"Ma che buona la CocaCola!" (2004) Painting by Stefano Rollero

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  • Original Artwork Painting,
  • Dimensions Height 31.5in, Width 0.4in
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Collage. Per comprendere queste composizioni della serie CocaCola bisogna rifarsi al messaggio della “Pop-Art” Americana e al messaggio “Rotelliano” degli anni 60, al “nouveaux rèalistes” fondato in Europa da Pierre Restaphrey e dallo stesso Rotella .E’ utile quindi leggere il codice interpretativo di quel periodo, trasmesso dai messaggi dei[...]
Collage.
Per comprendere queste composizioni della serie CocaCola bisogna rifarsi al messaggio della “Pop-Art” Americana e al messaggio “Rotelliano” degli anni 60, al “nouveaux rèalistes” fondato in Europa da Pierre Restaphrey e dallo stesso Rotella .E’ utile quindi leggere il codice interpretativo di quel periodo, trasmesso dai messaggi dei manifesti strappati, lacerati, attraverso cui captare i mutamenti di quel presente. Paradossalmente in quel periodo si vivevano cambiamenti epocali: il boom degli anni 60, gli usi e costumi una volta tanto diversi da paese e paese non costituivano più realtà incomunicabili, ma tendevano a passare da un ambiente all’altro, sovrapponendosi ad abitudini antiche.
Alla base di questo fenomeno troviamo la forza di suggestione dei mass-media che imponevano (come tutt’oggi nella nostra realtà) stili di vita, gusti e mode, dal genere musicale al vestiario, alle bibite ecc. Nasceva la forza economica e di penetrazione delle grandi multinazionali che diffondono i loro prodotti sempre più con forza; ricordate la pubblicità della Coca Cola al cui finale imponeva; ….”Bevete CocaCola!!!!!!”
Ecco che in un certo senso la storia si ripete……Oggi al di là della globalizzazione, entrata a far parte del quotidiano, in un’epoca in cui l’essere umano potrebbe trasformarsi in un oggetto prodotto in serie, si vive in una ossessiva e rumorosa ricerca dell’apparire, di essere quello che non siamo e forse non saremo mai, un vagare alla ricerca del nulla, ed i reality shoow ma anche certe campagne pubblicitarie spingono particolarmente i giovani lontano dalla realtà…una sorta di “corsa competitiva” , una specie di fiolosofia che apprezza soltanto ciò che può assicurare il successo nella concorrenza spietata……..Facendo cosi ’dimenticare non solo ciò che è utile per l’uomo, ma anche ciò che è buono e vantaggioso per il singolo individuo.Ecco che i collages con la scritta CocaCola, il cui destino era di esprimere qualità estetiche per l’invito al consumo, per il piacere di gustare qualcosa di esclusivo, diventa un’inconscia manifestazione di ribellione alle forme obbligate del comportamento, un modo di liberarsi dagli schemi sociali, una ritrovata libertà si sé stessi…..Ed è proprio a questo punto che la visione delle opere contribuiscono nel momento riflessivo: ci sono momenti che bisogna saper riconoscere, attimi preziosi in cui le sensazioni si impadroniscono dell’essere e riempiono il cuore, attimi in cui dobbiamo escludere la voce della mente, il rumore del mondo. Ascoltare…..Ci si ritrova dunque di fronte a questi collages dalle forme lacerate, i cui frammenti colorati si scontrano con la realtà che travalica l’illusione…..rappresentando così il residuo materiale di azioni umane vissute e ora spente….Sono storie di noi stessi, che ci fanno capire la sorta di condizionamento in cui ci troviamo, semplicemente costretti ad adattare il nostro modo di vivere…..di consumare, senza che ce ne rendiamo conto…

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Biography 1996. Stefano Rollero's artistic work emerges from his careful reflection on the art of images in general, but it is that of collage that captures him. Rollero represents for us a "phenomenon" in a sad[...]
Biography 1996. Stefano Rollero's artistic work emerges from his careful reflection on the art of images in general, but it is that of collage that captures him. Rollero represents for us a "phenomenon" in a sad artistic panorama in which "improvisers - improvised" swarm "creating" authentic banalities, triumphs of their ignorance and more than elementary technical and cultural preparation; From this squalor emerge very rare figures who, despite not having academic qualifications, manage to create culture with serious, humble and intelligent work. Our artist evidently has innate talents that he has managed to cultivate and refine until he expresses himself in a solid and mature way. Working with collage and decolage is very difficult because the obvious, the banal, are always lurking, but Rollero translates with great seriousness, in a sensitive and lively way, cultural stimuli, events, visual opportunities in a passionate research in which the fragments, flashes, moments, as if just emerging from a great chaos, find a precise location and a precise meaning. Sometimes ironic, sometimes severe witness of the events of our era, other times lucid or ferocious or amazed, Rollero continually evolves, absolute master of a lively and engaging language", in fact his paintings are appreciated in local exhibitions as well as national ones and international, where he has obtained significant recognition and prizes, as happens for an art master. Pippo Ciarlo.

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