Gabriele Donelli
Gabriele Donelli è un pittore italiano contemporaneo. Dipinge principalmente paesaggi, nature morte e ritratti, con i suoi segni espressivi personali.
Donelli inizia a disegnare da bambino, rimanendo sempre fedele a se stesso e al suo stile semplice ma efficace, che è visibile e riconoscibile per la forte bidimensionalità dei volti e delle pose raffigurate, che non diventano mai semplici caricature del personaggio nel dipinto, ma invece diventano silenziose riflessioni esistenziali in una frazione di secondo.
Gabriele Donelli è nato nel 1953, in Italia.
Scopri opere d'arte contemporanea di Gabriele Donelli, naviga tra le opere recenti e acquista online. Categorie: artisti italiani contemporanei (nato a 1953). Domini artistici: Pittura. Tipo di account: Artista , iscritto dal 2012 (Paese di origine Italia). Acquista gli ultimi lavori di Gabriele Donelli su Artmajeur: Scopri le opere dell'artista contemporaneo Gabriele Donelli. Sfoglia le sue opere d'arte, compra le opere originali o le stampe di alta qualità.
Valutazione dell'artista, Biografia, Studio dell'artista:
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Riconoscimento
Le opere dell'artista sono state notate dalla redazione
Biografia
Gabriele Donelli è un pittore italiano contemporaneo. Dipinge principalmente paesaggi, nature morte e ritratti, con i suoi segni espressivi personali.
Donelli inizia a disegnare da bambino, rimanendo sempre fedele a se stesso e al suo stile semplice ma efficace, che è visibile e riconoscibile per la forte bidimensionalità dei volti e delle pose raffigurate, che non diventano mai semplici caricature del personaggio nel dipinto, ma invece diventano silenziose riflessioni esistenziali in una frazione di secondo.
Gabriele Donelli è nato nel 1953, in Italia.
-
Nazionalità:
ITALIA
- Data di nascita : 1953
- Domini artistici:
- Gruppi: Artisti Italiani Contemporanei

Influenze
Formazione
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Les oeuvres de Gabriele Donelli
Donelli Gabriele est un artiste hors du commun au style inimitable. Les portraits sont ressemblants tout en étant à la limite de l'abstraction rappelant Picasso. Les couleurs chaudes et vibrantes sont choisies avec charme et harmonie. Les natures mortes nous interpellent et cassent la monotonie. L' humor apparait souvent au détour d'une composition. Une maitrise certaine dans ce style reconnaissable entre tous. Une créativité doublée d'une complexité artistique qui se cache derrière une simplicité apparent .
Denise Louin
Artiste et critique
Mars 2023
Janvier
Andavo felice gagliardo
blue d'un rosa tenue si vestiva
nell'aria il meriggio era presente
come a festeggiare 67 distanze.
Tutta l'intensità di quel grigio
verso fine janvier chissà
heavenly e un altra cosa a sera
tornò presto 24 presenze al sole
varietà infinità bella allegria :
3 bananas un rosso verde al mare.
Altra possibilità rinasce
nei pressi di 4 grossi ciliegi
in nebbie fioriti a marzo.
Gabriele Donelli
Dal romanzo di Gabriele Donelli " Valfrè & Emidia "
Portrait of Lucio Fontana
- Caffè ? - domandò Valfrè. Era ancora in pigiama.
- Latte e caffè e un bacio. - rispose felice la ragazza. Andò svelta alla finestra a guardare la bella mattina di dicembre fredda, e un aria leggera grigia da neve.
- Biscotti ? Ho iniziato una crostata di mirtilli ieri a pranzo l' ha fatta Federica : è molto buona ! -
- Una fetta abbondante di torta allora, merci. Je dois aller à l' hotel pour récupérer la valise. -
- Più tardi, ti aiuto andiamo insieme. -
- Très bien ! Merci. -
Durante la colazione Valfrè propose a Catherine che genere di intenzioni, cosa voleva fare in fatto di arte. La settimana scorsa aveva dipinto un singolare ritratto di Piero Manzoni e Lucio Fontana. Del resto possedeva una buona predisposizione alquanto originale nella ritrattistica. Però voleva sviluppare costruire qualcosa di moderno attuale che avesse qualche riferimento con il modo di esprimersi di questi due grandi artisti. Tagliare una tela era alla fin dei conti una conseguenza alquanto originale, uno stile vero autentico unico. Una situazione del resto molto romantica. La scatoletta della " artist shit ", chissà, poteva anche andar bene, però era più portato ad intraprendere un discorso artistico abbastanza tradizionale usando ancora i colori e relativi supporti.
Catherine era abbastanza legata ad una bella espressione artistica dove appunto lo stile cubista aveva riferimenti a conseguenze figurative. Anche le meravigliose straordinarie opere di Amedeo Modigliani non erano da trascurare. Comunque era interessata alquanto a quel che voleva intraprendere Valfrè.
Valfrè desiderava fare qualcosa come un impronta, in quanto aveva capito che l'opera d'arte è infatti un icona, qualcosa di originale, ermetico, e quindi bisognava agire così.
- Andiamo a prendere la valigia ? -
- Nous y voilà ! Però prima un bacio. - rispose la graziosa parigina.
