Giovanni Morgese, l'arte che svela i segreti della vita

Giovanni Morgese, l'arte che svela i segreti della vita

Olimpia Gaia Martinelli | 12 dic 2021 4 minuti di lettura 1 commento
 

La produzione artistica di Giovanni Morgese, che è frutto dell'assemblamento di materiali poveri e di scarto, nasce con il proposito di voler svelare i segreti della vita umana...

61b208c1ecb124.96475572_giovanni-mrgese-nel-suo-atelier-2-2020.jpeg

Cosa ti ha spinto a diventare artista ? Quale è il tuo percorso ? 

Il desiderio di comunicare il mio io e le mie idee attraverso le tecniche dell'arte. Ho cominciato a lavorare in maniera continuativa e sistematica nel campo dell’arte nel 1980 dopo gli studi all’Accademia di belle arti di Bari. Finalmente potevo entrare a far parte del mondo dell’arte. Grandi aspettative, entusiasmo e voglia di mettermi in gioco. Ricordo la mia prima mostra personale: fu a Polignano a Mare nel 1980 nella galleria "Pino Pascali" presentata dal critico Anna D’Elia. La mia pittura fin dall’inizio era animata da un interesse spiccato verso la simbologia dell’uomo dalle sue origini ad oggi. Il tipo di pittura sentiva fortemente l’influenza dell’informale e dell’espressionismo astratto. Infatti mi affascinarono le ricerche di Gastone Novelli e Cy Twombly oltre che dei pittori americani degli anni ’50. 

Quali sono i 3 aspetti che ti differenziano dagli altri artisti ?

Le tematiche del mio lavoro: la religiosità insita nell'essere umano, il simbolo, l'ironia. 

Da dove viene la tua ispirazione ?

Dalla cultura cristiana appresa sin dai primi anni di vita e i testi sacri della Bibbia e dei Vangeli. Le riflessioni sul comportamento umano.

11.jpg

Parlaci del concepimento delle tue opere. Hai un lungo lavoro preparatorio o è spontaneo ?

Il mio lavoro nasce sia dallo studio e dalla progettazione delle idee attraverso il disegno, sia dallo stimolo di materiali vari - carta, legno, ferro, terreno, ecc. - che ho sotto gli occhi, soprattutto materiali di risulta che assemblo per dare vita a nuove immagini. Per fare ciò ho bisogno di molto tempo per giungere ad un risultato soddisfacente.

Cosa vuoi mostrare attraverso il tuo lavoro?

Con un costante approccio antropologico, realizzo una ricerca visiva basata sui caratteri semantici di una simbologia mistica volta al disvelamento dei segreti della vita. Dall’uso sapiente di forme geometriche essenziali, di scritture dal significato religioso, è nato un discorso che, tramite sensibili tracciati segnico-cromatici, ho intrapreso l’esplorazione delle verità trascendenti i limiti del reale e mai completamente decifrabili. In un lirismo teso tra astrazione e figurazione, tra emozione informale, gesto espressionista e progetto mentale, si è andato così conformando, negli anni, uno spazio visivo personalissimo, nelle intenzioni e nei risultati. Un linguaggio espresso in sculture, pitture, installazioni, disegni, microarchitetture, assemblaggi. Il flusso di icone e pittogrammi, l’automatismo scrittografico, i patterns decorativi, gli effetti segnici del gesto, l’istintività cromatica, hanno lasciato il posto - in questi ultimi anni - a una rigorosa operazione di filtraggio finalizzata a eliminare l’inadeguatezza di certi modi espressivi. Ora, nell’assenza assoluta del colore, nell’azzeramento del gesto, nella misura della forma aniconica, affiora una volontà di distacco, di allontanamento, un celato desiderio di negazione della soggettività, considerata quasi un ostacolo al raggiungimento di un puro equilibrio.

Nel tuo lavoro utilizzi delle tecniche o del materiale fuori dal comune ?

Prediligo i materiali poveri e di scarto che assemblo per creare nuove forme scultoree.

reperto-2020.jpg

Hai un formato prediletto ? Perché ?

Le mie opere non hanno formati uniformi. I materiali stessi mi suggeriscono i formati e i soggetti da rappresentare. Mi piace seguire il formarsi delle immagini quasi casualmente o provvidenzialmente così come a volte gli oggetti si organizzano.Mi affido al mio "saper vedere"..

Quali difficoltà incontri nel tuo lavoro ?

Gli spazi espositivi sono quasi sempre a pagamento e rinuncio a qualsiasi richiesta di questo tipo. Difficoltà nella comunicazione che toglie molto tempo al lavoro. Ho difficoltà ad essere il manager di me stesso, non ho le capacità. Vorrei solo pensare al mio lavoro fatto bene.

Come lavori ? In casa, in un atelier condiviso o privato ?

Ho uno studio tutto mio fuori da casa. Ho bisogno di uno spazio in cui concentrarmi senza le distrazioni del "mondo".

img-1051.jpg

Il lavoro di artista ti porta a viaggiare molto ?

Da tempo ho rinunciato ai viaggi che un tempo ritenevo indispensabili per il mio lavoro. Oggi viaggio dentro di me alla ricerca di risposte e stimoli che mi facciano crescere come uomo e come artista.

Qual è il più bel momento della tua carriera ?

E' stato quando il critico-scrittore Giovanni Testori mi ha chiamato perchè voleva vedere il mio lavoro.

Come ti vedi nel tuo lavoro tra dieci anni ?

Non aspiro a diventare una star. Mi basta quello che ho perchè consapevole del mio valore. Il futuro non riesco ad immaginarlo.

giovanni-morgese-cavallo-e-cavaliere-cm-40x42.jpg

Su cosa lavori attualmente ? Hai previsto a breve di esporre le tue opere ?

Lavoro il ferro da circa una decina di anni. Attualmente sto esponendo nella "Biennale della Murgia" ad Altamura (Bari - Italia) nel Museo Archeologico e sono molto soddisfatto.

Se avessi potuto creare un’opera famosa nella storia dell’arte, quale sarebbe stata ?

Una scultura di Alberto Giacometti.

Se potessi invitare a ce.na un artista celebre ( morto o in vita), chi sarebbe ?

Alberto Burri

Visualizza più articoli

Artmajeur

Ricevi la nostra newsletter per appassionati d'arte e collezionisti