Maria Teresa Napolitano

E' quello che mi chiede chi deve cominciare un qualsiasi tipo di disegno, opera d'arte. Beh...da un qualcosa di elementare ma essenziale non solo per i principianti ma un po' per tutti: la griglia.

Sì, almeno lo è tantissimo per me.

Aiuta tantissimo nelle proporzioni che, soprattutto nel disegno realistico, devono essere non dico perfette ma quasi. Si chiama ritratto realistico proprio perché riproduce un volto come uscisse dal foglio, come fosse vero.

Che fare quindi? Stampate il ritratto, l'immagine dell'opera che avete scelto di realizzare. E cominciate a dividerla in settori, a fare la famosa griglia. 

Una volta fatta questa sulla foto, realizzatela sul foglio da disegno ma ingrandendola, o rimpicciolendola, come preferite.

Una volta fatta sul foglio da disegno, individuare le precise dimensioni e creare la base lo schizzo del vostro disegno sarà molto più semplice e veloce. 

Se qualcuno vi chiedesse qual'è il significato dell'arte per voi, cosa rispondereste?

Beh, per me è un qualcosa di molto profondo.

Avete presente cos'è il linguaggio non verbale vero? Ecco, l'arte è proprio questo: linguaggio non verbale e, proprio per questo, universale.

E non vedete l'arte solo come pittura, dipinto. L'arte è tante cose: musica, danza, disegno, scultura, pittura. Qualsiasi forma di espressione che non sia gestita dalle parole è arte.

Anche il soffio del vento, il rumore dell'acqua che batte sulle pareti..

Per alcuni potrà sembrare pazzo tutto questo...beh, non lo è.  E se lo pensate non è colpa vostra, no. E' soltanto perché la maggior parte delle persone non è abituata ad osservare, ad andare oltre. Si guarda ma non si osserva. Non si vede aldilà dell'occhio.

E invece tutti dovrebbero imparare ad andare oltre l'apparenza...oltre quello che colpisce a primo sguardo.

Pensate agli artisti più comunemente incompresi: gli astrattisti.

Senti sempre commenti del tipo" ma cos'è questo? Io non capisco nulla"..."sono tanti colori messi insieme..boh"...ecco...provate a riflettere sui colori, su quelli che sono stati usati, sulle forme...sull'animo di chi lo ha realizzato, sul perché ha usato un rosso piuttosto che un giallo vivace.

E con la mia arte voglio fare questo. Comunicare.

Quante volte nel mio lavoro coi ragazzi con problemi comportamentali ho usato l'arte per farli esprimere. Per parlare di sè quando non riuscivano, per timore, vergogna, a dire quello che era successo loro, quello che li muoveva a comportarsi in quel modo.

Ecco cos'è l'arte per me...comunicare...espressione di sè stessi..linguaggio dell'anima.