- Nevica ! -
- Pour de vrai ? -
- Vestiti, sbrigati ! Tra 45 minuti ci sarà già dieci centimetri di neve. -
Gabriele Donelli
Amedeo Modigliani
In passato non ho mai trovato la necessità, e il desiderio di fare un ritratto al grande pittore livornese. Eppure mi piace assai la sua ritrattistica, del resto mi ha sempre affascinato il suo stile: soprattutto quella figura straordinaria e singolare, il busto dedicato a Paul Guillaume seduto, uno splendido olio su tela del 1916, 81 x 54 cm, che ho osservato spesso con ammirazione al Museo del Novecento di Milano. I volti di Amedeo Modigliani racchiudono nella propria elementare e sommaria fisionomia un significato, un qualcosa di ermetico, come se l'essenza stessa dello stile inconfondibile non permette lo sviluppo graduale di alcuni elementi consueti e anatomici più realisti. Il meraviglioso ritratto di Antonia dipinto un anno prima rispetto all'opera appena descritta sopra, è davvero una conferma lampante.
Portrait of Amedeo Modigliani
Antonia
1915
Olio su tela, 82 x 46 cm
Antonia trasmette infatti una meravigliosa dolcezza infinita : Modigliani vuole e desidera interpretare in maniera soggettiva il ritratto, e dare la massima importanza allo stile. La grandissima produzione ritrattistica del famoso artista di origine ebrea sembra avere una condizione statica per natura, eppure se si osserva bene la figura di Beatrice Hastings e in seguito i moduli stilistici usati per rappresentare Jeanne Hébuterne, sono trascorsi quattro lunghi e fecondi anni, si arriva ad una leggera ed evidente modifica nell'evoluzione creativa : infatti quest'ultima immagine è meno legata ad un icona, ad un principio ermetico, e acquista quindi una maggiore libertà espressiva.
Gabriele Donelli
2 aranciate
Felicità e aranciata
sette gelati ocra pistacchio
limone rosa chiaro
gennaio
può essere gagliardo
belle solitudini allegre
14 salti in rosso.
Felicità e aranciata
verde quasi giallastro in montagna
neve originale d'aprile.
Bella pioggia ridevo
che meraviglia !
Gabriele Donelli
Henri Matisse
Portrait of Henri Matisse
Fiori, pesci rossi, gioia, sassifraghe, interni con figure, limoni, felicità, gerani, meravigliose bagnanti, melanzane, allegria, anemoni, belle ragazze in giardino : questo era il mondo di Matisse. Mi piace molto la sua opera perchè è semplice, calda, leggera, e a volte così tanto leggera bella giovane che procura una situazione primaverile. I tratti fondamentali della sua pittura sono appunto : la naturalezza, l'eleganza e la raffinatezza.
Davvero una meraviglia, un capolavoro è il ritratto di " Madame Matisse " del 1913, un olio su tela, 145 x 97 cm : prevale nell'opera un gioco notevole di tinte celesti blu e azzurre. Un volto molto interessante dipinto con un tono leggero grigiolino pieno di scaltrezza e divertimento, un espressione veramente bellissima, dove un piccolo breve accenno di sorriso rende l'immagine alquanto dolce e lieta.
Le peintre et le modèle. Un tema risolto in maniera abbastanza originale : infatti queste giovani donne nello studio vicine ad un grosso cavalletto, e nei pressi d'una finestra aperta sono presenze gaie e silenziose, dove tutto è bellezza, semplicità.
Gabriele Donelli
390 castagne
Azzurra festa di neve
3 mele un torrente
giovinezza e febbraio
la bellezza della vita :
390 castagne allegre.
Gabriele Donelli
Giovanni Carnovali detto il Piccio
Portrait of Giovanni Carnovali known as il Piccio
Alla fine mi decisi. Feci quei cinque o sei gradini alla svelta ed entrai finalmente nel vasto salone del centro culturale per vedere la grande restrospettiva dedicata appunto a Giovanni Carnovali. All'inizio della mostra c'erano gli autoritratti giovanili del pittore di certo abbastanza straordinario e alquanto vagabondo per natura. Restai lì pressochè incredulo al cospetto di tali opere anche perchè non mi aspettavo così tanta raffinatezza di esecuzione, rammentai subito una personalità molto complessa e particolare, tra Raffaello Sanzio e Jean-Auguste-Dominique Ingres.
Chissà. Forse mi bastavano appunto questi due piccoli capolavori per capire l'essenza, l'anima dell'artista. Andai avanti. Osservai con parecchia meticolosità mista a soddisfazione quei ritratti piuttosto originali eseguiti dal Piccio nel trascorrere degli anni e mi resi conto della predisposizione e di quel forte talento naturale che possedeva. La fisionomia del volto resa così bene, l'espressione del carattere in quelle determinate persone senz'altro abbastanza singolari era una cosa meravigliosa da valutare. Insomma avevo davanti una straordinaria galleria di personaggi inconfondibili.
E per giunta codesti individui di probabile un poco abituali e originali abitavano nella piccola graziosa città lombarda e nei dintorni, quindi la situazione poco alla volta assumeva un notevole interesse e un' aria quasi familiare: chissà, a vederli così mi sermbrava di aver a che fare con certi tipi che incontro magari qualche volta pressochè di sfuggita in alcuni paesi un poco caratteristici qua e là nella campagna.
Manfredo Mariani è una conferma lampante.
