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Moreno Zanibellato

Ritorna alla lista Aggiunto il 16 dic 2007

Trasparentismo e "Agguato Pittorico"

TRASPARENTISMO
e
“Agguato Pittorico”

Io credo che il figurativismo e l’astrattismo siano due componenti essenziali dello stesso modo di dipingere, devono convivere su una tela come convivono nel cervello dell’essere umano.
Il vuoto è governato dalla mente.

RAZIO IRRAZIO
FORMA INFORMA

Identificandoli come stesure pittoriche:
Uno, essendo frutto di un gesto più inconscio e interiore, ha bisogno di essere nascosto come base, di essere applicato per primo sul supporto, per poi fare capolino tra la stesura del secondo.
Certamente quest’ultimo deve essere sommario, veloce e incompleto per non lasciarsi lacerare definitivamente dalla violenza del primo e per non esaurire la sua natura irrazionale.
Il metodo è l’inganno, l’inganno pittorico, l’agguato a se stessi e alla propria razionalità.

L’agguato pittorico a se stessi lo si tende sfruttando la parte poco confidenziale di se stessi, la mano sinistra, l’occhio sinistro, realizzando sfondi pittorici istintivi ed informali per poi sovrapporvi immagini e non illustrazioni.
Un’ immagine è mentale, è un monumento inconfondibile e innaturale. Un’ illustrazione è reale e rielaborata mentalmente.

Ingannare il proprio raziocino è lasciare al caso lo spazio pittorico è sfruttare il dinamismo e l’incoerenza di:
Supporto, pigmento e strumento.
E’ lasciare che gli strumenti orbitanti tra il pittore e la tela adottino un comportamento casuale e imprevedibile, è creare effetti che sfuggono al controllo dell’ideatore.

Lasciare che i due piani fondamentali e opposti coesistano sovrapponendosi senza coerenza e controllo.

La trasparenza crea uno stato di totalità e completezza; da stabilità e vibrazione, due luci di uno stesso sguardo, all’essere umano e alla sua più efferata creazione. Un elaborato pittorico deve avere le caratteristiche e le composizioni stesse della mente umana e dell’universo che la governa.



“La mente come unità medianica”

Il centro di ogni intenzione, il fulcro dell’universo, non è singolo ma dislocato.
La mente dell’essere umano accoglie in se, in piccole dosi, l’universo. E’ governata dalle stesse forze che governano il cosmo, è soggetta agli stessi stimoli, leggi e forze.

Il cosmo governa la mente come la mente governa il cosmo.
Tra i due c’è un continuo scambio di leggi ed informazioni.
La mente di un individuo creativo deve per forza di cose nominare, subordinare dei medium terreni e concreti per realizzare progetti cosmici.
Per dare forma a ciò che forma non ha, bisogna obbligatoriamente cambiare campo di gioco, è necessario passare dall’irrazionale al razionale con tutto ciò che ne comporta.
Per far si che il prodotto finale conservi ancora in parte le caratteristiche torbide, nebulose, primigene e pure del cosmo (che nella mente nostra si traduce in inconscio, memoria, sogno), bisogna ingannare la nostra razionalità, non lasciarsi distruggere l’idea dagli agenti mandati dalla realtà con il solo e meschino compito di trasformare un bagliore puro in un oggetto comune, in una semplice illustrazione senza carica cosmica.


MZ.

ArtMajeur

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