"Oltre l'orizzonte quotidiano " (2003) Pittura da Stefano Rollero

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  • Opera d'arte originale Pittura,
  • Dimensioni Altezza 19,7in, Larghezza 29,5in
"Oltre l'orizzonte quotidiano" Collage polimaterico. L'Africa e i poveri si sono impadroniti del mio cuore che vive solo per loro. (Daniele Comboni) VIAGGIO IN EGITTO 2-9 GENNAIO 2004 Il 9 Gennaio 04 si è concluso il viaggio premio in Egitto organizzato dai Missionari Comboniani[...]
"Oltre l'orizzonte quotidiano"
Collage polimaterico.


L'Africa e i poveri si sono impadroniti del mio cuore che vive solo per loro.
(Daniele Comboni)


VIAGGIO IN EGITTO 2-9 GENNAIO 2004 Il 9 Gennaio 04 si è concluso il viaggio premio in Egitto organizzato dai Missionari Comboniani nell'ambito della Mostra patrocinata dal Comune di Roma e UNICAI tenutasi presso il Palazzo della Cancelleria a Roma, in occasione della Canonizzazione di Daniele Comboni. Segnalo che secondo i giudizi della giuria,formata da 10 persone appartenenti al mondo dell'arte, su 110 partecipanti ,sono stati assegnati i primi tre premi a Scarlato Giorgio, Stefano Rollero, Benelli Bruno.Si sono pertanto recati in Egitto Rollero e Benelli,quest'ultimo scultore e docente al Liceo Artistico "Alberti" di Firenze.

L'artista Scarlato invece per il 2 Gennaio era impossibilitato a partire. Inutile descrivere le bellezze naturali e storiche del luogo, il deserto, le piramidi, i templi, la Città del Cairo, il Museo,la Città di Assuan, l'anima di una terra, maestosa Città sulle rive del Nilo, secoli di Storia…….

Si e' trattato comunque di un'esperienza diversa da quello che puo' essere un viaggio "turistico" nel senso tradizionale del concetto, situazioni e fotografie che sicuramente i deplians sull'Egitto non fanno vedere;in particolare la Cairo vecchia,fatta di aree popolarissime dove la miseria e il degrado sono lì sotto gli occhi di tutti.E' proprio in questo contesto che operano i Comboniani,i quali cercano nel loro possibile di dare conforto, di aiutare coloro che abitano in veri e propri tuguri di miseria (questa situazione mi ha colpito profondamente).In aggiunta ho appurato in persona l'assistenza ai profugni Sudanesi, che scappano in Egitto da quel paese martoriato dalla guerra. Ecco che i missionari fondano un loro progetto che si basa su un'idea semplice: aiutare i ragazzi a crescere offrendo loro un luogo sano, alternativo e utile dove poter essere seguiti. Non vogliono sostituirsi alle istituzioni, al contatto con l'ambiente famigliare che rappresenta la base affettiva più sicura, ma vogliono tra queste due istituzioni, offrendo attività di assistenza, un pasto completo, ricreatività,la possibilità di lavarsi e curare l'igiene e la salute personale.

I Padri Aldo Benetti, Laurati Claudio, Barin Vittorio, Cruciali Giuseppe per citarne solo alcuni, hanno titolato questo progetto "Zabalin". Per realizzare tutto ciò, occorrono perennemente fondi, e vi assicuro che vengono dedicati esclusivamente ed interamente per queste iniziative, per quei giovani succubi dalla miseria, sia materiale che spirituale. Ho assistito giornalmente alle azioni beneficiarie dei Missionari, il loro mettere in pratica azioni ai bisogni primari dei poveri, con mille difficoltà, raggruppando Musulmani, Cristiani, Coopti, Egiziani e volontari stranieri.
E' stata per me sicuramente un'esperienza cosi' costruttiva che mi ha comunicato l'emozione di cio' che si può fare assieme.

I missionari Comboniani hanno una sede centrale a Roma.
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Biografia 1996. L’opera artistica di Stefano Rollero emerge da una sua attenta riflessione sull’arte per le immagini in generale, ma è quella del collage a catturarlo. Rollero rappresenta per noi un "fenomeno"[...]
Biografia 1996. L’opera artistica di Stefano Rollero emerge da una sua attenta riflessione sull’arte per le immagini in generale, ma è quella del collage a catturarlo. Rollero rappresenta per noi un "fenomeno" in un triste panorama artistico in cui gli "improvvisatori - improvvisati" pullulano "creando" autentiche banalità, trionfi della loro ignoranza e della preparazione tecnica e culturale più che elementare; da questo squallore emergono rarissime figure che, pur non avendo titoli accademici, riescono con un lavoro serio, umile ed intelligente, a fare cultura. Il nostro artistica ha, evidentemente, doti innate che è riuscito a coltivare ed affinare fino ad esprimersi in modo solido e maturo. Lavorare con collage e decolage è difficilissimo poichè l'ovvio, il banale, sono sempre in agguato, ma Rollero traduce con molta serietà, in modo sensibile e vivo, gli stimoli culturali, gli eventi, le occasioni visive in una ricerca appassionata in cui i frammenti, i flash, i momenti, come appena usciti da un grande caos, ritrovano una precisa collocazione e un preciso significato. A volte ironico, a volte testimone severo degli eventi della nostra epoca, altre volte lucido o feroce o stupito, Rollero si evolve continuamente, assoluto padrone di un linguaggio vivo e coinvolgente", infatti i suoi quadri sono apprezzati nelle mostre locali come in quelle nazionali ed internazionali, dove ha ottenuto significativi riconoscimenti e premi, come avviene per un maestro d’arte. Pippo Ciarlo.

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