Ritratto di Manfredo Mariani
1836
Olio su tela, 56 x 45,3 cm
Più osservavo l'immagine del quadro e più mi pareva, tutto sommato, di avere già visto o incontrato da qualche parte un essere del genere, chissà dove ... quella minuta opera che guardavo con ammirazione in poche parole era davvero un capolavoro. Tale personaggio raffigurato era un tipo di una certa età dall'aria particolare, abbastanza scaltra, un poco burbera, e forse piuttosto divertita. Costui, appunto Manfredo Mariani se ne stava tutto chiuso dentro ad una specie di enorme cappotto nero, e in testa portava con disinvoltura e un pò allegramente una semplice cuffietta del medesimo colore.
In seguito quando vidi i ritratti delle due sorelle Malossi ero molto contento. Infatti mi resi conto benissimo di quali capacità geniali era capace il grande pittore di Montegrino. Queste belle signore di paese non sono viste da un vetro un poco appannato, circostanza del resto che accadrà spesso e volentieri molto più tardi, bensì in una chiara e limpida situazione stilistica. Dai tratti somatici del viso traspare appunto il singolare carattere, che genere di persone erano. Certo che il Piccio ci sapeva fare moltissimo in codeste faccende : a dire la verità sembra che non abbia esagerato in quanto erano sicuramente tanto beghine e loquaci Teresa e Giuseppa.
Gabriele Donelli
November
November
scrivo :
abbastanza tutto felice
sorrideva il lago nel mentre
adagio 3 azzurri tenui gentili
chissà quale meraviglia di sole
bellissima mattina
ombre lunghe contente grigie
nei pressi un allegro albero
senza più foglie. Laggiù
rosa giallo celeste viola chiaro appena.
Trovavi una dolce fretta magra
scrivevo 4 altre cinque righe
ridevo un freddo intenso
luminoso del diciassette
novembre.
Gabriele Donelli
Landscape
Landscape
felice di maggio.
1 sentiero chiaro ocra
allegro tra alberi alti magri
un verdeggiare ancora
ragazza bella tracagnotta tanto.
Landscape
76 lucertole rose 49 papaveri
lucciole rane 4 grilli cicale
spighe di frumento già alto
bellissimi sereni cieli azzurri
verdi rosa gialli celesti caldi.
Pitturare 134 canvases
che meraviglia !
Gabriele Donelli
The works of Gabriele Donelli
Donelli Gabriele's work is characterized by the strong use of colour and line. Flat colour surfaces contrast with strong black lines.These lines in turn describe without much detail the images which are depicted slightly deformed but still quite recognizable. The colour contrasts, I believe, are what it is very important in his work as he mostly centers his interest in developing interesting sensations with their help. He brings shapes all in one ground even when there is description of space. As for the subject matter it ranges from landscapes to human figures and sometimes comical images.
Fotini Hamidieli
Artist and art critic
October 2022
Primavera
Finalmente è primavera
rosa verde e 47 marmellate
landscape acrilico stile cubista
felice contento estate bellissima
resto meraviglia così a pitturare
eppure qualcosa è celeste :
è una neve gialla d'agosto.
Gabriele Donelli
Pablo Picasso
Portrait of Pablo Picasso
Non avrei niente da scrivere in quanto le meravigliose opere di Pablo Picasso dicono già tutto. Un genio. Quando vado ad osservare la situazione ritrattistica del pittore di Mougins resto abbastanza felice molto contento innanzi ad una forza della natura di questa dimensione. I due massimi capolavori del novecento e di tutta la storia dell'arte sono appunto di Pablo Ruiz Picasso : Les demoiselles d' Avignon, e Guernica.
Comunque mi bastano due splendidi ritratti eseguiti dall'artista andaluso in un arco di tempo piuttosto distante : ad essere sincero 2 opere sono già troppe per comprendere chì era in realtà questo grande artista che si divertiva in maniera colossale a pitturare.
Ritratto di Ambroise Vollard
1910
Olio su tela, 92 x 65 cm
Mosca, Museo Puskin
Già parecchi anni addietro avevo individuato in codesto singolare quadro che in effetti la così definita " arte cubista " ha si qualcosa da spartire, però resta tale e quale l'essenza della fiosionomia. Pare che abbia usato la bacchetta magica. Infatti la struttura paciosa e altresì ad ampolla del baldanzoso grosso mercante imprenditore gallerista francese creolo è tutta nella caratteristica dei vari segni emessi da un abilità davvero straordinaria. Un capolavoro. Nonostante tutta quella baldoria di forme rettangolari circolari quadrate rotonde coniche risulta ugualmente emerge lo stesso, anche se qua e là vorrebbero magari aprire un altro interessante discorso più originale. Una forza della natura. Insomma tale opera composta da molteplici volumi di preferenza grigi e tendenzialmente su d'una tinta particolare molto vicina ad una Terra di Siena abbastanza scura sembrano intenzionati a voler fare costruire qualcosa : togliere mettere aggiungere diversificare accostare altre parti per modificare niente.
E' riconoscibile Monsieur Vollard, subito immediatamente all'istante : quasi quanto lo può essere una nitida fotografia riuscita al massimo.
