SARABANDA AL CREPUSCOLO (2009) Pittura da Tolemaios

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Certificato di autenticità incluso
  • Opera d'arte originale Pittura, Olio
  • Dimensioni Altezza 38,6in, Larghezza 55,9in
  • Categorie Quadri sotto i 20.000 USD
Ancient carnival scene on a beach at twilight time. 2 masquered mountbankers are dancing with 2 naked sylphids near the fire. Others groups do the same along the beach. Carnival time is celebrated everywhere in several dancing sarabandes. Il dipinto è parte del ciclo “Le Sante Sospese” Il dipinto illustra una scena ambientata su[...]
Ancient carnival scene on a beach at twilight time. 2 masquered mountbankers are dancing with 2 naked sylphids near the fire. Others groups do the same along the beach. Carnival time is celebrated everywhere in several dancing sarabandes.

Il dipinto è parte del ciclo “Le Sante Sospese”
Il dipinto illustra una scena ambientata su una spiaggia al crepuscolo ove zanni di “callottiana” fattura e giovani donne danzano sfrenati attorno al fuoco in una atmosfera carnascialesca e dionisiaca. Nei periodi in cui era concesso al popolo di mascherarsi, questo “scivolava” inesorabilmente nel dionisiaco mondo dell’ebbrezza, celebrando ciò che restava delle antiche Saturnalia, residui “pagani”a noi pervenuti come feste carnevalesche, tollerate seppur con sospetto dalle gerarchie ecclesiali romane. Si tollerava seppur per un breve periodo durante l’anno, la perdita del controllo, il predominio dei “bassi” istinti della carne, in contrapposizione al modello rigidamente ascetico-spirituale osservato normalmente in un mondo ancora troppo teocentrico.
L’idea del dipinto deriva dalle sarabande infernali del medioevo, dalle feste popolari e popolane legate al ciclo delle stagioni alla terra e all’agricoltura, quindi a Demetra dea della terra e dei campi; a Ade divinità del sottosuolo e degli inferi, dalle quali feste esala una reminescenza pagana non del tutto domata dai tanti secoli di dominio morale e temporale del culto di Cristo e della chiesa costituita in suo nome. Da tutto questo nascono le maschere popolari, poi ingentilite: prima Zanni Demoniaci come quelli di Jacques Callot, beceri e indistinti, lascivi, grossolanamente popolareschi, poi cerretani imbonitori di antiche fiere cittadine e paesane; Arlecchini, Harlekins, Hoillequins, la radice del cui nome va a perdersi in leggende e nei racconti di mezza Europa; i Pulcinelli portatori anch’essi di atavica quanto mitica fame e, via via scorrendo, nomi meno famosi ma altrettanto pittoreschi di Capitani vari (Spazzamonti, Spezzaferro, Fracassa……), Sganarielli, Frittellini, Trastulli e per finire il nome “evocativo” di Meo Squaquara! Maschere grottesche che si organizzano attorno ad una forma di rappresentazione teatrale fortemente di popolo e in contrasto diretto con la chiesa e la classe dirigente delle quali denunciavano le porcherie e le soperchierie. Essi rappresentarono e tennero vivo un mondo e una cultura di frontiera, che non si omologa, che non abbassa la testa di fronte alla potenza degli ideali ascetici, ma che resta ancorata al mondo e alla sua materia, a volte tragicomicamente come appunto l’atavica fame degli Zanni, di Arlecchino e di Pulcinella. Per questo nel ‘600 furono cacciati dall’Italia da una bolla papale. Si sparsero così in tutta Europa, rendendo immortale la Commedia dell’Arte.

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Sono nato nel 1957 e risiedo a Firenze, dove sono cresciuto. Dopo gli studi artistici ed esperienze nel campo del teatro sperimentale, a metà degli anni '70 comincio un percorso pluriventennale nel mondo dell’arte[...]

Sono nato nel 1957 e risiedo a Firenze, dove sono cresciuto. Dopo gli studi artistici ed esperienze nel campo del teatro sperimentale, a metà degli anni '70 comincio un percorso pluriventennale nel mondo dell’arte e dell'artigianato artistico. Nel 1976 inizio a realizzare maschere artistiche e teatrali in cartapesta. Nel 1978 fondo l’ “Atelier d’Arte I MASCHERERI” (vera e propria fucina di idee e realizzazioni artistiche) che in breve si impone all’attenzione nazionale ed internazionale e mi permette di girare in tutto il mondo esportando la mia arte, frutto di una ricerca artistica e iconografica sul teatro, la maschera, i riti ad essa connessi e il carnevale, potendo così conoscere artefici ed artisti delle più svariate tendenze.
Prallelamente alle maschere e alla scultura in cartapesta sviluppo la mia ricerca pittorica iniziando fin dal 1977 a frequentare il Centro culturale “BAFOMET” di Firenze, in quegli anni meta e palcoscenico vibrante di pittori, scultori, critici e personaggi del panorama artistico. Nel 1981 la prima mostra con la Ken’s Art Gallery di Firenze, seguita da altre sia in Italia che all’estero, invitato negli Stati Uniti, in Giappone, a Singapore e in Germania.
A partire dagli anni ’90 comincio a dedicarmi sempre più esclusivamente alla pittura ma, parallelamente alle mie attività nel campo delle arti figurative, si concretizza l’altra grande passione della mia vita: la musica, che ho sempre coltivato, soprattutto come percussionista, batterista e cultore della musica latina e caraibica. Dal ’92 fino al 2002 riscuoto un notevole successo nella veste di EL CHEVERE DJ, percussionista ed organizzatore di serate, eventi e festival musicali nell’ambito della musica latina. Questo non mi impedisce di continuare la mia attività pittorica che anzi ne ricava ispirazione e benefici, potendo entrare in contatto con altre realtà e paesi del mondo.
Infatti, dalla metà degli anni '90 fino al 2002, intraprendo un nuovo ciclo di viaggi di studio, in Italia e all'estero (anche in centro e sud america, dove oltre che arricchire la mia esperienza nel campo musicale ho potuto vendere alcune mie opere), realizzando bozzetti, disegni e scritti, materiale che servirà poi come base e nucleo fondante per le future opere. La mia diviene una pittura figurativa al cui c'entro troneggia la figura femminile, ambientata simbolicamente in uno spazio spirituale; un neopaganesimo critico nei confronti delle religioni e delle convenzioni. Ed è proprio nel 2002, dopo il giubileo del 2000, che inizia a formarsi l’idea delle "SANTE SOSPESE".
Nel 2002 si conclude sia l’esperienza di El Chevere DJ nell’ambito della musica latina, sia l’esperienza de ”I Maschereri Atelier”, fondamentale quest’ultima per sviluppare a fondo la modellazione, la pittura e la decorazione con e sui materiali più diversi. Infine dal 2005, dopo 2 anni “sabbatici”, mi dedico esclusivamente alla serie di dipinti denominati “LE SANTE SOSPESE”. In questo periodo sento l’es...

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