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Stefano Galli

Ritorna alla lista Aggiunto il 31 lug 2018

IL TELEFONO DEL BENZINAIO

Intanto non era da tutti avere il telefono, quindi per ordinarlo occorrevano solidi motivi. A Bice, per una attività come la loro, parve necessario averlo, quindi se lo fece installare.

 E' vero che sulla cosa ebbe notevole peso il parere di Paola, sua figlia, che più di essere interessata ai benefici per l'attività, essendo sensibilmente preoccupata di non avere ancora un fidanzato a vent'anni, supponeva che allargando le possibilità di contatto, avrebbe aumentato anche la capacità di trovarlo, un fidanzato, ed in ciò Bice era completamente d'accordo con la figlia.

Per cui, date queste premesse, e visto che il parere di Ubaldo, benzinaio di professione e detentore dell'unico distributore del paese e marito di Bice, nonché padre di Paola, non contasse nulla, senza neanche votare, passarono all'ordine di installazione dell'indispensabile mezzo di comunicazione.

Ubaldo non se la prese, sia perché di natura era calmo e distaccato, sia perché quando si ha a che fare con le donne e con certe decisioni tutte loro e sempre meglio stare zitti ed aspettare: prima o poi sarebbe arrivato il conto.

Passò il giusto tempo ed arrivò la bolletta, Ubaldo ne guardò l'importo poi rivolgendosi a Gabriele, il nipotino di di cinque anni, gli disse col solito tono indifferente e strascicato: "Adesso vedrai, la Zia farà i lampi". Ma Bice, da buona commerciante e donna, della cosa aveva valutato tutti i pregi e i difetti, per cui lesse la cifra con la semplice espressione di chi sa.

Ubaldo, per la mancata vendetta, colorò di delusione la propria indifferenza, ma Gabriele, Gabriele poverino, urlando e saltando, voleva che la Zia facesse i lampi.


                                          La pompa della benzina - 30x30 - 2017

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