Ritratto di Dora Maar
1937
Olio su tela, 92 x 65 cm
Parigi, Museo Picasso
Siamo avanti negli anni ormai, e lontani sia dalla grande avventura cubista che dal periodo classico. Che genere di situazione straordinaria sia qui, nel periodo che conobbe la bella affascinante Marie -Thérèse Walter a dire la verità non lo so. Solamente eventi carichi di originalità : uno stile davvero notevole meraviglioso eccezionale e questo a volte a quota abbastanza elevata. Infatti in codesto ritratto, pur essendo così generoso e straordinario, ha tutta la dolcezza elegante gentile della giovane bellissima fotografa di origine croata. Un capolavoro. Ad ogni modo sembra che l'estrosa pittrice Henriette Theodora Markovitch voglia abbracciare accarezzare in maniera alquanto intellettuale il grande pittore di Malaga. E rammenta qualche indizio relativo appunto alla madre stessa di Pablo Diego Ruiz Picasso. E quindi sfiora qualcosa che assomiglia tanto e magari troppo ad una semplicità molto elementare : sopra un meraviglioso disegno che sembra fatto da un bambino geniale monello dove il naso appare tanto frontalmente che di profilo dipinge in seguito usando un pigmento ad olio piuttosto acceso la bella carnagione del viso. E allora questo volto assai raffinato prende forma e vigore da un favoloso tono amarillo cadmio claro.
Gabriele Donelli
The works of Gabriele Donelli
I very much appreciate Gabriele Donelli 's painting work. It drew my attention with values that are extremely important to me : originality and an apparent simplicity of form. Apparent, because behind, seemingly, modest form hides a great intuitive sensitivity to the surrounding reality. The simple, austere drawing is a structural synthesis, keeping in check the sensual color combinations, which, also only seemingly, have a decorative value. The simplicity of colors and construction create an extremely saturated painterly reality, synthesizing it into a convincing artistic message. The levity and, at the same time, density of this message determine its originality.
The artistic effect is similar to the rare literary skill of encapsulating the content of a long paragraph in a single sentence. This sensual and decorative syntheticity makes Gabriele Donelli 's work extremely fresh, even, despite the author's age, youthful. It is also uniquely approachable, not separating itself from the viewer with the complexity of painting technique or symbolism of meaning. It is wits great joy that I welcome each new painting by Gabriele. His work is based on an artistically compelling affirmation of reality, which passes on to the viewer. It is very close to me, because the category of portraiture. Evidencing a unique, even intuitive sensitivity to the image of the human psyche hidden under the layer of physiognomy, holds a special place in it.
Pawel Jan Kaminski
Artist and art critic
October 2022
4 maisons
Caldo sole di maggio
raggi di luce tra i fitti rami
verde chiaro oliva assai
ombre dolciastre belle sull'erba
14 papaveri felici qua e là
assolato sentiero verso il fiume
sembrava gà estate piena
più in là 2 gialle villette limone :
4 maisons in campagna .
Gabriele Donelli
Vanessa Bell
Portrait of Vanessa Bell
Dalla copertina del libro " L'ape regina di Bloomsbury " scritto da Lia Giachero che espone un ritratto stupendo di Vanessa Bell mi è scaturita quasi subito una voglia necessaria e particolare, una bella ispirazione di voler appunto eseguire un disegno, un dipinto. In seguito ho osservato una nitida fotografia in bianco e nero della sorella maggiore di Virginia Woolf da giovane scattata nel 1907 e ho notato una cosa : ci assomiglia abbastanza in viso, però è alquanto diversa come carattere, è del resto una donna più energica e risoluta. Trattiene del resto un tipo di fisionomia e un aria parecchio indicata a svolgere attività artistiche. Un tipo di ragazza un poco particolare, ciò che la rende affascinante sono gli occhi che trasmettono una bella e inconfondibile dolcezza.
Ho visto in che maniera disinvolta e caparbia dipingeva Vanessa. Il ritratto che ha eseguito a Helen Dudley, un meraviglioso olio su tela del 1915 circa, mi piace tantissimo. Possedeva di certo una forza espressiva e una raffinatezza straordinaria e queste notevoli qualità emergono benissimo nel quadro sopra citato. La giovane donna raffigurata nell'opera è di robusta costituzione, se ne sta comodamente seduta su d'un divano, i tratti somatici del viso esprimono una condizione abbastanza allegra. Però quel che affascina maggiormente in un opera di Vanessa Bell sono appunto la scelta dei colori e il modo di usarli tra loro e disporli sul supporto. In questo caso la pittrice inglese ha davvero creato un capolavoro : il ritratto di Helen Dudley è di una semplicità e originalità sorprendente.
Un altra opera della medesima qualità è il ritratto di Mrs St John Hutchinson. Qui invece l'artista ha adoperato una gamma di pigmenti alquanto chiari e finissimi, infatti il caldo e dolcissimo viso della donna immortalata è in una bella varietà di rosa che rammenta a tratti persino certi modi di Henri Matisse, comunque è assai singolare l'espressione che riferisce in maniera abbastanza sbrigativa il carattere peculiare della persona, e la sintonia dei colori fa il resto.
Gabriele Donelli
Paul Cézanne
Esiste una nitida fotografia in bianco e nero che ritrae in maniera splendida la natura, la fisionomia, il carattere burlone di Paul Cézanne.
