Domenico Ventura
Domenico Ventura (1942-2021) è stato un pittore italiano contemporaneo. La prima educazione di Ventura fu profondamente radicata nel Collegio Francescano dei Frati Minori Conventuali. Le sue doti artistiche divennero presto evidenti, tanto da portarlo ad iscriversi all'Istituto d'Arte di Bari, dove perseguì diligentemente la sua passione per le arti visive. Fu in questo periodo che trovò un benefattore in Don Salvatore Maggi, il quale riconobbe il potenziale di Ventura e lo sostenne finanziariamente durante i suoi studi. Nel 1964 consegue il diploma dell'Istituto d'Arte, a testimonianza della sua dedizione e talento.
Proseguendo la sua attività artistica, Ventura si iscrisse poi all'Accademia di Belle Arti di Napoli, dove ebbe il privilegio di studiare sotto la guida di Giovanni Brancaccio, noto scenografo che aveva collaborato con i fratelli De Filippo. In questo periodo stringe anche un sodalizio artistico con l'assistente didattico Michele de Palma, originario della stessa regione della Puglia.
Nel 1965 Ventura, ancora poco più che ventenne, espone le sue opere in una mostra collettiva dal titolo "Del pendio" vicino a Corato, a testimonianza della sua crescente fama di artista. Facevano parte della giuria personaggi illustri del mondo dell'arte, tra cui il pittore Francesco Speranza, Roberto De Robertis, Domenico Purificazione e il critico d'arte Pietro Marino. L'anno successivo Ventura tiene la sua prima mostra personale nella sua città natale, Altamura, presso l'Associazione Universitaria “De Palma”. Questo evento ha presentato 14 delle sue opere e ha segnato l'inizio del suo viaggio come artista solista.
Tuttavia, il 1968 portò una battuta d'arresto nella sua carriera accademica quando dovette affrontare ripercussioni per aver partecipato a manifestazioni studentesche, portando infine al suo rifiuto dall'intero corso. La carriera di Ventura continua a prosperare e nel 1970 apre il suo atelier in Via Cairoli ad Altamura. Ha partecipato attivamente a eventi culturali e mostre locali, contribuendo alla vivacità artistica della sua comunità.
Nel corso degli anni l'arte di Ventura ha continuato ad evolversi e le sue mostre si sono svolte in diverse città, sia in Italia che all'estero. Il suo lavoro ha ottenuto il riconoscimento di figure influenti come Vittorio Sgarbi, che ha selezionato uno dei suoi pezzi per una mostra significativa. La sua influenza sul mondo dell'arte ha continuato a crescere e ha partecipato a eventi rinomati come la Biennale di Venezia, consolidando ulteriormente il suo posto nel pantheon degli artisti italiani contemporanei.
Nel 2017 una significativa mostra al Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna di Matera, curata da Marta Ragozzino, ha presentato il suo lavoro sotto il tema "Scherzetto". Il catalogo della mostra, intitolato all'evento, è stato curato da Tommaso Evangelista.
Negli anni che seguirono, Ventura, nel suo atelier tranquillo e concentrato, dipinse instancabilmente fino a tarda ora della sera. I suoi soggetti erano spesso ispirati alla campagna, catturati in fotografie che sarebbero diventate preziose fonti di ispirazione per il suo lavoro.
Ventura era un artista riservato che evitava le tendenze e cercava di creare un'arte profondamente personale e significativa. Ha mantenuto amicizie durature con altri artisti, come lo scultore Vito Maiullari e il fotografo Claudio Abate.
Scopri opere d'arte contemporanea di Domenico Ventura, naviga tra le opere recenti e acquista online. Categorie: artisti italiani contemporanei. Domini artistici: Pittura, Incisioni, stampe. Tipo di account: Artista , iscritto dal 2009 (Paese di origine Italia). Acquista gli ultimi lavori di Domenico Ventura su ArtMajeur: Scopri le opere dell'artista contemporaneo Domenico Ventura. Sfoglia le sue opere d'arte, compra le opere originali o le stampe di alta qualità.
