Giorgio Salmoiraghi
Galerie Yves Jaubert, 75 Faubourg Saint Honoré -- Italian artists seem to be free from the prejudice, so widespread in France, that it is not allowed to paint and draw in the 20th century as in the past. that is to say properly and respecting the laws of visual verisimilitude. …..
In front of the portraits and nudes of Giorgio Salmoiraghi one cannot help thinking that anyone would not do the same, and that his painting would give a possible forger much more trouble than that of a Chagall or a a Vasarely. No fashion considerations will prevent me from appreciating this form of art.
Maurice Tassart
Crossroads – November 8, 1972
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Artist Value, Biography, Artist's studio:
Disegni, studi e bozzetti • 11 artworks
View alldipinti olio, tecnica mista su tela e tavole • 15 artworks
View allPittura classica della Realtà • 16 artworks
View allE’ la sostanziale partecipazione dell’artista all’interesse per la più profonda essenza delle cose. Mario Monteverdi
Pittura classica della Realtà - Dipinti ad olio ed tecnica mista (ossia sovrapposizioni alternate a tempera ed olio ) .
In this site when I speak of mixed technique I intend alternate oil and temper
Recognition
Biography
Galerie Yves Jaubert, 75 Faubourg Saint Honoré -- Italian artists seem to be free from the prejudice, so widespread in France, that it is not allowed to paint and draw in the 20th century as in the past. that is to say properly and respecting the laws of visual verisimilitude. …..
In front of the portraits and nudes of Giorgio Salmoiraghi one cannot help thinking that anyone would not do the same, and that his painting would give a possible forger much more trouble than that of a Chagall or a a Vasarely. No fashion considerations will prevent me from appreciating this form of art.
Maurice Tassart
Crossroads – November 8, 1972
- Nationality: ITALY
- Date of birth : 1936
- Artistic domains:
- Groups: Contemporary Italian Artists
Influences
Education
Artist value certified
Achievements
Activity on Artmajeur
Latest News
All the latest news from contemporary artist Giorgio Salmoiraghi
Comunicato stampa
Galerie Yves Jaubert - Paris - mostra personale
Galerie Yves Jaubert, 75 Faubourg Saint Honoré -- Les artistes italiens semblent être indemnes du préjugé, si répandu en France, selon lequel il n’est pas permis de peindre e de dessiner au xx° siècle comme dans le passé. c’est – à dire proprement et en respectant le lois de la vraisemblance visuelle. …..
Devant les portraits e les nus de Giorgio Salmoiraghi on ne peut s’empêcher de penser que n’importe qui n’en ferait pas autant, e que sa peinture donnerait beaucoup plus de mal à un éventuel faussaire que celle d’un Chagall ou d’un Vasarely. Aucune considération de mode ne m’empêchera d’apprécier cette forme d’art.
Maurice Tassart
Carrefour – 8 Novembre 1972
Vittorio Sgarbi e la monografia di Giorgio Salmoiraghi
"La plus belle chose que nous puissions éprouver, c’est le côté mystérieux de la vie.
C’est le sentiment profond qui se trouve au berceau de l’art et de la science véritable "
Albert Einstein
"La vida es muy peligrosa. No por las personas que hacen el mal, sino por las que se sientan a ver lo que pasa." Albert Einstein
Pensieri
L'essere umano ,che ha la capacità di ragionare e comprendere,può salvare solo se stesso. Dai primordi,sviluppando la creatività e la capacità di immaginare,l'UOMO è arrivato,dopo tentativi infiniti,alla nostra attuale società. Lungo questo percorso si sono ricercati il benessere materiale e la conoscenza in generale,ma si è perduta la capacità di conoscere veramente il MOTORE di tutto questo ,la nostra MENTE che è la causa ed effetto di tutto. Giorgio Salmoiraghi
Ieri come oggi.
«Se bene, come loro [gli scienziati di cultura libresca], non sapessi allegare gli altori, molto maggiore e più degna cosa allegherò allegando la sperienza, maestra ai loro maestri. Costoro vanno sgonfiati e pomposi, vestiti e ornati, non delle loro, ma delle altrui fatiche; e le mie a me medesimo non concedano; e se me inventore disprezzeranno, quanto maggiormente loro, non inventori, ma trombetti e recitatori delle altrui opere, potranno essere biasimati» (Leonardo da Vinci, Codice Atlantico, f. 117, r. b; da Scritti letterari, a cura di A. Marinoni, Rizzoli, Milano 1974, p. 147).