Portrait of Paul Cézanne
A dir la verità assume una posa un poco straordinaria. Perchè era un essere abbastanza allegro, burbero, schivo, e quindi avrà ritenuto opportuno divertirsi un attimo davanti ad un semplice rudimentale apparecchio fotografico di quel periodo. Dall'aspetto di probabile aveva all'incirca trentacinque anni. E ' lì dritto in piedi, le gambe un poco divaricate, tiene un robusto bastone dove si appoggia in modo sbriagativo e usa per poter fare questo l'avambraccio destro, porta a tracolla quei pochi ed indispensabili strumenti del proprio lavoro che ha sistemato alla buona e momentaneamente sulla schiena : in pratica è gia pronto per andare a dipingere i suoi motivi. Nella fotografia il marito della signora Hortense Fiquet indossa dei calzoni scuri e larghi, una giacchetta lunga e piuttosto chiara, in testa ha messo con disinvoltura un semplice e usuale cappello, dalle fattezze che ha tale copricapo senz'altro era di paglia. Alla fine è l'aspetto, l'aria che assume che lo distingue notevolmente. Infatti tiene una barba assai lunga, nera, alquanto folta, e lo sguardo pressochè distante in quel momento. Questo sommato in seguito al resto della fisionomia del viso si ottiene di conseguenza un risultato leggermente buffo e straordinario. Si nota benissimo che possiede un fare selvatico. Sembra quasi più un muratore che un artista. Trasmette qualcosa relativo appunto a certe maniere un poco brusche e allegre. E quindi di certo aveva una volontà aspra e forte. Non volevo in passato scrivere qualcosa a riguardo del geniale pittore nato e vissuto ad Aix -en- Provence perchè mi sembrava una situazione che non mi apparteneva : non condividevo del tutto quel suo credo artistico di " ridurre nell'opera la natura a cilindri, sfere, coni ". Ad usare un metodo del genere in un quadro si arriva alla fine ad una situazione fin troppo originale, piuttosto fredda legata appunto ad una conseguenza geometrica. E ' molto probabile che arrivato ad una certa età, Paul Cézanne non del tutto soddisfatto dei criteri impressionisti abbia trovato appunto qualcosa che s'addiceva maggiormente alla propria natura. E così ha amalgamato la sua predisposizione innata al dipingere con un altra concezione che avvertiva meglio, quella di usare una certa geometria all'occorrenza.
Quella particolare atmosfera che esiste nel quadro come al solito non terminato " Maison et ferme du Jas de Bouffan " mi rammenta parecchio alcuni luoghi della mia infanzia. A quei tempi là nel paese dove appunto sono nato esisteva infatti un abitazione abbastanza simile al vasto edificio disegnato e pitturato dal grande artista francese. E ' un palazzo alto e ampio con numerose finestre e molto sommariamente questo trasmette qualcosa di semplice, elementare. Del resto è una libera interpretazione. La singolare e suggestiva casa sulla sinistra è molto bella, ha appunto quel tanto che basta per essere più originale e vera, mi soddisfa tantissimo anche perchè la facciata ha un colore particolare, caldo molto estivo afoso, un giallo primitivo e intenso che rammenta alcune tonalità di arancio chiaro, e il tetto è assai allegro e mi piace : si presenta con un tipo di rosso abbastanza acceso e pare realizzato da un ragazzo che ha una gran voglia di divertirsi.
Per finire sotto un cielo alquanto afoso, sulla destra al di là d'un muretto violaceo compaiono le altre cinque o sei abitazioni raggruppate queste in modo da formare quasi una situazione a parte, e sono appunto più basse e strette, meno monumentali insomma, tipicamente monocromatiche, gialle e cubiche, nello stile solito del famoso pittore provenzale.
Gabriele Donelli
76 chats
Felicità nuova gioia
rosso meravigliosa mattina
altri 42 gerani papaveri d'ottobre
allegra festa in collina
quel vert éclatant lieto
76 chats bianchi azzurri
orzo viola elegante amarillo
graziose tracagnotte 4 fiori arance
ho dipinto 39 castagne gentili.
Artista
acrobata un principio celeste rosa
dolci tiepide cioccolate.
Ti giravi con l'ombrello rosso.
Ridevi.
Che bella estate
quanta allegria !
Gabriele Donelli
Dal romanzo di Gabriele Donelli " Valfrè & Emidia "
Alle dieci e qualcosa arrivò come al solito accaldata quella loquace straordinaria cameriera di Federica. Doveva sbrigare le faccende di casa. Pulire e lavare un poco qua e là e andare appunto a far all'occorrenza una piccola spesa. Federica era una bella tracagnotta di tretasette anni, abitava poco distante da casa sua, ancora tutta allegra e zitella, e tale comunque voleva rimanere. Valfrè era di là nello studio a sistemare alcune tele, aveva ancora da firmare quei mumerosi disegni eseguiti la scorsa settimana.
- Ciao Federica ! - disse ad alta voce.
- Ciao. Hai preparato la tua roba che bisogna lavare ? Nel pomeriggio molto probabilmente farò il bucato. -
Tre quarti d'ora in tutto. Era abbastanza svelta, aveva fatto un sacco di pulizie in cucina e nelle altre stanze. Si tolse quindi il grembiule e i guanti di plastica. Andò in bagno e mise in un borsone gli indumenti sporchi di Valfrè che doveva lavare.