Valutazione dell'artista, Biografia, Studio dell'artista:
2 opere da Domenico Ventura (Selezione)
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L'artista è riconosciuto per il suo lavoro
Le opere dell'artista sono presenti in musei o collezioni pubbliche
L'artista è stato pubblicato sui media, sulla stampa radiofonica o televisiva
L'artista ha studiato le arti attraverso i suoi studi accademici
Le opere dell'artista sono state notate dalla redazione
L'artista è venduto nelle gallerie
L'artista partecipa a mostre d'arte e fiere
Esercita la professione di artista come attività principale
Biografia
Domenico Ventura (1942-2021) è stato un pittore italiano contemporaneo. La prima educazione di Ventura fu profondamente radicata nel Collegio Francescano dei Frati Minori Conventuali. Le sue doti artistiche divennero presto evidenti, tanto da portarlo ad iscriversi all'Istituto d'Arte di Bari, dove perseguì diligentemente la sua passione per le arti visive. Fu in questo periodo che trovò un benefattore in Don Salvatore Maggi, il quale riconobbe il potenziale di Ventura e lo sostenne finanziariamente durante i suoi studi. Nel 1964 consegue il diploma dell'Istituto d'Arte, a testimonianza della sua dedizione e talento.
Proseguendo la sua attività artistica, Ventura si iscrisse poi all'Accademia di Belle Arti di Napoli, dove ebbe il privilegio di studiare sotto la guida di Giovanni Brancaccio, noto scenografo che aveva collaborato con i fratelli De Filippo. In questo periodo stringe anche un sodalizio artistico con l'assistente didattico Michele de Palma, originario della stessa regione della Puglia.
Nel 1965 Ventura, ancora poco più che ventenne, espone le sue opere in una mostra collettiva dal titolo "Del pendio" vicino a Corato, a testimonianza della sua crescente fama di artista. Facevano parte della giuria personaggi illustri del mondo dell'arte, tra cui il pittore Francesco Speranza, Roberto De Robertis, Domenico Purificazione e il critico d'arte Pietro Marino. L'anno successivo Ventura tiene la sua prima mostra personale nella sua città natale, Altamura, presso l'Associazione Universitaria “De Palma”. Questo evento ha presentato 14 delle sue opere e ha segnato l'inizio del suo viaggio come artista solista.
Tuttavia, il 1968 portò una battuta d'arresto nella sua carriera accademica quando dovette affrontare ripercussioni per aver partecipato a manifestazioni studentesche, portando infine al suo rifiuto dall'intero corso. La carriera di Ventura continua a prosperare e nel 1970 apre il suo atelier in Via Cairoli ad Altamura. Ha partecipato attivamente a eventi culturali e mostre locali, contribuendo alla vivacità artistica della sua comunità.
Nel corso degli anni l'arte di Ventura ha continuato ad evolversi e le sue mostre si sono svolte in diverse città, sia in Italia che all'estero. Il suo lavoro ha ottenuto il riconoscimento di figure influenti come Vittorio Sgarbi, che ha selezionato uno dei suoi pezzi per una mostra significativa. La sua influenza sul mondo dell'arte ha continuato a crescere e ha partecipato a eventi rinomati come la Biennale di Venezia, consolidando ulteriormente il suo posto nel pantheon degli artisti italiani contemporanei.
Nel 2017 una significativa mostra al Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna di Matera, curata da Marta Ragozzino, ha presentato il suo lavoro sotto il tema "Scherzetto". Il catalogo della mostra, intitolato all'evento, è stato curato da Tommaso Evangelista.
Negli anni che seguirono, Ventura, nel suo atelier tranquillo e concentrato, dipinse instancabilmente fino a tarda ora della sera. I suoi soggetti erano spesso ispirati alla campagna, catturati in fotografie che sarebbero diventate preziose fonti di ispirazione per il suo lavoro.
Ventura era un artista riservato che evitava le tendenze e cercava di creare un'arte profondamente personale e significativa. Ha mantenuto amicizie durature con altri artisti, come lo scultore Vito Maiullari e il fotografo Claudio Abate.
