Aggiunto il 4 nov 2010
IMERIO ROVELLI LACERATI CORPI
di Emiliano Bona (2009)
L’opera scultorea di Imerio Rovelli prevede da una parte la demistificazione del concetto di “bello” – inteso come sedicente scrigno di verità -, e dall’altra la consapevolezza che l’infinita possibilità di rappresentare il tragico è una fondamentale testimonianza dell’esistenza dell’uomo.
La figura umana diviene per l’artista il soggetto ideale non solo di una ricerca estetica, ma anche di una rielaborazione speculativa e intellettuale. Il corpo viene sventrato, deriso, oltraggiato: un atto antieroico di umiliazione e primitivizzazione del senso del reale e della vita. L’artista, giunto a questa temporanea sospensione della forma, rivolge al corpus un significato di presenza quasi scenica, teatrale: chiazze e dense colate di cera, motivi arabescati e organici che procurano una pelle “altra” al soggetto raffigurato, una nuova maschera, un nuovo abito.
L’agire artistico di Imerio Rovelli manifesta la natura maschile della ricerca del piacere inteso come attività fisica e sessuale: levare e aggiungere fino al raggiungimento dell’annullamento dell’anima e del corpo, della carne del mondo. La banalità e la quotidianità degli atti psicofisici dell’uomo vengono esaltate e cancellate, sollecitate e desiderate. L’opera dell’artista è un processo creativo di genesi dionisiaca di colori e materie, bubboni e ferite, esistenze tragiche ed enigmi irrisolti. L’individualità di ogni corpo decanta la propria solitudine e il proprio dramma attraverso la propria carnalità e presenza lacerata, forse ultime possibilità di testimoniarsi vivi nella realtà.
arteINcastello
di Lanfranco Ravelli (2001)
La rassegna"ArteINcastello a Calepio, è diventata uno degli appuntamenti artisticamente più significativi della zona. La mostra, che si impone per la qualità e la varietà delle proposte, riunisce pittori, scultori e ceramisti e offre, al tempo stesso, degna cornice dell'annuncio dei risultati relativi al corso di modellato in argilla. Gli artisti presenti quest'anno, cui ci pare doveroso rendere omaggio facendone specifica menzione, sono: Stefano Travi scultore, Giuliano Mannucci scultore, Antonio De Martino pittore, Daniele Turra pittore, Danilo Manenti pittore, Vittorio Vedovati ceramista-scultore, Walter Altini scultore, Maurizio Previtali scultore, Imerio Rovelli scultore, Silvio Tomasoni scultore, Giuliano Gaigher scultore.
Si tratta di personalità artistiche diverse, ma tutte egualmente impegnate nella ricerca di una cifra stilistica personale che appare in costante evoluzione e che perviene in alcuni casi, ad esiti ragguardevoli. Scorrendo l'elenco dei partecipanti è possibile cogliere il carattere singolare dell'iniziativa: il privilegio accordato alla scultura, che risulta dominante nella rassegna, costituisce, già di per sè, un vanto incontestabile. La scultura, infatti, è scelta artistica rara, specie se rapportata alla pittura e pochi vi si dedicarono nelle epoche passate così come pochi vi si dedicano nella presente; basti pensare che su dieci artisti solo uno, o al massimo, due sono scultori. Dunque, una rassegna questa di Calepio che va appoggiata ed incoraggiata per l'originalità della sua impostazione e, per il rilievo che si da ai ceramisti ed agli scultori che si occupano di sculture ottenute attraverso la fusione del vetro.
Elenco Pubblicazioni
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2001 ARTEINCASTELLO : Critica sulla mostra collettiva a cura di Lanfranco Ravelli.
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2009 LACERATI CORPI: Critica sull'opera personale a cura di Emiliano Bona.