- Domani ho un impegno. Allora lunedì mattina ! La spesa non è urgente : il frigorifero è fin troppo pieno. - disse Federica.
Valfrè era ancora di là nello studio.
- Va bene ! Lunedì quando vai comprami qualche salume, e anche sette o otto bottiglie di aranciata. - rispose e la salutò.
Quasi alla medesima ora di ieri con un caldo abbondante arrivò Emidia. Il suo volto stavolta però manifestava un espressione meravigliosa dolcissima di stupenda euforia : questa aveva in un certo modo occupato una buona parte di quella leggera titubanza relativa a giovedì. Del resto si notava benissimo che per entrambi aver trascorso assieme in quella particolare maniera l'intero pomeriggio di ieri era stato davvero qualcosa di straordinario. Il nostro Valfrè quando si trattava di situazioni riguardanti appunto l'arte era molto sincero, insomma non stava lì a raccontar panzane : infatti mentre rideva gli disse subito che non aveva proprio voglia di andar avanti a disegnare, ad eseguire il ritratto.
- Ti va di fare una bella passeggiata nei campi ? - propose l'artista. Aveva un aria così, un poco baldanzosa.
- Così mi svago un pò . - rispose sorridendo la simpatica insegnante in cerca di una nuova occupazione. A dir la verità non era troppo abituata ad intraprendere con un caldo così abbondante delle notevoli camminate in quei luoghi assai boschivi lungo le rive del torrente : accettò lo stesso anche perchè l'inaspettata circostanza poteva essere una cosa piacevole e quindi diventare molto interessante.
- Mia nonna voleva sapere del ritratto quando son tornata a casa, durante la cena abbiam parlato di te in continuazione. - disse Emidia e rideva.
- Mi fa piacere ! - anche Valfrè cominciò a ridere. Si girò e osservò così per un attimo il bel profilo di Emidia. Teneva una meravigliosa voglia di baciarla. Troppo caldo davvero.
- Andiamo prima sul ponte ? - chiese la ragazza.
- Meglio andare subito nei campi, lungo il torrente. Al ritorno se vuoi. - rispose l'artista.
Camminavano felici. Chissà tutto era alquanto romantico il silenzio leggero afoso del pomeriggio assumeva qualcosa, ogni tanto si fermavano a dissetarsi era Emidia comunque, aveva a tracolla una grossa borraccia termica piena di aranciata. Alla fine della lunga passeggiata andarono nel grosso parcheggio alquanto ombreggiato adiacente alla strada provinciale, a sedersi su d'una panchina. Un poco sudati tra un argomento e l'altro il discorso prese motivazione e proseguì su faccende relative all'arte, soprattutto del ritratto che Valfrè aveva da fare a lei.
Iniziarono da quel giorno a frequentarsi : entusiasmati innamorati sempre più spesso e volentieri. Di sera soprattutto. E di consueto in quelle afose meravigliose tarde giornate estive andavano assai lieti piuttosto contenti anche parecchio affamati in una piccola bella accogliente pizzeria aperta di recente, gestita questa da una gaia simpatica famiglia che aveva uno spiccato accento ligure oppure qualche volta così tanto per cambiare un poco e stare allegri nel caratteristico e antico ristorante che era situato nella parte bassa del borgo a breve distanza dalla suggestiva piazza centrale.
Il quadro relativo al ritratto di Emidia purtroppo anzi per fortuna, quindi davvero una notevole ricchezza questa, andò allegramente per le lunghe. Richiese infatti numerose sedute da parte della magnifica ragazza bella molto e formosa a volte in bikini altre occasioni senza indumenti il caldo era eccessivo e quindi rimanere così era la cosa migliore da fare : durò circa una ventina di giorni tale impresa, e dalle tante lunghe piuttosto allegre discussioni di Valfrè non era mai finita. Ad ogni modo lei stava bene era contenta assai felice ugualmente anzi col trascorrere del tempo quel genere di buon umore era una grossa soddisfazione che addirittura andava nello studio del pittore anche venti minuti prima.
Non si sa proprio cosa accadde quel caldo afoso pomeriggio sul finire di giugno. Comunque ad un certo momento il grande pittore prese una favolosa decisione. Quasi d'improvviso aveva appunto un estrosità veramente geniale, che possedeva praticamente dalla nascita, era questa una condizione del tutto innata, ecco trovò allora una nuova soluzione quella di dipingere immediatamente l'opera in altra maniera. Un enorme grosso burlone davvero di genio. Quindi sopra a quelle splendide belle nudità esposte con garbo mise o meglio aggiunse un abito molto semplice ricco d'una dolcezza infinita : una meravigliosa princesse azzurra. Giocò abilmente con alcune tonalità di questo colore, intervallando qua un certo blu alquanto scuro, là adoperò il tipico celeste limpido primaverile pressochè candido del resto già considerato molto tempo addietro, avente questo una propria inconfondibile chiarezza. Assumeva finalmente l'abito in quella struttura una particolare e schietta originalità da rammentare subito e senza alcun preambolo ciò che di solito ama tantissimo fare, costruire, inventare un ragazzo o meglio ancora un felice allegro monello di nove anni molto dotato con la fantasia.