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Nazionalità:
ITALIA
- Data di nascita : 1942
- Domini artistici: Opere di artisti professionisti,
- Gruppi: Artista professionista Artisti Italiani Contemporanei

Eventi d'arte in corso e a breve
Influenze
Formazione
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Gallerie & Gruppi
Presentato da NovAtlantis FLAI

Realizzazioni
Esposizioni collettive
Pubblicazioni e stampa
Esibizioni soliste
Attività su ArtMajeur
Ultime notizie
Tutte le ultime notizie dall'artista contemporaneo Domenico Ventura
Domenico Ventura alla Rocca Paolina: prima che faccia buio. A cura di Raffaele Quattrone.
Perugia
Prima che faccia buio è il titolo della mostra, dedicata all’artista Domenico Ventura, a cura di Raffaele Quattrone.
L’inaugurazione, alla Sala Cannoniera della Rocca Paolina, è giovedì 3 luglio 2025, ore 19. La mostra è visitabile fino al 14 luglio, orario 9 – 21 a ingresso libero.
Un progetto espositivo evocativo, immersivo, disturbante e lirico, capace di restituire la complessità di Domenico Ventura (Altamura, 1942 – 2021), figura appartata ma radicale della pittura italiana contemporanea, che in Umbria ha compiuto parte della sua formazione.
La mostra, promossa con il patrocinio del Comune di Perugia, si compone di oltre trenta opere dando vita ad un cortocircuito visivo e concettuale tra la pittura grottesca, onirica e satirica di Ventura e la monumentalità austera della Sala Cannoniera della Rocca Paolina, simbolo papale in città, spazio carico di memoria e tensione, come il rapporto dello stesso Ventura nei confronti della Chiesa tra fascinazione e dissenso.
Le opere — dense di simboli e suggestioni popolari, quasi felliniane, nella loro capacità di fondere il reale con l’assurdo — danno vita ad un universo sospeso tra sogno e realtà. Un’umanità stralunata — fatta di volti esasperati, corpi dissonanti, oggetti simbolici — emerge da queste tele come da un sogno che non riusciamo a ricordare fino in fondo.
Il reale si fa maschera, rito, metafora.
Il ritmo dell’allestimento segue una scansione quasi cinematografica: i quadri, tutti dello stesso formato, creano una sequenza visiva coerente, come fotogrammi di un film mai girato.
Lo spettatore è invitato a percorrere questo paesaggio interiore come si percorre un set disabitato, un diario visivo, una trama di sogni e smarrimenti.
Il titolo Prima che faccia buio suggerisce un tempo sospeso, una soglia emotiva e simbolica: quel momento in cui la luce cede il passo all’ombra, e tutto si fa ambiguo, fragile, potenzialmente rivelatore. Le opere di Ventura abitano proprio questo confine sottile — tra veglia e sogno, tra realtà e allucinazione. Non spiegano, ma alludono; non rassicurano, ma interrogano. Sono quadri che parlano per immagini oblique, per accumulo di sensi e contraddizioni. Si possono intravedere in queste opere echi di David Lynch, della sua inquietudine notturna; la malinconia poetica di Lucio Dalla; la leggerezza enigmatica di Italo Calvino.
Ma Ventura resta sempre se stesso, irriducibile, fedele a una pittura che è insieme critica e meraviglia, disturbo e incanto.
All’interno della solenne architettura della Rocca Paolina — simbolo stesso della memoria sotterranea della città — le sue tele diventano apparizioni, presenze inquiete ma familiari. Racconti muti che parlano allo sguardo e accompagnano il visitatore in un viaggio profondo, personale, al limite dell’invisibile, proprio lì, prima che faccia buio.
Domenico Ventura - Cronaca Vera - art exhibition in Rome
Cronaca Vera - Domenico Ventura
a cura di Lorenzo Canova
Presso Teatro Arciliuto, Roma
Un evento: Takeaway Gallery
Ph: Paolo Cencioni

Domenico Ventura - Cronaca Vera - art exhibition in Rome
Teatro Arciliuto, Piazza di Montevecchio, Roma, RM, Italia
Takeawaygallery presenta: "Domenico Ventura - cronaca vera" a cura di Lorenzo Canova
Teatro Arciliuto, Piazza Montevecchio 5, Roma.