Exhibit01

Le opere sono state concepite in maniera speculare guardando il risultato finale attraverso il riflesso di uno specchio. I materiali utilizzati sono di tipo industriale: fogli di pvc, inchiostri a base di polimeri, vernici luminescenti e tavole di multistrato o medium density fibreboard. E' dipinto a mano, con stracci pennelli e dita sulla superficie di plastica, con un inchiostro di colore bruno scuro. Il fondo è nero, la figura di donna è di un gradevole colore giallo paglierino dovuto alla vernice fosforescente, la quale permette all'opera di illuminarsi al buio in maniera autonoma. Questa tecnica è assolutamente originale, non vi sono altri esempi simili nella realtà artistica contemporanea.

Possiamo sostenere, con certezza, di vivere in una
società estremamente narcisista,  che ci educa
con i suoi consumi eccessivi a desideri effimeri,
che impediscono la crescita di una reale identità. E
quando ciò accade, quando perdiamo contatto con
l'essenza di noi stessi e delle nostre radici, compensiamo
la mancanza focalizzando l'interesse unicamente sulla nostra
immagine, costruendoci una falsa personalità.
Ecco, il mondo dell'arte contemporanea ha una falsa personalità.
Nel vuoto angosciante che si è sviluppato nel corso degli
ultimi decenni, l'artista ha cominciato a coltivare una visione
ideale di sé, che cerca a tutti i costi di essere apprezzata,
sostenuta ed accettata in modo da poterne ricavare  quel sostegno
e quel plauso di cui ha bisogno per vivere. La naturale conseguenza
di questo atteggiamento è la tendenza a comportamenti
egocentrici, egoistici, esibizionistici e mendaci. L'arte perde la sua
energia vitale  privandosi di quelle grandi potenzialità che in
passato hanno cambiato il corso della storia umana. Il suo
carattere umano, il suo coraggio, la sua etica sono state sostituite
dal desiderio di far parte di quel sistema corrotto di "quell'indotto che
porta denari" che è il mercato dell'arte. Anche i critici, salvo coraggiose
eccezioni, hanno finito per asservircisi.
E' dunque necessario per l'artista solitario,
che persevera nel suo desiderio innato di interpretare l'identità del
periodo che sta vivendo, trovare una forma di "autonomia",
che non porti alla ricchezza ma al preservamento della propria dignità
ed del proprio io creativo.
Lo sviluppo dello spazio virtuale (il web) e di tutte le sue
immense potenzialità, ha aperto uno spiraglio importante
per il ripristino di un' identità ideologica e di una vera libertà di
espressione, che  ci salvaguardi dalla contraffazione di noi stessi.
Guardando con interesse a questi nuovi mercati on-line che si
stanno sviluppando, e aumentando la loro sensibilità e interesse verso
la materia artistica, potremmo forse col tempo riuscire a creare
un ambiente, nel quale sopravvivere e sviluppare idee che frenino
questa neo-decadenza e ci conducano a un vero progresso socio-culturale.

L'artista è da sempre interprete delle trasformazioni
culturali dell'epoca in cui vive, dei suoi progressi
e dei suoi regressi. Egli la assorbe,
la incarna e la esterna in maniera più o meno conscia
nella creazione delle proprie opere.
Il suo ruolo è importante nella società,
poichè uno spirito libero può portare con se la voce
e le grida di verità fondamentali, e la narrazione,
il frutto, il pensiero dei momenti storici
delle culture e delle società umane.

Il mio lavoro è incentrato sulla decadenza culturale
e morale dei nostri tempi, che inevitabilmente si traduce
in una maggiore solitudine umana e nella crescita
nel nostro interiore di un sintomatico senso
di inquietudine.
Non parlo delle guerre, non parlo delle
distinzioni sociali, non parlo della povertà,
io parlo di una perdità di umanità, dell'incomunicabilità,
del lassismo inconscio, del peggiore menefreghismo, della
diseducazione imposta dai media corrotti, dell'ambizione
che ci rende ciechi e sordi agli affetti.

Io esprimo la profonda necessità di cambiamento
di una socialità narcisista egoista ed esibizionista,
cancerogena, insensibile, potenzialmente sterile come
la plastica, l'innaturale derivato del petrolio.
E proprio quest'ultimo (protagonista di quest'era),
è al centro
della ricerca dei materiali utilizzati per perseguire
la realizzazione del mio messaggio.

Fogli di pvc, vernici e inchiostri a base di polimeri
utilizzati nella produzione industriale
sono la gabbia dove risiedono imprigionate le anime
dei soggetti ritratti.
Essi tentano con forza espressionista di comunicare
con lo spettatore che li guarda, tentando di creare
un contatto, una scossa emotiva.
La loro anima, la loro essenza, grazie all'uso
di vernici luminescenti persevera anche nell'oscurità,
tormentandoci a volte,
come dovrebbe fare la coscienza dormiente
dei nostri tempi.

-





- Racconti a modo mio: Offida, teatro Serpente aureo, dicembre 2004.

- I luoghi del molteplice: Ascoli Piceno, Palazzo dei Capitani, 25 novembre 2005.

- Exhibit01: Ascoli Piceno, Palazzo dei Capitani, giugno 2005.

- Il giardino segreto: San Benedetto del Tronto , luglio 2005.

- Reali: Rocca di Arquata del tronto(A.P.), agosto 2005.

- Calici sotto le stelle: Offida, locali di vinea, agosto 2006.

- Speciale poliziesco ' 70: Ascoli Piceno, Polo Sant' Agostino, novembre 2006.

- Unvoiced: Ascoli Piceno, scavi archeologici, dicembre 2006.

- All'ombra della luce: Roma, ambasciata slovacca aprile 2007.

- Ascoli in corto: Ascoli Piceno, Polo Sant' Agostino, ottobre 2007.

Le opere sono state concepite in maniera speculare guardando il risultato finale attraverso il riflesso di uno specchio. I materiali utilizzati sono di tipo industriale: fogli di pvc, inchiostri a base di polimeri, vernici luminescenti e tavole di multistrato o medium density fibreboard. E' dipinto a mano, con stracci pennelli e dita sulla superficie di plastica, con un inchiostro di colore bruno scuro. Il fondo è a volte nero a volte bianco, le figure sono di un gradevole colore giallo paglierino dovuto alla vernice fosforescente la quale permette all'opera di illuminarsi al buio in maniera autonoma. Questa tecnica è assolutamente originale, non vi sono altri esempi simili nella realtà artistica contemporanea.

Les oeuvres ont été conçues de façon spéculaire, en regardant le résultat
final à travers le reflet d’un miroir. Les matériaux utilisés sont de type
industriel: des feuilles de PVC, des encres à base de polimères, des vernis
phosphorescents et des planches de plusieurs couches ou medium density
fibreboard. Oeuvres peintes à la main, avec des nippes, des pinceaux, avec les
doigts sur la surface de plastique, en utilisant de l’encre de couleur brun
sombre. L’arrière-plan est parfois noir, parfois blanc, tandis que les figures
sont d’une agréable couleur jaune clair grâce au vernis phosphorescent, qui
permit à l’oeuvre de s’éclairer dans l’obscurité de façon autonome. Cette
technique est absolument originale: il n’y a pas d’autres exemples semblables
dans la réalité artistique contemporaine.