Un capolavoro. Anche il volto della raffigurata presentava varie tonalità d'azzurro, però quel che veramente costruiva la differenza era la maniera di fare il ritratto : appunto lo stile. La graziosa ragazza nel quadro era considerata valutata in una dimensione parecchio singolare : allungando un poco i lineamenti del viso l'artista era riuscito a creare qualcosa di straordinario, insomma aveva molta originalità. Un capolavoro. Era questa una pregevole espressione di stile. Uno stile che si sposava a meraviglia con l'atteggiamento : era lì tutta comoda seduta, alquanto contenta, davvero un bellissimo ritratto di signorina, e nel medesimo tempo sembrava tanto e ancora proprio una dolcissima bambina.
- Corri a vedere se ti piace ! - chiamò lì davanti al grosso cavalletto Emidia. Assai contento si era reso conto di aver pitturato davvero un opera favolosa.
- Tantissimo ! - disse a bassa voce la graziosa ragazza, e svelta si avvicinò a lui. Ecco un bellissimo miscuglio un pò particolare tra un amore notevole di tanto affetto e qualcosa leggero così legato al divertimento : si alzò in punta di piedi e lo baciò più volte prima sulla fronte come piace fare a volte una bambina, poi sul naso alla fine stringendolo forte a se cercò avida con tutta la tenerezza che poteva le sue labbra. Valfrè con le dita della mano destra accarezzò amorevolmente per un attimo la guancia della meravigliosa donna abbassò lo sguardo, e unì con una maniera del tutto bella passionale la sua bocca a quella di lei.
Quando Emidia a tarda sera tornò svelta quasi di corsa a casa tutta contenta soddisfatta accaldata abbastanza con parecchia sete e fame, trovò lì nella sua consuetudine la nonna Elvira assai indaffarata con il grosso fornello, le pentole, alcuni tegami e a preparare in quel silenzio dolce bellissimo estivo la solita tavola per la cena. Quando la scorse quasi di sfuggita la salutò abbastanza allegramente prese un bicchiere d'acqua e subito filò via per raggiungere la propria stanza. Chissà : aveva stavolta qualcosa di meraviglioso straordinario di immediato : bisognava scrivere ... scrivere proprio un grosso romanzo. E comprendere che tipo di situazione che romanzo ... una voglia bella davvero tanto straordinaria meravigliosa particolare ... riuscì ad intuire l'argomento, e finalmente avvertiva che doveva e poteva iniziare a scrivere. Raccontare la complessa e senz'altro stupenda trama di un grande amore una cosa molto bella romantica già intravedeva la struttura, quei vari e numerosi personaggi.
- Il risotto è pronto ! - disse la nonna ad alta voce mentre deponeva alcune posate sulla tavola.
- Arrivo ! - rispose Elvira. Scrisse ancora qualcosa sul quaderno, si alzò dalla sedia vicino alla scrivania e andò subito in cucina.
- Il ritratto allora è finito ? -
- Sì , adesso il quadro deve asciugare. Vado da Valfrè tra una ventina di giorni a ritirarlo. Volevo andare in città a fare un pò di spese, qualche maglietta estiva ... -
Settembre. Un mese così, che è davvero tanto una bella meraviglia. Nel frattempo Valfrè decise finalmente all'inizio d'agosto di darsi da fare infatti comprò un grosso negozio e aprì in questo locale una stupenda galleria d'arte ; situata nella parte alta del caratteristico borgo medioevale. Gli piaceva tanto esporre le proprie opere desiderava soprattutto vendere in quanto ne aveva accumulate tantissime. Gli orari di apertura della galleria : dalle 16 alle 19 tutti i giorni anche di domenica. Un impegno davvero bellissimo. Del resto aveva sistemato in galleria due grossi cavalletti, e tutta l'attrezzatura che occorreva : durante questo tempo disegnava moltissimo, dipingeva era insomma molto contento. Sabato e domenica aveva in galleria parecchi acquirenti soprattutto tedeschi francesi svizzeri, individui chissà magari interessati all'arte piuttosto curiosi ecco, infatti osservavano un occhiata così ai numerosi quadri esposti alle pareti, in caso che eran indaffarati a far acquisti allora chiedevano alla svelta il prezzo, lo stile, e altre faccende. A volte discuteva abbastanza simpatico assai allegro rideva con alcuni di questi visitatori occasionali, però era insomma un tipo così Valfrè, un geniale artista di poche parole. L'opera d'arte non ha infatti bisogno di tante frasi discussioni sono queste infatti cose quasi inutili, un bellissimo quadro un capolavoro alla fin dei conti deve piacere e basta.
Emidia era tornata alla fine di luglio in città. Aveva trascorso in seguito una ventina di giorni al mare dopo la seconda metà d'agosto. I suoi genitori benestanti avevano acquistato anni fa un appartamento in una bella località ligure, con altre ragazze e la sorella Valentina, una graziosa donna alta magra bionda di ventinove anni, alla fin dei conti si era divertita alquanto. Di quel bel romanzo che voleva fare aveva scritto ogni tanto qualcosa, una breve parte, era molto interessata ad altre cose, appunto alla stupenda allegra vacanza, d'andare spesso e volentieri in giro, in spiaggia soprattutto.
Un tardo pomeriggio di settembre meraviglioso pieno di sole così per caso incontrò dopo tanto tempo di nuovo Valfrè in uno stretto ripido caratteristico sentiero che dai giardini pubblici va su nella parte alta del borgo.