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Pubblicazioni su: “Leco di Bergamo” - “Il Giornalino di Castelli Calepio” - “Circolo Culturale Greppi – Cataloghi e Riviste” - “ArteinCastello – Cataloghi, CD, DVD” - “InFranciacorta” - “Bergamo Avvenimenti” - “Il Giornale di Brescia” - “QUI Bergamo” - “La Voce Del Popolo” - “La voce di Palazzolo -ARTE” - “Brescia On-line”, “ArtKey TeKnemedia”, “EXIBART”, “UnDo”, “Info-Press”, “ArtsBlog”, “BrooklynArtProject”, “bergamoavvenimenti” e molti altri, (cerca con motori di ricerca ed acceleratori) anche sul WEB.
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Pubblicazione dell'opera premiata sulla pagina raffigurante il mese di Ottobre sul calendario 2010 dedicato a Fabrizio De Andrè, “IDEAndrè” dall'associazione “ImpulsesArt” di Ferrara.
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DVD dedicato ai premiati del concorso dedicato a Fabrizio De Andrè, “IDEAndrè” dall'associazione “ImpulsesArt” di Ferrara.
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Presentazioni animate a cura di Sarah Geraci; CD e DVD realizzati da Cristian Toresini, per conto di “ArteINcastello” rappresentanti le diverse edizioni della manifestazione.
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DVD dell'associazione culturale della Valle Brembana, dedicato all'esposizione di dicembre 2009 gennaio 2010.
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Alcune POESIE sono state dedicate ed ispirate all'opera: “Trasparenze” e pubblicate ed esposte nella mostra del “Piccolo Formato 2009” di Palazzolo sull'Oglio BS. Poeti: Fulvio Fapanni e Domenico Novali.
Da LA VOCE DEL POPOLO di Brescia
La Voce di Palazzolo 13/11/2009. Rubrica: ARTE
I “lacerati corpi” di Imerio Rovelli
a cura di Luca Bressanini (2009)
Arte e artisti palazzolesi alla ribalta. Nelle pagine culturali di questo numero si racconta della mostra che Brescia sta dedicando, negli spazi espositivi di Palazzo Martinengo, a Matteo Pedrali. “Lacerati corpi” è, invece, il titolo della mostra presente in questi giorni presso il Centro artistico e culturale palazzolese che propone una quarantina di opere dello scultore, pittore e ceramista bergamasco Imerio Rovelli. Allievo e assistente di Maurizio Previtali, dal quale apprende le tecniche per lavorare con la creta, Rovelli ama lavorare a contatto con la materia: creta, gesso, marmo, pietra, terre, ossidi, grafite, cere, sono alcuni esempi di materiali che nel tempo gli hanno consentito di creare infinite sperimentazioni di pregevole fattura.Tema centrale dell’esposizione è la figura umana, che diviene per l’artista soggetto di indagine speculativa ed intellettuale. Rovelli realizza sculture raffiguranti teste deformate e contorte, a rappresentare l’uomo moderno, che si trova svuotato ed annientato nell’anima. “Evanescenze ed annientamenti”, così Rovelli ha intitolato una serie di volti realizzati in argilla, che presentano ferite, macabre emaciazioni, segni di violenza dai quali emerge un forte senso di angoscia, turbamento, che invitano l’osservatore a riflettere sui reali valori dell’esistenza, mettendolo di fronte al confronto con realtà dissimili dalle nostre, ma che possono, con un niente, entrare a far parte della nostra vita, come osserva l’artista. Un’indagine psicologica che Rovelli porta avanti nelle serie di figure in terracotta solitarie, i “lacerati corpi” appunto, nelle quali la materia deformata, diviene il simbolo della lacerazione interiore dell’uomo di fronte al dramma della solitudine, ulteriormente accentuata da patinature a freddo, realizzate con l’utilizzo di particolari inchiostri mutuati dal mondo della stampa industriale e colate di cera a freddo. Completa la mostra un’altra interessante sezione di torsi umani realizzati con resine sintetiche e decorati con inusuali materiali quali inserti di carte stagnole colorate o resine poliuretaniche. La mostra resterà aperta fino al 22 novembre il sabato e la domenica dalle 17 alle 20. Ingresso libero.