«So bene che, per non essere io litterato, che alcuno prosuntuoso gli parrà ragionevolmente potermi biasimare coll'allegare io essere omo sanza lettere. Gente stolta! Non sanno questi tali ch'io potrei, sì come Mario rispose contro a' patrizi romani, io sì rispondere, dicendo: "Quelli che dall'altrui fatiche se medesimi fanno ornati, le mie a me medesimo non vogliano concedere". Diranno che, per non avere io lettere, non potere ben dire quello di che voglio trattare. Or non sanno questi che le mie cose son più da esser trattate dalla sperienza, che d'altrui parola; la quale fu maestra di chi bene scrisse, e così per maestra la piglio e quella in tutti i casi allegherò» (Leonardo da Vinci, op. cit., f. 119, v. a; ed. cit., p. 148-149).
POESIE DEDICATE AL PITTOR GIORGIO SALMOIRAGHI
AL PITTOR GIORGIO SALMOIRAGHI
Apenna ch’hoo vist la mostra di sò quader
al Museo de Milan in Via Sant Andrea...
Mi sont on milanes che, dent per dent,
el butta giò quaj rimm inscì a la bonna...
Gh’ hoo nò sul coo né on sert né ona coronna;
se mai intorna al coll on salvagent.
Sont nò on artista; gh’hoo ben pocch talent,
ma quell che podi dì l’è che ona donna,
buttada giò su on lett o ona poltrona,
me mett anmò on poo in fregola, in ferment...
‘Na donna mezza biotta o sperlusciada
però vegnuda foeura del pennel
del Giorgio Salmoiraghi; ona ventata
de giovinezza fresca, d’on cervell
d’on grand e bell pittor (poeu milanes)
onor d’on pitturà gentil, cortes...
Fermo Roggiani
La notte - Lunedì 12 Luglio 1976
IL MAESTRO AL SUO PENNELLO Di Hugo ...
Scusa un po',caro pennello
che pingesti solo il bello.
T'ho cresciuto fra culetti
floridissime tettine
e accoglienti passerine,
E' finito il godimento
e perciò ti so scontento.
Ma non puoi diventar matto
se mi fo'l'autoritratto.
Pur l'orror fece famosi
i pittor d'esser mostruosi.
Tu mi tocchi e sulla tela
con maestria ch'è senza uguali
mi depositi il colore
che è il vento per la vela
che mi porta agli Immortali.
Alla fine una lavata
ti fa nuovo all'avventura
mentre io,ma che fregata,
questa faccia ho imperitura.
Ho lo sguardo fondo e fiero
di chi ha grande il pensiero.
Nonostante tutto questo,
ti dirò,caro pennello,
che v'è chi d'animo onesto,
con l'acciaio nei maroni,
resistente a tante pene
vuole a me un sacco bene.
Milano ottobre 2008
Lettera autografa di Salvador Dalì
Lettera autografa di Salvador Dalí inviata a Giorgio Salmoiraghi
(tradotta dall’originale spagnolo)
Definizione della Pittura
Pittura: “Rappresentazione su una superficie piana della realtà visiva per mezzo del colore” Se elementi virtuali astratti intervengono nella rappresentazione, si ottiene una [classe] categoria secondaria di pittura, denominata “Pittura decorativa”. Se gli elementi che intervengono appartengono al dominio delle idee argomentali , si ottiene un’altra seconda categoria della pittura denominata pittura letteraria .
Conclusione: L’unica prima classe di pittura è
La Pittura REALISTA Salvador Dalí
Commento critico sulla storia, origine della pittura della Realtà e suoi contenuti.
Ma che cosa rappresenta veramente la tanto contestata locuzione di "Realismo"?
Il termine fu usato per la prima volta nella storia dell'arte nel 1833 dal critico francese Gustave Planche per indicare genericamente un'arte non germinata dall'immaginazione. Come movimento storico si può far iniziare con la mostra di Gustave Courbet all'Exposition Universelle a Parigi nel 1855 e con il libro del Champfleury (Le Réalisme) di due anni dopo: una reazione al Classicismo, all'Idealismo e, quel che è più strano, anche a quel Romanticismo al quale, tuttavia, il Realismo deve molto. Ne derivarono, poi, implicazioni sociali e, a volte, anche politiche, come i "murales" messicani del 1910 od il Realismo Socialista teorizzato dallo Zhdanov nel 1932.
Per la verità, il Realismo - come esplicazione artistica - ha ben più antiche espressioni che vanno da certa iconografia imperiale romana (se non vogliamo risalire ben più oltre!) a gran parte della pittura neerlandese od a quella, cosi analitica e tanto per citare, degli Olandesi, dei Fiamminghi, degli Spagnoli del secolo XVII°.
