Amore: dal figurativo all'astratto

Amore: dal figurativo all'astratto

Olimpia Gaia Martinelli | 12 feb 2023 9 minuti di lettura 2 commenti
 

Quando arriviamo al mese di febbraio, soprattutto in prossimità del quattordici, le tante tipologie di persone esistenti, che possiamo immaginare di incontrare al bar, si possono sommariamente riassumere in quattro diverse categorie umane, quali: il perfetto innamorati, gli odiatori d'amore, i cuori solitari, i vedovi piangenti e quei personaggi "strani"...

Julia Brinkfrau, Coppia lesbica nera , 2022. Acrilico su tela, 60 x 80 cm.

I luoghi comuni dell'amore

Quando si giunge al mese di febbraio, soprattutto in prossimità del quattordici, le molteplici tipologie di persone esistenti, che possiamo immaginare incontrarsi al bar, si riassumono, all’incirca, in quattro categorie umane differenti, quali: i perfetti fidanzatini, gli hater dell’amore, i cuori solitari, i vedovi piangenti e quegli “strani” personaggi, che, entrati in simbiosi con il loro animale domestico, prediligono questo rapporto scacciando potenziali, noiosi e più complessi candidati della stessa razza. Se volessi parlare a tutte queste persone, convincendo anche le più scettiche a riguardo dei benefici della vita di coppia, mostrerei loro un lungo repertorio di capolavori romantici, sicuramente comprensivo de Il bacio (1859) di Francesco Hayez, dell’Amore e Psiche di Antonio Canova (1787-1793), de L’abbraccio (1917) di Egon Schiele, etc. In realtà però, dato che nella nostra epoca rivendicano, giustamente, la legittimità anche “altri” tipi di amore, i quali esulano dal più “classico”, nonché favorito dalla religione, legame “basico” tra uomo e donna, cercherò di catturare l’attenzione anche del più scettico hater delle relazioni o del fan del simpatico binomio “uomo-chihuahua”, presentando una storia d’amore che, più contemporanea, infrange diversi cliché in nome del battito del cuore. Mi riferisco ad una tra le opere più provocative di Banksy: Kissing coppers (2004), stencil volto a raffigurare due poliziotti britannici, che, strettamente abbracciati, scambiano le loro salive, in uno dei gesti più popolari tra le manifestazioni del sentimento reciproco. L’opera, inizialmente realizzata sul muro del pub The Prince Albert di Brighton, intepreta l’atto amoroso in bianco e nero, all’interno di un contesto sapientemente studiato dall’artista, in quanto, la suddetta cittadina britannica, è stata definita la capitale LGBTQ+ del Regno Unito. Se con la suddetta descrizione l’hater dell’amore mi guarda storto e l’uomo-chihuahua è ancora scettico sui benefici tratti dai rapporti tra esseri umani, aggiungo, quasi per convincerli, che il potere dell’amore di Kissing coppers non si limita solo allo sbaciucchiamento, poiché Banksy ha usato questa manifestazione del sentimento, per farsi portavoce di una denuncia sociale, volta a condannare l’omofobia che, a tutt’oggi, invade il mondo militare.

Anatassia Markovskaya, Tender kiss , 2017. Acrilico su tela di lino, 120 x 90 cm.

I gesti dell'astrattismo amoroso

Al fine di continuare nel mio tentativo di convertire ai piaceri dell’amore anche i più refrattari, cercherò un modo originale per raccontare come tale sentimento si sia manifestato nell’arte, facendo anche riferimento al movimento “meno popolare” di questo contesto: l’astrattismo. Quanto appena dichiarato potrebbe sembrare alquanto assurdo, in quanto, nonostante il trionfo del figurativismo e le sue esplicite, nonché classiche, manifestazioni, il sentimento dell’amore resta pur sempre un inspiegabile concetto impalpabile, che, di conseguenza, può ben sperimentare una più affine indagine artistica priva di riconoscibili figure e gesti plateali. Cercando però di integrare le molteplici visioni dell’amore all’interno di un unico e fantasioso racconto, volto a valorizzare punti di vista più o meno sfruttati, agirò, servendomi di una stravagante immaginazione, volta a consentirmi di trovare affinità tra le più chiare manifestazioni del figurativismo e alcune delle opere d’arte astratte degli artisti di Artmajeur, le quali, presentano chiari riferimenti al mondo più romantico tramite il loro titolo, le parole contenute al loro interno, i colori usati, i simboli, etc. Al fine di svelare questo inedito procedimento di analisi delle opere d’arte, basato principalmente sulla ricerca di “similitudini”, comincerò avvicinandomi lentamente a Tender Kiss di Anatassia Markovskaya, acrilico in cui l’amplesso romantico è indicato dallo stesso titolo dell’opera, la cui manifestazione sentimentale credo sia riconoscibile nella vistosa figura quasi circolare e di colore arancione, in quanto tale cromatismo trasmette tutta quella tipica energia erotica, volta a propagarsi dall’incontro di due bocche. Alla ricerca “dell’anima gemella” figurativa di quest’interpretazione astratta mi sono imbattuta in una delle opere sull’amore più famose di tutti i tempi, ovvero Il Bacio (1907-08) di Klimt, all’interno della quale si presenta una “medesima” forma circolare, costituita dalla testa dell’effigiata, volta ad unirsi alle decorazioni del suo abito e ai suoi capelli, piccolo nucleo compositivo che, oltre ad ospitare le mani degli amanti, si fa carico anche di parte del volto dell’innamorato, intento a baciare. 