P R E – P O S T
IMERIO ROVELLI
Sito della Provincia di Bergamo (2010)
Una mostra pensata per proporre ed accostare la produzione più tradizionale a quella più recente dell'artista bergamasco. La Val Brembana accoglie l'arte di Imerio Rovelli e la contestualizza esponendola nella sala polivalente del Comune di Piazza Brembana. Rovelli ama lavorare la materia; creta, gesso, marmo, pietra, terre, ossidi, grafite, cere, bronzo, sono materiali che gli hanno permesso di creare infinite sperimentazioni di pregevole fattura. Rovelli realizza sculture raffiguranti teste deformate e contorte, a rappresentare l’uomo moderno, che si trova svuotato ed annientato nell’anima; una serie di volti realizzati in argilla, che presentano ferite, macabre emaciazioni, segni di violenza dai quali emerge un forte senso di angoscia, turbamento, che invitano l'osservatore a riflettere sui reali valori dell’esistenza, confrontandosi con realtà dissimili dalle nostre, ma che, con un niente, entrano a far parte della nostra vita. Un’indagine psicologica che Rovelli porta avanti nelle serie dei “lacerati corpi” appunto, nei quali la materia deformata, diviene il simbolo della lacerazione interiore dell’uomo di fronte al dramma della solitudine, ulteriormente accentuata da patinature a freddo, realizzate con l’utilizzo di particolari inchiostri mutuati dal mondo della stampa industriale. La figura umana diviene il soggetto ideale non solo di una ricerca estetica, ma anche intellettuale. Completa la mostra un’altra interessante sezione di torsi umani realizzati con resine sintetiche e decorati con inusuali materiali quali inserti di carte stagnole colorate o resine poliuretaniche. Il corpo viene sventrato, deriso, oltraggiato: un atto antieroico di umiliazione e primitivizzazione del senso del reale e della vita. L’artista, giunto a questa temporanea sospensione della forma, rivolge al corpus un significato di presenza quasi scenica, teatrale. La banalità e la quotidianità degli atti psicofisici dell’uomo vengono esaltate e cancellate. L’opera dell’artista è un processo creativo di genesi dionisiaca di colori e materie, esistenze tragiche ed enigmi irrisolti. Le “Skins” e gli “Animals” rappresentano l'ultima fase evolutiva delle scelte artistiche volte ad indagare una repentina deriva dell'umanità, mostrando pelli ed animali improbabili, stravolti da genetiche mutazioni e dalla deculturazione costante a cui veniamo assoggettati.
Sculture e dipinti nei riflessi di lago
Si apre il 3 settembre 2010, alle 19.30, la mostra d'arte contemporanea di quattro artisti:
-Dolorès Pezzotti,
-Giusy Dossi,
-Amalia Camplani,
-Imerio Rovelli,
che proporranno una veduta d'arte nell'ambito della manifestazione “Riflessi di Lago”, nella splendida cornice dell' Oselanda di Paratico.
Si proporranno sculture, dipinti ed installazioni anche site-specific, realizzate con spirito, materiali e tecniche differenti. Potrebbe intendersi come un incontro di tipologie ed affermazioni differenti, seppure unite da uno spirito artistico comune.
-Dolorès Pezzotti, poliedrica artista e interior-design italo-francese, realizza opere pittoriche astratte utilizzando olio, acrilico e smalti, nonché, sculture e composizioni in argilla, legno e pietra.
-Giusy Dossi, scultrice di lago e di fiume, opera nel campo della manipolazione della creta. Predilige un'arte figurativa, talvolta sfuggevole, volta alla ricerca della sensualità.
-Amalia Camplani, artista italo-svizzera, ama realizzare sperimentazioni a tutto tondo, dove emergono elementi di sofisticata ricerca formale e di analisi interiore.
-Imerio Rovelli, esegue opere in materiali sia organici che plastici, ottenute in seguito ad indagini psicologiche dove la figura umana diviene soggetto ideale di ricerca estetica ed intellettuale.