La madre Printmaking by Mosè Bianchi

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This artwork appears in 2 collections
  • Original Artwork Printmaking, Lithography on Paper
  • Dimensions Height 11.8in, Width 8.7in
Il soggetto può essere definito una scena di genere, ovvero la rappresentazione di un episodio di vita quotidiana che, apparentemente, non ha alcun elemento significativo. Questo tipo di soggetti domestici furono a lungo considerati come minori e cominciarono a diffondersi, nell’arte occidentale, solo a partire dal XVII secolo. Solo con lo sviluppo[...]
Il soggetto può essere definito una scena di genere, ovvero la rappresentazione di un episodio di vita quotidiana che, apparentemente, non ha alcun elemento significativo. Questo tipo di soggetti domestici furono a lungo considerati come minori e cominciarono a diffondersi, nell’arte occidentale, solo a partire dal XVII secolo. Solo con lo sviluppo delle correnti realistiche ottocentesche i soggetti della vita di tutti i giorni furono considerati della stessa importanza di quelli storici o religiosi.

Le produzioni minori spesso sono estremamente preziose, in quanto capaci di gettare una luce su linguaggi diversi di un artista, non canonici e più sperimentali. In questa litografia di Bianchi, per esempio, possiamo notare come il pittore, a differenza della sua produzione su tela, arrivi ad una forte connotazione plastica dei soggetti. Il fatto più degno di rilievo è che Bianchi arriva a questa costruzione volumetrica tramite un tratteggio molto strutturale, che crea le forme e le colloca su piani differenti. La mamma e il bambino sono serrati in una compatta struttura geometrica.

Mosè Bianchi (Monza 1840-1904). Studiò alla scuola dei fratelli Induno e formò il suo gusto per le composizioni narrative rappresentate con una grande resa naturalistica. La sua produzione, (con opere come Una lezione di canto corale, La vigilia della sagra, Lo sparecchio dell’altare, Cleopatra e La Signora di Monza) rientra perfettamente nell’area culturale romantica del genere melodrammatico del dipinto pseudo-storico. Inoltre Mosè Bianchi fa parte di quel gruppo di pittori che verso la fine dell’Ottocento si dedicarono sì a tematiche didascaliche, ma lo fecero con una grande ricerca pittorica, aggiornata alle novità dell’Impressionismo e del Post-impressionismo.
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Mosè Bianchi (Monza 1840-1904). Studiò alla scuola dei fratelli Induno e formò il suo gusto per le composizioni narrative rappresentate con una grande resa naturalistica. La sua produzione, (con opere come[...]

Mosè Bianchi (Monza 1840-1904). Studiò alla scuola dei fratelli Induno e formò il suo gusto per le composizioni narrative rappresentate con una grande resa naturalistica. La sua produzione, (con opere come Una lezione di canto corale, La vigilia della sagra, Lo sparecchio dell’altare, Cleopatra e La Signora di Monza) rientra perfettamente nell’area culturale romantica del genere melodrammatico del dipinto pseudo-storico. Inoltre Mosè Bianchi fa parte di quel gruppo di pittori che verso la fine dell’Ottocento si dedicarono sì a tematiche didascaliche, ma lo fecero con una grande ricerca pittorica, aggiornata alle novità dell’Impressionismo e del Post-impressionismo.

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