Greg Thomas Bryce, L'abbraccio , 2022. Olio su carta, 25 x 25 cm.

Passando dai baci agli abbracci, The embrace di Greg Thomas Bryce, artista di Artmajeur, ripropone, nelle sue pennellate vorticose, un probabile moto ondoso di strette tra molteplici amanti, che, nella loro passionalità, non si privano di essere, talvolta, anche un po' crudeli l’uno con l’altro, facendoci venire alla mente, con tanta immaginazione, la spietatezza della donna vampiro di Munch, ovvero la complice appassionata del noto dipinto Love and pain (1895). Proprio quest’ultimo capolavoro raffigura due amanti che si abbracciano, anche se, la fiammante protagonista pare, allo stesso tempo, baciare, o mordere, il compagno sul collo, dando vita ad un amplesso che l’artista ha riproposto in sei versioni, realizzate tra il 1893 e il 1895. A questo punto una domanda sorge spontanea, può forse l’astrattismo, rispetto al figurativismo, celare maggiormente, ovvero tenere quasi nascosto, l’esplicitazione delle sofferenze apportate dall’amore? Sicuramente l’uso del colore e la modalità di stesura di quest’ultimo significano molto in termini di coinvolgimento emotivo dello spettatore, ma forse, quanto narrato, se non esplicitato nel titolo, può sempre risultare molto labile, personale e soggettivo, di conseguenza meno diretto e immediato della canonica raffigurazione del reale. In aggiunta, l’uomo è da sempre abituato a dare una forma, sia al bene, che al male, concetti astratti che solo quindi il figurativismo ha reso chiari e stereotipati nell’immaginazione umana. Passando ad un'altra manifestazione dell’amore, prendo adesso in considerazione un gesto, che, seppur più pudico, è volto ad esplicitare senza esitazione l’esistenza di un legame affettivo tra due persone: parlo del più “pratico” incontro tra le mani degli amanti, ovvero il più semplice, naturale e scontato darsi la mano, azione che, se eseguita davanti agli sguardi dei più testardi antagonisti della coppia, quali insidiosi e pluri-rifiutati pretendenti, pare pacatamente urlare la rivendicazione di un legittimo diritto di “proprietà”. A questo punto, per fare un po' di ironia, potrei citare il Discorso sull’origine e i fondamenti della disuguaglianza, in cui Rousseau, che, afferma come la proprietà privata sia l'origine di tutte le diseguaglianze, pare quasi comprendere tutte le lamentele di quelle persone che non posso tenere la mano di chi è, forse, già felicemente preso. Augurando a quest’ultime di trovare la mezza mela o la più semplice e proficua serenità mentale mi presto a citare, come una sorta di buon augurio, l’Autoritratto con la moglie Isabella (1609-1610), opera di Rubens in cui l’artista celebra la sua unione con la giovane mediante una languida stretta delle loro mani. Descrivendo brevemente il capolavoro, la protagonista, elegantemente vestita, indossa uno sfarzoso abito composto da un corpetto damascato, arricchito da una giacca di tessuto nero lucido e goffrato e una lunga gonna che ricopre interamente le sue gambe, candendo sull’erba. Al contrario Rubens è seduto più in alto, posizione dalla quale offre la sua mano alla compagna, mentre, alle loro spalle domina lo sfondo un caprifoglio fiorito, pianta simbolo dell’amore coniugale, che si esplicita nella serenità dei loro volti.

Maria Esmar, Al tuo fianco , 2022. Olio su tela, 61 x 61 cm.

Come tradurre tale capolavoro mediante un’opera, in questo caso, a metà strada tra l’astrattismo e l’espressionismo? L’esempio più attinente celo offre l’olio di Maria Esmar, ovvero By your side, in cui i due protagonisti floreali ricordano le sopra citate figure con cappello, che, allo stesso modo, sono posizionate l’una di fianco all’altra, pronte ad attraversare ogni tempesta, o meglio siccità, dato il contesto, insieme!

Stacy Boreal, Sex , 2021. Acrilico su tela di lino, 160 x 100 cm.