Infatti, in questo caso - che è l'unico artisticamente valevole - nell'opera d'arte sono riprodotti fedelmente (ma non fotograficamente!) gli aspetti della realtà multiforme espressi, però, attraverso un pensiero preciso ed una interpretazione altrettanto ben definita dell'artista. Si crea, quindi, un rapporto continuo ed insopprimibile tra forma oggettiva e pensiero, anzi, personalità dell'artista: la "realtà" vera è il prodotto - se così ci si può esprimere - di questo connubio.
Non sussistendo il quale (che non è il rapporto dialettico, cioè di contrasto, bensì creativo, ovvero di composizione) si dovrebbe più appropriatamente parlare di "Verismo" e non di "Realismo". Confusione è sorta contemporaneamente in senso limitatamente storico ed in senso artistico.
Sotto un certo aspetto l'artista che muove da posizioni realistiche è, in verità, il più accanito oppositore di quello che, invece, potremmo chiamare "Verismo"; l'ambito oggettivo non è per lui né esclusivamente né principalmente sensoriale, bensì costituisce semplicemente la natura, l'oggetto, la figura visivamente espressi che lo muovono ad un determinato discorso pittorico.
E perché questo discorso è sorretto da un intimo convincimento, e però sincero, ne deriva come la validità estetica dell'opera d'arte sia determinata dall'estro, dall'immaginazione, dalla più o meno grande validità estetica dell'artista creatore. Ne nascerà, perciò, una poetica, anzi un aspetto poetico che à la principale denegazione di una semplice espressione pedissequa della realtà puramente oggettiva ed esterna.
Come debbono essere allora considerati questi artisti? Nell'arte contemporanea diremmo una sorta di precursori, i quali si riallacciano pienamente e paradossalmente ad una tradizione antica di millenni e, nel contempo, pregna di infinite, future possibilità.
(Dalla Presentazione di una mostra Milano 1972) Lodovico Magugliani
Sua Santità Giovanni Paolo II si congratula con Giorgio Salmoiraghi per il Suo ritratto.
I giovani e la poesia
Da quando siamo piccoli vediamo sui nostri libri di storia dell'arte i ritratti più antichi... Ci perdiamo ad immaginarci i volti di Cheope, di Alessandro Magno, dei grandi imperatori romani... poi sfogliamo le pagine... vediamo lo scorrere del tempo così, da una pagina all'altra... duecento anni di storia sotto il nostro palmo piccino... e altri duecento ancora...
Ecco giungere i ritratti di Luigi XIV... Di Napoleone... e dei Grandi... quelli che forgiarono la letteratura... sognando davanti alla statua di Atala di Chateabriand... davanti al marmo che si muove di Canova e La furia del Bernini...
e poi ritorni in te.. cresci senza dimenticare un attimo tutto quello che hai visto... perché la vita è bella e non lo devi dimenticare. Ti siedi al pc in un giorno qualsiasi, apri il tuo account , e navigando trovi delle immagini che resuscitano in te un vortice di sogni, immagini e pensieri che si erano assopiti nell'oscillante quotidianità.
Osservi le opere di questo signore, Giorgio Salmoiraghi... che ti porta via l'anima con i suoi lavori. I suoi quadri hanno intrappolato mille e mille pensieri, volti che ti sussurrano la loro storia... e tu oscillando tra realtà e sogno stai li che ascolti, incantato, lo sguardo di un giovane tenace con un cappotto qualunque, con un cappotto di chi si è svegliato alle sei per andare a lavorare, che sa quant'è dura la vita e che per questo la ama più di qualunque cosa.
Le dirò, caro signor Salmoiraghi, io sono solo una ragazza ventiduenne che scrive poesie e che vive di sogni, e che sta qui con due foto e due disegni.... le dirò che visitare la sua pagina ha dato un senso profondo alla mia vita oggi...
Non ho mai visto lavori così carismatici e vivi fino ad oggi.
Mi auguro che il suo nome venga inciso sulle pareti dell'eternità!
Chihyro May 6, 2008
Embrasse-moi, embrasse moi encore et encore... Tu m'arraches le cœur et me
mutile de douleur... mais je ne peux t'aimer qu'encore et encore.
(No famous writer: that's mine- I’m a writer ok... but not famous)
Copertina della rassegna d'arte "Rinnovamento"
Primo Editoriale della Rassegna “Rinnovamento dei Valori Classici 1960
Ecco la nostra rassegna. Nata dall’imperioso bisogno d’onestà , di bellezza, di cultura; delle qualità di cui le arti d’oggi sono estremamente povere. Nata dall’entusiasmo, dal calore, dalla fede. L’arte è una dura lotta ed una conquista difficile, ma come il nostro cuore regge alla dura conquista così la nostra coscienza ci traccia la strada sicura che con queste pagine additiamo.
