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Piero Racchi

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INTUIZIONE ESPRESSIONE. PRIMO PREMIO GIURIA TECNICA

Via Giulia Natta 11 MILANO

domenica 18 maggio 2014
domenica 22 giugno 2014

CONCORSO INTERNAZIONALE D'ARTE CONTEMPORANEA 2014Testi critici a cura della Storica dell’Arte Chiara SalantiPIERO RACCHI
“natura e artificio”
Mai come in questo periodo in cui la natura sembra ribellarsi - con manifestazioni drammatiche - contro i soprusi
perpetrati nel tempo dalla mano dell’uomo, la ricerca artistica di Piero Racchi risulta attuale. In “natura e artificio”,
che appartiene a una serie di opere dal medesimo titolo, la Natura tenta di riconquistare terreno a discapito
dell’Artificio attraverso l’azione espansiva della vegetazione, che copre progressivamente la superficie metallica del
marchingegno meccanico. L’azione di rivalsa da parte della Natura non assume però le forme della catastrofe, bensì
quelle della rinascita, della riappropriazione dell’habitat peculiare e questo grazie all’uso da parte dell’artista di
colori vivaci, brillanti, resi tali dalla verniciatura che simula la levigatezza e la lucidità della porcellana. L’azione di
penetrazione della vegetazione acquista forza ed evidenza grazie al ricorso a una tecnica polimaterica in cui si
fondono elementi naturali e artificiali. Il discorso dell’opera di Piero Racchi finisce così per trascendere la riflessione
sul rapporto tra uomo e natura sconfinando in un ragionamento sul significato stesso dell’arte. Arte, il cui scopo è da
sempre quello di riprodurre la natura, in maniera più o meno mimetica a seconda delle epoche storiche. Arte, la cui
etimologia latina ars ci richiama ai concetti di mestiere, abilità, perizia, che sono gli strumenti con i quali l’uomo tenta
di ricreare la natura attraverso la simulazione, l’ “inganno”, ancora ars in latino. La pitto-scultura di Piero Racchi
dichiara quindi la centralità del rapporto uomo-natura non solo nella nostra esistenza quotidiana, ma anche
relativamente al ruolo dell’arte, il cui fine primo è quello di far maturare la consapevolezza del senso della vita stesso.
“natura e artificio” risulta un forte monito a un senso di responsabilità nonché un gioioso auspicio di una rinascita
della natura, perché è ormai chiaro che gli ingranaggi del meccanismo progettato dall’uomo si sono inceppa

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