Infine, l’ultimo gesto al quale presterò attenzione rappresenta la vera e propria unione carnale dei due amati, volta a manifestarsi nell’eterno chiacchierato atto sessuale, che, l’acrilico dell’artista di Artmajeur, Stacy Boreal, ha raffigurato mediante due figure ad incastro, simbolicamente disposte l’una sopra l’altra, come una sorta d’istantanea volta a procedere il momento dell’accoppiamento. A tale finezza interpretativa si oppone fortemente, all’interno del racconto dell’arte contemporanea, il punto di vista pseudo pornografico di Jeff Koons, esplicitato nella sua nota e discussa serie Made in Heaven, che, concepita per essere una risposta all’odierna oggettivizzazione del corpo umano, ha simulato le diverse modalità dell’atto sessuale usando come soggetti d’indagine l’ex moglie dell’artista Ilona Staller e lo stesso Koons. Scegliendosi come protagonista l’artista americano ha perseguito il fine di conferire alla sua ricerca figurativa una maggiore parvenza di veridicità, realtà, controversia e intimità, volta a convertire la vergogna con cui spesso si parla di sesso in una più razionale visione dell’atto, che, in fondo, fa parte dell’esistenza e della sopravvivenza umana.

Alla Grande, Lve_Pplypthychon_2, 2022. Lacca su tela, 57 x 57 cm.

I simboli ei colori dell'astrattismo amoroso

Come anticipato, l'amore è esso stesso un concetto, che di solito manifestiamo attraverso determinate sensazioni e movimenti, che possono essere indicati da parole, simboli e colori specifici, che, ancora una volta, ci riportano alla natura più astratta dell'amore. Le peculiarità dell'approccio di quest'ultima visione al sentimentalismo si ritrovano nell'astrattismo di Love_Polypthychon_2, un dipinto di Alla Grande, che utilizza la suddivisione strategica delle quattro parole, destinate a costituire il termine amore, al fine di creare un maggiore impatto visivo, arricchito dalla presenza di sfondi colorati e vivaci, che si svelano dietro ogni vocale o consonante. Un tale stratagemma da ottico sembra invitare lo spettatore a scansionare bene la parola che legge, per focalizzarsi maggiormente sul suo significato, riflettendo sul concetto che sta alla base della vita di ogni essere sulla terra. D'altra parte, per quanto riguarda il racconto della storia dell'arte, la parola "love" "compilata in modo simile" riporta alla scultura iconica di Robert Indiana, mentre, per quanto riguarda gli sfondi a strisce, in parte psichedelici, potrebbero forse rappresentare la "fusione" di punti di vista sulla linea di Sean Scully e Victor Vasarely. Al fine di invitarvi alla conoscenza di quanto appena affermato, credo in particolare che l'artista di Artmajeur abbia forse tratto ispirazione da Scully's Blue (1981) e da Vasarely's Vonal-Stri (1975).

Isabelle Pelletane, Only love , 2022. Acrilico su tela, 60 x 60 cm.

Parlando di simboli, invece, credo che senza ombra di dubbio il cuore sia l'immagine più popolare che l'uomo abbia escogitato per esprimere l'idea dell'amore, probabilmente in riferimento al fatto che quando ci piace qualcuno i battiti di questo organi aumentano drammaticamente. In realtà, però, non solo il cuore subisce un cambiamento, poiché, il più delle volte, le nostre mani iniziano a tremare, sudiamo di più, le nostre pupille si dilatano, il tono della nostra voce cambia, ecc. per rappresentare un sentimento nobile? Inoltre, come è fatto il simbolo del sudore? Va bene, lasciando da parte queste sciocchezze vengo al punto, che è il lavoro dell'artista di Artmajeur Isabelle Pelletane, che nel suo acrilico Only Love ha "all'infinito" moltiplicato una serie di cuori sul supporto pittorico, celebrando ripetutamente questo ben noto simbolo dell'amore. Al suo punto di vista risponde però la storia dell'arte figurativa, che, anche in opere infelici fuori dal contesto amoroso, come L'estrazione del cuore di sant'Ignazio di Botticelli (1488) e L'autopsia di Enrique Simonet (1890), ha mostrato con orgoglio alcune delle peculiarità di questo organo capace di amare, venendo meno alla mera semplificazione simbolica.

Thia Path, I love red , 2022. Acrilico su tela, 100x100 cm.

Arriviamo infine al colore rosso, simbolo del sentimento passionale per eccellenza, che ha caratterizzato una moltitudine di opere astratte, ma senza necessariamente farsi portatore di significati affettivi. Ne è un esempio Untitled (Red) (1969) di Mark Rothko, che, più che una dichiarazione d'amore, sembra essere un manifesto stilistico, volto a riproporre le aree tipiche dei colori principali, che, destinate a riempire la maggior parte delle tela, si distanziano dai bordi stretti, con l'intenzione di mantenere le figure leggermente separate. Infine, in contrasto con il maestro statunitense, I Love Red, opera dell'artista Thia Path di Artmajeur, lega ancora, proprio come da titolo, il rosso al concetto di amore, tanto che in questo caso la pittrice espone il suo sentimento verso la stessa sfumatura appassionata.


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