Rieducare il gusto, salvare l’umanità delle arti, riconoscere ed unire gli spiriti e le opere è altrettanto difficile, oggi. Un’acqua limacciosa s’alza con moto ondoso a sgretolare i piedi dei palazzi ove ormai la coscienza del bello e la onorevole critica dello studioso onesto poltriscono sopiti dalla vuotezza dei tempi: è l’alta marea della mediocrità disgustosamente scipita dei poeti che non lo sono, dei pittori che non hanno l’arte, falangi, miriadi imponenti, coccodecchianti nelle pagine di pessima carta, nelle critiche sbocchevoli, ricalcate, strombazzate dai cento e cento foglietti provinciali e caserecci.
Un nuovo bigottismo falsa la buona volontà, piegata al magro guadagno. La dignitosa sicurezza del buon operato par che più non soddisfi l’artefice; l’improvvisato mecenate senza discernimento s’empie di cocci e acquista i ciarpami d’un’italianità decaduta, se non asservita. La repulsione impedisce l’ira contro i profanatori, coalizzati invece nel respingere la frusta di un nuovo messia.
L’abbietto mercato è ormai tanto monotono da ingenerare una plumbea noia. La carta stampata vien ricusata con disgusto. Là dove la pubblicità combatte con la notizia la penna venduta ha vinto e il borghesismo innalza falsi dei.
Nel polveroso e desolato solaio nel quale i begli impegni sono stati relegati unitamente alla costanza nello studio, al riconoscimento dell’arte, all’onestà del giudizio, or è finita anche la virtù della gloria, e presuntuosamente si vuol oggi tutto abolire, sia perché i “maestri” d’oggi non han petto da sostenere grandi moli, sia perché , col comodo nostro, non possono sopportare il paragone.
Ma contro tutto ciò, forte della sua sola fede, fidente nella sua sola coscienza, senza sovvenzioni né obblighi di partito e di mensa, RINNOVAMENTO intende lottare perché l’arte viva.
I veri artisti, i veri mecenati, i veri intenditori, gli onesti, sono con noi.
Giorgio Salmoiraghi Biografia
Giorgio Salmoiraghi was born in Milan November 26 th 1936. He has gotten the diploma released by the artistic high school of Brera in 1955. In 1960 he is among the founders of the “renewal of the classical values” together with Valmore Grazioli and Gabriele Mandel. He is the Editor of the homonym magazine and he participates with the renovators in the shows and the lectures held by the movement. In 1962 he is active in the syndical sector and he belongs to the U.S.A.I.B.A. - U.I.L. of the Lombardy. It was a student of the painter Federico Von Rieger (gold medal in 1932), already student and teacher of Max Doerner , teacher of technique of the ancient to the Academy of Munich. Its works are exposed in public and private galleries. It belongs to the ”Accademia Tiberina” and of the ”Accademia dei 500”
He has participated and organized in 1962 the first regional show at the:
"Museo della Scienza e della Tecnica" in Milan.
1964 show of contemporary art at Palazzo Reale Milan
1966 threeth show of contemporary art at Palazzo Reale Milan
1969 fourth show of contemporary art at Villa Reale Milan
He has participated and organized different biennal exhibitions in Milan and numerous syndical shows.
Salmoiraghi has been co-manager of the art magazine “Poliacos” with Valmore Grazioli and Rosalva Altini
He has held numerous personal shows
I In 1979 was edit from the Bank Union of Credit (BUC) of Lugano (Swiss) a monograph, copies of which are guarded in the public and private libraries among which the Pompidou Center in Paris
n 1976 at the "Museo di Milano" organized by the Municipality of Milan
From 1982 to 1984 it realizes a great trittico of meters 9,00 X 4,50 for the church of
St. Giacinto to the Lamarmora (Brescia)
In 1984 the advertising of the “Barilla”, on the principals Italian weekly, hinged on Salmoiraghi
In 1986-87 he was in Vatican to realize the portrait of S.S. John Paul II
(preserved in the Vatican collections in Rome, St. Calisto building)
In 1990 he receives the "Ambrogino d'oro" from the Municipality of Milan
In 1993 he organizes a personal show at "Accademia Scalabrino" in Montecatini.
In 1994 the book cooperative I.U.L.M. s.c.r.l edits the monograph “Il magico e il sacro nell’arte di Giorgio Salmoiraghi” taken care by Gabriele Mandel.