- Ciao - disse subito felice Emidia .
- Ciao, come va ? - rispose allegro Valfrè.
- Bene. E tu ? - chiese Emidia , e notò che aveva la bella folta barba più lunga del solito.
- Si. Tutto bene - aggiunse a bassa voce e rideva. Rideva un poco così in quanto Emidia aveva le labbra e un esigua parte del mento ancora imbrattate di gelato, di cioccolato. Una bambina. Era ghiotta tanto di codesto gusto.
- Perchè ridi ? -
- Rido, mi piace ridere . -
- Sono ancora innamorata di te . -
- Davvero ? Ci siamo lasciati in luglio così ... -
- Dai non scherzare. Allora come va con l'arte, hai venduto qualcosa ? -
- Ho aperto in agosto una galleria su in paese mentre tu eri via. Ho molte visite, di recente due tedesche molto alte grasse eleganti mi han acquistato sette opere davvero molto belle originali e qualche piccolo disegno . -
- Allora va a finire che diventi famoso, vendi una valanga di quadri e stai felice contento . -
- Dai, andiamo su in paese. Tra quaranta minuti apro la galleria. Stiamo un poco insieme : è passato tanto tempo. Ho voglia di stare con te. Ti va ? -
- Si , tanto ! -
Camminavano svelti su per il ripido stretto percorso. Ogni tanto ridevano, nascosti tra quei numerosi folti abeti molto alti, Emidia si avvicinò e prese a se Valfrè, lo abbracciò così su di un fianco, era quella una tenerezza di fanciulla, era davvero ancora tanto innamorata, si tanto, e lo baciò prima sulla guancia destra quasi come fa una bella allegra bambina che ha una gran voglia di divertirsi di giocare, in seguito cercò con desiderio le labbra dell'artista e finalmente si abbracciarono forte in un lungo interminabile bacio pieno d'amore. Era presto : ad ogni modo aprì lo stesso la galleria. Emidia era felice. Andò svelta a sedersi su di uno sgabello vicino al grosso cavalletto. Rideva, guardò quel meraviglioso ritratto moderno di donna che era ancora da finire. Emidia era davvero molto bella, se voleva poteva essere proprio una splendida modella, una ragazza interessante così ben fatta formosa, del resto aveva un bellissimo viso quasi da bambina, una ragazzina dolcissima romantica e questo andava molto bene per Valfrè. Il grande artista indossò un largo grembiule bianco, bianco per modo di dire in quanto questo era strapieno di grosse macchie di colore asciutte, e cominciò subito a disegnare ad inventare un paesaggio fantastico cubista straordinario sopra un grande foglio che aveva sistemato ieri verso sera su di un altro cavalletto.
- Ho voglia di fare una cosa ! - disse d'improvviso Emidia.
- Cosa ? - rispose Valfrè .
- Di abitare con te, di vivere con te . -
- E tua nonna ? -
- Ogni tanto vado a trovarla, comunque è ancora in gamba . -
- Una cosa molto bella la tua, andremo d'accordo ? -
- Certo ! Voglio aiutarti, fare della pittura, insieme faremo grandi cose. E poi mi piace abitare qui . -
Andò al tavolino, prese una matita e disegnò prima una meravigliosa rosa che colorò coi pastelli di rosso, in seguito una bella ragazza in costume sulla spiaggia. Emerse una prosperosa bagnante così tutta spontanea : aveva bisogno di sfogare le proprie voglie, alla fin dei conti era un artista anche lei.
Il tempo trascorse così in galleria non arrivò nessuno. Alle 19 chiusero.
- Allora cosa si fa ? -
- Telefono alla nonna e ... da questa sera sono tua moglie, tua amica, tua amante, tua modella, soprattutto ho una gran voglia di fare l'artista, di divertirmi, di ridere. -
- Andiamo ! Si va al ristorante a festeggiare ! -
- No. Preferisco stare con te, cenare a casa tua. Andiamo muoviti fuori ho fame, preparo io la cena. Una cosa devi fare : licenzia anche la cameriera che ti fa le pulizie e la spesa, da domani comando io, sono io la tua governante, va bene ?
- Mi piaci - disse Valfrè a bassa voce. E subito la baciò di nuovo, questa volta però gli prese dolcemente quei lunghi capelli marroni, le accarezzò adagio la parte posteriore del collo : ecco si era ancora innamorato finalmente.
Arrivati su dove sorge la maestosa imponente rocca medioevale attraversarono con il passo abbastanza svelto il bellissimo giardino pubblico, e da qui fino al grosso ampio piazzale adibito in larga parte a parcheggio agli automezzi. Da questa altezza era davvero una meraviglia osservare appunto tutto un panorama collinare. La bellezza dell'autunno non era ancora presente. Il bel fogliame degli alberi nella vallata aveva leggermente assunto quel verde un pò chiaro tipico di settembre. Anche quei sette pini di mare alti assai e la chioma appunto rotondeggiante disposti a destra nei pressi di quelle poche panchine di legno lì sul grande piazzale erano veramente una situazione meravigliosa. Quelle antiche case sparse qua e là sulla collina erano si belle tanto da vedere. Del resto il torrente aveva un azzurro celeste verde chiaro facile, e stava lì così lungo un poco asciutto aveva girato prima sulla sinistra adesso in una classica bellezza unica s'allontanava.
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