questo folklore nascono i madonnari.
Ho frequentato il liceo artistico di Bari ma devo molto di più alla pratica costante e ai consigli di chi ho incontrato nel percorso.
Per me arte è istinto avulso da intellettualismi e intenti decorativi, quando esposta l'opera deve emergere in contrasto con l'ambiente che la ospita, deve mostrare le cicatrici del suo formarsi cosicchè nella sua bruttezza viva.
La pseudo-perfezione-bellezza mi fa senso ed è morta, per questo la mia è“arte brutta”, anzi bruttissima quando riesce.
DOCUMENTARIO SUL FOLKLORE DIVISO IN TRE PARTI . LA TERZA PARTE È DEDICATA ALLA MIA ATTIVITÀ ARTISTICA NELLE FESTE PATRONALI
