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KLINTEN FÄRGFABRIK (2020) Pittura da Mats Pehrson
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Venduto da Mats Pehrson
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Venduto da Mats Pehrson
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Opera d'arte originale (One Of A Kind)
Pittura,
Olio
su Tela
- Dimensioni Altezza 47,2in, Larghezza 27,6in
- Incorniciatura Questa opera d'arte non è incorniciata
- Categorie Quadri sotto i 20.000 USD Figurativo Architettura
Buildings and places have a story to tell.
Memories and a burden of a city’s soul.
Reading “Vanishing New York: How a Great City Lost Its Soul”, by Jeremiah Moss, became a starting point for a new series of oil paintings.
The book reports on the city’s development in the twenty-first century, a period of "hyper-gentrification" that has resulted in the shocking transformation of beloved neighborhoods and the loss of treasured unofficial landmarks.
As a reaction towards these changes of the urban landscape – both from my own observations in New York City and from traveling abroad - I peruse the cities to find old and sometimes even abandoned buildings and places, researching their history.
A history captured on to canvas, that otherwise might get lost and forever will be gone and forgotten.
The painting ”Keller Hotel”, shows a building from 1898 on 150 Barrow Street in Manhattan. It´s been abandoned since 1998 but due to being one of the last remaining waterfront hotels, and the stature of the architect, it became a New York City landmark in 2007. Part of its history, worth mentioning, is that from 1956 until 1998, the storefront of the hotel was called the Keller Bar, and it was said to be the oldest gay leather bar in the city.
“165 East Broadway”. The ground floor of this building is a Chinese restaurant, but between 1941 –1983 this place was the legendary Garden Cafeteria, a center of intellectual Jewish life on the Lower East Side – and a gathering place for poets and writers such as Isaac Singer and Elie Wiesel.
I spend time each year in Stockholm, Sweden. Here as well, a major transformation of the city’s landscape is taking place.
“Nitrolackfabriken”, depicts a paint factory from the 1940s. It’s been abandoned and vandalized since 2006 when the production of paint was moved to another city. The building is representing high cultural and historic value and has been categorized as such. Even so, the unique building is doomed to be demolished and the whole industrial area is being developed into another gentrified neighborhood.
My paintings will not last forever, but it’s an effort to honor our past, our history and maybe – a city’s lost soul.
The paintings are detail oriented without being photorealistic.
They are painterly with built up texture, visible brush strokes and emphasis on shadows and light.
Since I always have found beauty in old and even neglected buildings this project feels close to my heart.
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Il viaggio di Mats Pehrson nel mondo dell'arte è un racconto di esplorazione culturale ed evoluzione creativa. Nato a Karlstad, in Svezia, nel 1958, le attività artistiche di Pehrson lo hanno portato attraverso i continenti, tessendo una narrazione ricca di influenze diverse. Nel 1986, Pehrson mise piede per la prima volta nel vivace panorama artistico di New York City. Questo incontro iniziale ha innescato una connessione che sarebbe persistita a intermittenza negli anni a venire. Tuttavia, fu nel 1991 che intraprese un viaggio di trasformazione a Los Angeles, in California, affinando la sua arte e preparandosi per una carriera a tempo pieno come artista al suo ritorno a Manhattan nel 1993.
Il trasferimento a Willamsburg, Brooklyn, nel 1994 ha segnato un capitolo significativo nell'esplorazione artistica di Pehrson. Collaborando con Young Kwon, artista e professore coreano, ha approfondito nuove tecniche, ampliando gli orizzonti della sua creatività. La Noho Gallery in Mercer Street a Soho divenne una piattaforma per l'espressione artistica di Pehrson, ospitando diversi spettacoli che entrarono in risonanza con la scena artistica del centro.
Un momento cruciale arrivò nel 1997 quando Pehrson colse l'opportunità di vivere in un loft a Barcellona, in Spagna. Circondato dalla vivace comunità artistica locale e ispirato dall'arte catalana, in particolare dalle opere di Antoni Tàpies, si è immerso nella sua arte. Il suo ritorno a New York vide la manifestazione delle influenze spagnole in una mostra alla Noho Gallery.
Le conseguenze dell'11 settembre hanno lasciato un segno indelebile nel lavoro di Pehrson. In risposta alla risonanza emotiva degli eventi, ha creato una serie di 35 monostampe su carta da acquerello catturando l'essenza di Lower Manhattan. Questa serie è culminata in una mostra itinerante esposta a Stoccolma e New York City.
I legami personali riportarono Pehrson in Svezia, dove continuò a esporre ampiamente. La vita dell'artista si è intrecciata con traguardi personali, tra cui l'incontro con sua moglie e il trascorrere del tempo con i suoi genitori malati. Nonostante le sfide, questi anni hanno fruttato una serie di mostre di successo, consolidando la sua presenza in istituzioni e collezioni private in Svezia, Europa e Stati Uniti.
Le mostre di Pehrson, che vanno dal Katonah Museum di New York alla Volta Art Fair di New York, NY, mostrano l'ampiezza del suo impatto artistico. Dal Museo Vida in Svezia al Kulturhuset/Stadsteatern e Ahlbergshallen in Svezia, il suo lavoro ha lasciato un'impronta in spazi diversi.
Attualmente residente a Chinatown, Manhattan, Pehrson mantiene il suo studio in Beaver Street. La sua arte continua ad evolversi, un riflesso dell'interazione dinamica tra le sue osservazioni della vita a New York City e le influenze raccolte dai suoi viaggi globali. Mentre attraversa l'intersezione di culture ed esperienze, il viaggio artistico di Mats Pehrson rimane una narrazione avvincente di crescita, esplorazione e una connessione profonda con il mondo che lo circonda.
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Nazionalità:
SVEZIA
- Data di nascita : 1958
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Contemporanei Svedesi
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